Uno dei miei più grandi sogni è sempre stato un viaggio on the road in California. Diciamocelo, è forse uno dei sogni più comuni per i viaggiatori ammaliati dal fascino degli States. Eppure l’emozione di atterrare a San Francisco e di sapere che un paio di settimane avrei vissuto il sogno dell’America on the road, ancora la ricordo bene.
Devo ammettere però che ricordo anche molto bene l’ansia e la preoccupazione di chi è a conoscenza dei rischi e dei possibili inconvenienti che un on the road può portare. Ricordo la paura di dover guidare per davvero tanto tempo un’auto non mia, su strade decisamente più grandi delle piccole stradine a picco sul mare della Costiera Amalfitana alle quali sono abituata. Temevo di perdermi o di non riuscire a fare benzina da sola. Insomma, i dubbi e le paure pre-partenza che mi attanagliavano non erano pochi.
Ma dopo infinite ricerche, ore e ore spese a organizzare un viaggio in California, credevo di avere le spalle coperte e di aver raccolto tutte le informazioni che mi avrebbero permesso di vivere il mio viaggio low cost al meglio. Diciamo che così credevo perché alcune informazioni le ho scoperte solo durante il mio tour.
Ecco quindi che oggi ho deciso di creare una piccola guida che racchiude tutte le cose da sapere prima di partire per un viaggio in California on the road. Inserendo anche tutte quelle cose che io all’epoca non trovai ma che mi sarebbero tornate molto utili.
Viaggio on the road in California: i documenti
Per organizzare un viaggio in California, che sia on the road oppure no, la prima cosa da fare è assicurarsi di avere i documenti necessari. Per quanto l’era digitale ci stia facendo eliminare un bel po’ di scartoffie, io stampo tutti i documenti di cui ho bisogno. Non si sa mai che il telefono si spenga nel momento del bisogno o che non ci sia linea per aprire le mail o si blocchi qualcosa. Quindi pur cercando di essere rispettosa dell’ambiente e di essere il più green possibile, per quanto riguarda i documenti indispensabili durante il viaggio non batto ciglio e stampo.
Passaporto
Senza di lui non si potrebbe partire davvero, il primo documento che non può assolutamente mancare nella nostra valigia è il passaporto. Normalmente lo custodisco sempre nello stesso cassetto e ogni tanto lo vado a riaprire per accertarmi che non sia scaduto. Già perché ho spesso sentito di persone che arrivano al check-in e si accorgono di avere il passaporto scaduto. E io ho il terrore che capiti a me, così prima di ogni partenza lo vado a riaprire con largo anticipo in modo da essere coperta in caso dovessi rifarlo.
Esta
Tutti i viaggiatori che desiderano recarsi negli Stati Uniti d’America, devono acquistare un visto di ingresso turistico all’interno del paese. Oggi giorno è possibile ottenere l’Esta direttamente online in pochi minuti. Con passaporto e carta di credito alla mano recatevi sul sito ufficiale dell’ Esta: https://esta.cbp.dhs.gov/esta/application.html?execution=e1s1 e seguite le istruzioni. Vi verranno fatte una serie di domande riguardanti la vostra professione, la vostra vita e le regioni del vostro viaggio. Non temete, è solo questione di sicurezza. Non allarmatevi quindi se anche sull’aereo vi verrà chiesto di compilare un piccolo form e se le stesse domande vi verranno fatte anche all’arrivo in aeroporto.
Una volta terminata la richiesta online e effettuato il pagamento, stampate la ricevuta e portatela con voi in viaggio!
Patente
Negli Stati Uniti d’America ogni stato è regolato da leggi diverse o meglio da legislazioni diverse. Per alcuni stati è sufficiente la patente Italiana, per altri bisogna avere la patente italiana e l’Esta ma per altri è necessaria la patente internazionale. Quindi, prima di partire per un on the road in America è bene controllare le diverse legislazioni di tutti gli stati toccati. Per fortuna la California è uno degli Stati che richiedono il solo obbligo della patente Italiana. C’è da dire anche però, che vista la difficoltà di capire chiaramente tute le diverse legislazioni, ultimamente si consiglia sempre più spesso di fare la patente internazionale indipendentemente da quale Stato Americano si tocchi. Per esperienza diretta posso confermare di essere stata fermata per un controllo e di aver esibito la sola patente italiana senza problema alcuno.
Assicurazione Sanitaria
Arriviamo ora a un punto delicato. È obbligatorio fare l’assicurazione sanitaria prima di partire per un viaggio on the road in America? No, la risposta è no. Ma dovrebbe essere sì e mi spiego meglio. L’assicurazione sanitaria non è un documento che vi viene esplicitamente chiesto al check-in o all’imbarco. Non averla quindi, non è sinonimo di non ammissione.
Ma c’è davvero bisogno di una legge per far capire che date le enormi differenze riguardo il sistema sanitario americano e quello italiano, è un po’ come se obbligatorio lo fosse?
Quindi anche se sulla carta non è obbligatorio lo è nella vita reale e senza una buona assicurazione sanitaria non si può davvero pensare di partire per un on the road, che sia in America poi ancora meno. Oggigiorno ci sono moltissime compagnie che offrono un’ottima copertura assicurativa a costi più o meno contenuti. Alcune forniscono anche interessanti pacchetti annuali che io stessa comincio a considerare ormai da tempo.

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Viaggio on the road in California: noleggiare un’auto
Le proporzioni
Il noleggio dell’auto è sempre un tasto dolente. Le compagnie tra le quali scegliere sono innumerevoli, così come le categorie e gli optional a disposizione.
Ma la prima vera cosa da tenere in considerazione sono le proporzioni. Io ad esempio ricordo il timore di guidare un’auto molto più grande di quella alla quale sono abituata. Mi ero fissata che dovevo prendere un’auto di piccole dimensioni e no non era il costo a preoccuparmi. Grazie al suggerimento di una cara amica che è americana, ho capito poi che ritrovarmi a guidare un veicolo di dimensioni ridotte in mezzo a centinaia di SUV su strade grandi il triplo di quelle italiane, era decisamente più preoccupante di quanto immaginavo.
Ecco perché una parola chiave in fase di noleggio auto per me è proporzioni! Ricordiamoci sempre di pensare al contesto in cui per molte ore ci troveremo seduti in auto. Anche le mete dell’itinerario sono da considerare. Ad esempio per gli itinerari nei parchi vi troverete spesso su strade sterrate o con presenza di ghiaccio. In quel caso è consigliabile un veicolo con una maggiore stabilità di guida rispetto a chi invece si troverà sempre e solo su strade e autostrade asfaltate.
La compagnia
Una volta decisa la categoria dell’auto, bisogna sbizzarrirsi a cercare la compagnia più conveniente. Spulciate per bene i siti inserendo le date di arrivo e partenza e fate una scrematura in base alle opzioni. Una compagnia migliore rispetto a un’altra a mio avviso non c’è. Esistono le offerte migliori del momento ma focalizzarsi solo ed esclusivamente su una compagnia piuttosto che un’altra secondo me non apporta beneficio. Le maggiori compagnie di Rent a Car in America sono: Avis, Alamo, Dollars, Hertz, Europecar, Budget e Thrifty.
Ciò che ho scoperto purtroppo solo al ritorno dal mio viaggio, è che anche la scelta dell’ufficio dal quale partire comporta una differenza sostanziale nel costo. Normalmente si tende a scegliere la sede del rent a car più vicino all’hotel, cosa che ho fatto anche io. Ho scoperto solo recentemente, grazie ad Angelica e Christian di Destinazione Mondo 20, che scegliere location meno centrali può a volte portare a un risparmio davvero consistente. Certo bisogna considerare come arrivare alle location meno battute, ma con un po’ di organizzazione si riesce a risparmiare un bel gruzzoletto.
Importante è ricordare che per noleggiare un’auto in America è necessaria una carta di credito. Le carte di debito infatti non vengono accettate da tutte le compagnie. Sia al momento della prenotazione online che al ritiro dell’auto, vi verrà chiesto di esibire la carta di credito. Se non possedete una carta di credito specificatelo con la compagnia sin dal principio onde eviatre brutte sorprese al momento del ritiro dell’auto.
Gli optional e i costi aggiuntivi
Anche la scelta degli optional varia a seconda del vostro itinerario sulla West Coast. La tecnologia riesce a farci risparmiare anche in questo caso. Il mio piccolo telefono poco tecnologico, non riusciva a leggere le mappe offline e non riusciva neppure a connettersi mentre ero in viaggio. Indi per cui la scelta del navigatore fu per me un dovere. Ma se avete telefoni leggermente più tecnologici potete depennare tranquillamente questa voce dalla vostra lista e rendere il vostro viaggio un po’ più low cost.
Le distanze da coprire in California durante il tour possono essere elevate. Se decidete quindi di dividere le ore con il vostro compagno di viaggio, sappiate che questo comporta un costo aggiuntivo.
Un altro costo aggiuntivo si manifesta quando il luogo del ritiro e quello della consegna sono diversi. Sembrano tante piccole sciocchezze ma sommate l’una all’altra possono avere un grande peso sul costo del viaggio.
La benzina per un on the road in California
Il costo della benzina risolleva notevolmente le finanze. Per fortuna infatti, fare benzina in America ha un costo molto più basso rispetto all’Italia e considerati i numerosi km, o meglio le numerose miglia macinate durante il giro della California in auto, non si può che esserne felici!
Nei centri abitati e nelle grandi città, si trovano numerosi rifornitori di benzina. Il numero elevato di possibilità porta a un prezzo di carburante davvero basso. Fuori città invece, ci sono tratte che non sono servite altrettanto bene e quindi il prezzo può risultare un tantino più elevato. Ovviamente si resta sempre e comunque in una fascia di prezzo molto bassa rispetto all’Italia.
Fare benzina in America era uno dei miei più grandi timori ma se anche un’imbranata come me ci è riuscita, immagino che veramente riescano tutti. Negli States quando si fa benzina, bisogna entrare e dire al negoziante di sbloccare la pompa. Se volete fare il pieno e non sapete a quanto ammonterebbe, basta dirlo al negoziante che manderà un simpatico ragazzo con voi per assicurarsi che rientriate poi a pagare il conto. Non lasciate la carta di credito a garanzia anche se ve lo chiedono. Non è necessario. Prima di partire avevo letto opinioni contrastanti in merito ma durante il viaggio ho potuto capire veramente come funziona.
La prima volta che ho fatto benzina sono entrata a parlare con il benzinaio abbastanza intimorita e il simpatico signore mi ha spiegato tutti i passaggi. Immagino che abbia notato lo stupore del mio viso e abbia capito che fossi una turista. Ecco, proprio lui mi disse chiaramente di non lasciare mai la carta anche se viene chiesto. “Piuttosto va’ via e recati da un altro benzinaio, ma non lasciare mai la carta”. Queste le sue parole.
E sapete una cosa? A distanza di un paio di giorni mi capitò proprio la stessa cosa e quando mossi il piede verso l’uscita il benzinaio in questione non solo non ebbe più bisogno della mia carta a garanzia sul suo bancone, ma lasciò che uno dei ragazzi mi facesse anche benzina. Io ritornai a pagare il conto (in contanti per puntiglio) che combaciava perfettamente con la cifra apparsa sulla pompa a fine pieno.
Non so se sono stata particolarmente fortunata io, ma tutte le restanti volte non mi è mai stato chiesto di lasciare la carta e spesso non è neppure uscito qualcuno fuori a controllare che io rientrassi.

La Jolla – San Diego
Viaggio on the road in California: come costruire l’itinerario
Una delle scelte più difficili nell’organizzazione di un viaggio in usa on the road è la scelta delle mete da includere nell’itinerario. In California la scelta si fa ancora più difficile vista la vasta gamma di città, attrazioni e parchi naturali che offre questo stato.
Un suggerimento sempre valido è quello di fare una scrematura. Cartina alla mano segnatevi le tappe che per voi sono imperdibili e cominciate a fare una prima selezione. In questa fase due sono gli aspetti importanti da considerare: le distanze e il periodo del viaggio!
Distanze e periodo del viaggio
Lo stato della California si estende per ben 900 miglia (circa 1500 km) sulla costa del Pacifico fino ad arrivare al confine con il Messico. Il suo è un territorio molto variegato che comprende città dalla fama mondiale, scogliere a picco sul mare, parchi naturali e valli rinomate per la produzione di vini pregiati.
Per quanto il caro amico Google Maps fornisca molte informazioni riguardo le distanze tra i vari punti di interesse, bisogna sempre ricordare che tali distanze sono approssimative.
Innanzitutto le tempistiche di guida cambiano da persona a persona e da giorno a giorno in base al traffico che è davvero difficile programmare. E poi siamo onesti, quante volte durante il tour in California vi fermerete ad ammirare il paesaggio, a fare foto e a godervi il viaggio come è giusto che sia?
Altro aspetto importante da tenere a mente è il periodo del viaggio. Nei mesi invernali ad esempio le possibilità di trovare il ghiaccio o la neve nella parte interna dello stato sono molto elevate. Se siete quindi appassionati dei parchi naturali e non volete perdervi i parchi della California mettete in conto di dover guidare sulla neve e di darvi margini di tempo più elevati.
Sono tante piccole cose che sommate portano a un accumulo di tempo che può influire notevolmente sulla tabella di marcia. Inserite quindi sempre delle ore extra e se poi arriverete a destinazione in anticipo o in orario, allora tanto meglio!
Scelta delle città
Una volta fatta la prima scrematura si può procedere alla stesura dell’itinerario vero e proprio. In questa fase è bene ricordare che, sempre a causa delle tempistiche e delle distanze, potrebbe sorgere la necessità di aggiungere tappe intermedie volte a dividere i lunghi tratti da fare in auto. Se il viaggio on the road in California significa trascorrere sempre e solo tempo in auto, allora prevedere qualche sosta lungo il percorso può permettere di godere al meglio del nostro viaggio. Bisogna sempre ricordare che un viaggio non è una corsa alla conquista di più luoghi possibili ma una scoperta.
Vivere al meglio le città o i luoghi che visitiamo richiede tempo ed è il fattore tempo che non dobbiamo mai e poi mai sottovalutare!

Grand Canyon
Viaggio on the road in California: esempio di itinerario
Ma venendo alla pratica, un esempio di itinerario on the road in California può essere una buona base dalla quale partire per dare spunti interessanti. Anche io spesso leggo gli itinerari di chi ci è stato prima di me per trovare nuove idee e per prendere spunto. Vi racconto quindi in breve quali tappe ho toccato e perché.
Il mio viaggio in Usa on the road, più specificamente in California, si è svolto in inverno. La preoccupazione della neve mi ha vista togliere immediatamente dalla lista i parchi interni e concentrarmi sulla costa pacifica. Ecco dunque l’itinerario di quasi due settimane tappa per tappa:
Come potete notare poche tappe per me perché volevo concentrarmi su alcuni punti e godermi le città al meglio. Con il senno di poi forse toglierei un giorno a San Francisco o a Los Angeles per concederne uno in più a San Diego. Seppur lontanuccia è stata la vera sorpresa del mio on the Road Californiano!
C’è da aggiungere anche che io volevo togliermi uno sfizio e quindi gli ultimi giorni ho macinato 400 miglia per andare a Las Vegas. Insomma, per una volta che ero lì non potevo mica evitare di sbucare dal deserto come in un video dei Muse non trovate?
Perché il punto è proprio questo, va bene programmare e va bene seguire degli esempi, ma è anche vero che bisogna seguire le nostre preferenze e i nostri desideri.

Hollywood sign – Los Angeles
Viaggio on the road in California: consigli
Aggiungo un ultimo paragrafo con alcuni consigli aggiuntivi che a me avrebbero fatto molto comodo e che spero possano aiutare chi farà un on the road in California dopo di me.
- Big Sur: la strada è formata da due corsie, una per senso, e si snoda lungo l’oceano attraversando una costa rocciosa e piena di curve. Ci sono moltissime piazzole di sosta per godere del panorama e fare foto. Moltissimi americani la usano anche per spostamenti giornalieri quindi se notate auto dietro di voi, accostate alla prima piazzola e lasciate passare. Potrebbe capitarvi altrimenti che un poliziotto vi fermi non per eccesso di velocità ma per eccesso di lentezza. Parlo per esperienza personale, nessuna multa per fortuna ma che spavento!
- Strade e autostrade: non tutte le strade e le autostrade americane sono illuminate. Cercate di evitare quindi di guidare di sera per evitare di ritrovarvi su strade che non conoscete nel buio più totale.
- Incroci: trovarsi alla guida a un incrocio è stato per me un incubo per molto tempo. Sentivo clacson che suonavano nonostante il semaforo rosso e non capivo il perché. Bene. Per prima cosa agli incroci vige la regola del chi arriva prima passa, solo se si arriva in contemporanea allora ci si ricorda che la destra ha la precedenza. Facile vero?! E secondo, nella maggior parte dei casi la svolta a destra è consentita nonostante il semaforo sia rosso. Il quasi è sempre d’obbligo ma non temete, i simpatici automobilisti dietro di voi vi faranno notare in modo “sonoro” che potete passare chiarendo i dubbi!
- Vestitevi a strati: la distanza coperta è talmente vasta che vi troverete a vivere più stagioni durante lo stesso viaggio. Da San Francisco a Los Angeles ad esempio, io sono partita con piumino invernale con tanto di sciarpa e cappello per finire poi con pantaloncini e maglietta estiva.
- Parcheggi: leggete sempre i cartelli che trovate nei parcheggi sia per evitare brutte sorprese come multe o rimozioni dell’auto, sia per godere anche di qualche privilegio. In America le condizioni di parcheggio variano in base alla fasce orarie e ai giorni. Io ad esempio a San Diego non l’ho dovuto pagare perché rientravo in una fascia oraria in cui non era necessario farlo. Piccole attenzioni che aiutano il portafogli 😉
- Consegna rental car: questo vi sembrerà banale ma per chi come me si trova a restituire un’auto a noleggio per la prima volta, potrebbe essere molto utile. Le aree di consegna dei rental car, sono spesse delimitate da una sorta di barriera appuntita a scomparsa. Io ricordo perfettamente la mia espressione di terrore quando ho visto le famose “barriere appuntite”. Solo dopo che il ragazzo dell’autonoleggio, che tra l’altro si è divertito da morire, mi ha convinta ci sono passata sopra. Mi è stato detto poi che proseguire in avanti non crea problema perché la barriera è a scomparsa. Il problema nasce se invece si fa retromarcia perché la barriera non scompare ma taglia di netto le ruote nel giro di pochi secondi. Di norma ci sono dei cartelli con scritto “Do not backup”, cioè “Non fare retromarcia”. Ma può capitare come nel mio caso che il cartello non ci sia e che il dubbio di procedere o meno prenda il sopravvento su di voi!
E dopo tutte queste informazioni non vi resta che partire per un viaggio on the road in California!
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Foto copertina: Jacob Repko on Unsplash