Escursioni a Zanzibar da non perdere durante un viaggio. Safari sull’isola che non c’è, tour delle spezie, immersione nella foresta e visita della capitale che ha dato i natali al celebre Freddie Mercury.
Da sempre Zanzibar viene associata a spiagge di sabbia bianchissime e all’iconica figura di Freddie Mercury che a quasi trent’anni dalla sua morte è ancora ben impresso nella nostra mente. E’ una delle mete più gettonate per le vacanze al mare d’inverno , ma è anche tante sfaccettature diverse che messe insieme compongono un puzzle unico e particolare.
Un viaggio sull’isola non sarebbe tale senza le tante escursioni a Zanzibar che a partire dalla capitale e dal suo mercato spaziano fino a bellezze naturalistiche dal fascino magico.
Quali escursioni fare a Zanzibar
Partiamo subito dalle escursioni da fare assolutamente, i tour imperdibili durante un viaggio a Zanzibar . Come avrete modo di vedere le opzioni valide non mancano e se ne ha davvero per tutti i gusti.
Stone Town
Stone Town è la parte vecchia della capitale di Zanzibar, Zanzibar City . La scoperta dell’isola non può che partire da qui. Una città che è il risultato delle influenze che hanno caratterizzato il suo passato. Passeggiare per i vicoli stretti di Zanzibar significa imbattersi in stili diversi che si mescolano e si fondono come se si fossero sempre appartenuti. Stile moresco, arabo, indiano, persiano e europeo danno vita a palazzi che stupiscono nei dettagli più che nella loro grandezza.
La caratteristica principale della città è data dalle sue strade. Un labirinto di strette viuzze tra le mura del colore caldo della pietra cristallina , la pietra tipica dell’isola. In città ci si sposta a piedi, in bicicletta o in moto. Le auto non riescono a circolare tra le viuzze strette conferendo maggiore tipicità al tour della capitale . Colpiscono immediatamente gli imponenti portoni di legno massiccio e le lunghe panche di legno poste all’esterno delle abitazioni. Una sorta di ritrovo per gli abitanti che si riuniscono a ogni angolo per chiacchierare o giocare a Bao (tradizionale gioco da tavolo di Zanzibar) .
Il mercato è poi al tempo stesso un pugno nello stomaco e una meravigliosa scoperta . Se gli stand dalle mille spezie profumate e colorate affascinano e ipnotizzano, il mercato del pesce travolge. La forza degli odori e la totale mancanza di condizioni igieniche lasciano una sensazione difficile da spiegare ma che consiglio comunque di vivere.
CURIOSITA’
Dopo il tour della città da non perdere è il tramonto a Zanzibar . Il posto più gettonato è l’African House dalla cui terrazza è possibile ammirare il panorama bevendo un drink. Ormai però sta diventando molto gettonata dai turisti e rischia di essere affollato. Non temete, lo stesso tramonto da sogno si può ammirare tranquillamente anche dalla spiaggia proprio difronte! 😉
Stone Town, Zanzibar
La casa natale di Freddie Mercury
A Stone Town si trova anche la casa natale di Freddie Mercury , la grande leggenda che nonostante il tempo continua a rivivere nel cuore di milioni di persone sparse in tutto il mondo. Oggi la sua casa natale è diventata un museo in cui poter ammirare foto e ricordi della sua infanzia e della sua carriera.
Come risaputo, Freddie visse solo pochi anni in quella casa per poi spostarsi prima per gli studi e in seguito per sfuggire, col tutta la famiglia, a un periodo storico difficile. Ciò che sto per dire sembrerà brutale ma la prima cosa che mi sono chiesta è stata: quanto del grande Freddie Mercury ci sarà davvero in questa casa? Sarà veramente ancora legata in qualche modo alla sua famiglia di origine o è diventata puro strumento commerciale?
Personalmente la decisione è stata di evitare il museo e godermi Stone Town con i suoi vicoli, con le persone che a ogni angolo si uniscono per stare insieme e comunicare, con l’allegria dei bambini che giocano a pallone in mezzo ai passanti e che regalano sorrisi a ogni persona.
Nakupenda, l’isola che non c’è
Tra le escursioni più belle e indimenticabili da fare a Zanzibar, spicca la visita dell’isola Nakupenda durante quello che generalmente si chiama Safari Blu. L’escursione si concentra soprattutto su una meravigliosa lingua di sabbia nel mezzo dell’Oceano Indiano che appare e scopare in base alle maree. Al termine del tour infatti l’isola scompare magicamente! Indimenticabile la sensazione di sentirsi un piccolo granello di sabbia di fronte all’immensità e ai colori dell’Oceano Indiano.
Si arriva sull’isola a bordo dei dhow, le tipiche imbarcazioni di legno di Zanzibar e una volta sul posto si ha la possibilità di restare sull’isola per circa un paio d’ore o di riprendere la barca per spingersi a largo e fare snorkeling ammirando la barriera corallina. Per chi resta sull’isola una piccola tenda a fare ombra e frutta fresca a completare.
A metà giornata, il momento in cui la lingua di sabbia comincia a diventare affollata, si riprende il dhow per raggiungere la poco distante isola di Kwale dove su una spiaggia attrezzata con panche, tende e cucina si consuma il pasto. E che pasto! Grigliata di pesce fresco con riso al cocco e ogni genere di frutta tropicale immaginabile. La freschezza del pesce preparato davanti ai propri occhi si ritrova tutta nel gusto incredibile dei piatti.
E sulla stessa isola, a poca distanza dalla spiaggia, un’altra incredibile sorpresa che solo la natura può regalare. Un enorme Baobab multicentenario, caduto ma ancora in vita e su cui continuano a nascere e crescere nuovi piccoli baobab dando vita ad una catena senza fine. In molti credono che proprio questo sia l’albero che ha ispirato Adriano Celentano nello scrivere i famosi versi di Azzurro : ” Cerco un po’ d’Africa in giardino, tra l’oleandro e il baobab…”. Che sia vero oppure no, il Baobab lascia sicuramente a bocca aperta!
E al rientro dal tour, magicamente, la lingua di sabbia viene assorbita lentamente dall’oceano. Ecco Zanzibar e la magia dell’isola che non c’è .
Nakupenda, Zanzibar – Foto da Pixabay
Tour delle spezie
Il tour delle spezie non è tra le mie preferite ma è sicuramente da tenere in considerazione. Normalmente viene incluso nell’escursione di Stone Town a Zanzibar ma spesso viene anche presentato singolarmente. La particolarità del tour è quella di essere immersi completamente nella natura e di scoprire non solo numerose spezie ma anche il loro utilizzo qui sull’isola a livello curativo.
Potrà sembrare banale ma le proprietà della radice di zenzero che nell’ultimo periodo sta spopolando anche in Italia, erano cosa risaputa a Zanzibar già da molti anni. E questo è solo un esempio delle tante radici, piante e erbe che durante il percorso vi verranno presentate sotto varie sfaccettature.
Certo anche a Zanzibar ormai ci si ingegna in ogni modo per attirare l’attenzione dei turisti e quindi anche qui via con il cappello, gli occhiali e bicchieri fatti di foglie intrecciate. E soprattutto i saponi fatti a mano e le spezie raccolte al momento da acquistare in loco. I costi potrebbero essere leggermente più alti rispetto al mercato in città, ma a volte non si tratta di sola convenienza e allora a voi la scelta.
CURIOSITA’
Una costante di tutti i tour a Zanzibar sono le parole “pole, pole”, ovvero “piano, piano”. Perché sull’isola la vita va’ vissuta e assaporata senza fretta ma dandosi il giusto tempo!
Jozani Forest
Anche il tour della Jozani Forest è uno dei più gettonati a Zanzibar . Il tour prevede la visita del Parco nazionale di Jozani Chwaka Bay, che include infatti la Jozani Forest. Si tratta quindi di un’aerea protetta in cui flora e fauna la fanno da padrone. La bellezza della foresta di un verde fitto che lascia spazio a mille sfumature è innegabile.
La vera particolarità di questa riserva, sono però i numerosi esemplari di Colobi , scimmie dal pelo rosso e folto , che vivono al suo interno. Dopo soli alcuni minuti infatti, sarà facilissimo avvistarne qualche esemplare rannicchiato sugli alberi. Man mano che ci si addentra verso l’interno della foresta poi il numero di esemplari aumenta rapidamente. Sono animali molto simpatici e giocherelloni ma attenzione sempre a seguire le indicazioni della guida sia sulla possibilità di fare foto (sempre senza flash mi raccomando!) o di avvicinarvi.
Jozani Forest, Zanzibar – Foto da Pixabay
Altre escursioni a Zanzibar
Ci sarebbero poi altri due tour a Zanzibar che riscuotono un notevole successo. Il primo è il tour a Prison Island dove si trovano le tartarughe giganti, mentre il secondo è il tour che permette di nuotare con i delfini. Animali meravigliosi in entrambi i casi.
E allora perché di questi tour ne parlo solo adesso? Perché come sempre voglio essere estremamente onesta e cristallina con voi e raccontarvi le mie perplessità riguardo entrambe le escursioni sull’isola.
Prison Island
Il meteo avverso non mi permise di andare a Prison Island ma con il senno di poi forse voleva essere un segno. Ho scoperto infatti che a Prison Island c’è ben poco da vedere se non le ormai famose tartarughe giganti che la popolano . Tartarughe che tra l’altro sembrerebbero essere state portate in dono dalle Seychelles intorno al 1919. Questi poveri animali vengono bombardati di foto con tanto di flash, mentre sia bambini che adulti le circondano arrivando addirittura a sedercisi sopra pur di fare un selfie.
Credo non ci sia davvero bisogno di aggiungere altro.
Escursioni con i delfini a Zanzibar
L’escursione con i delfini ahimè l’ho vissuta in prima persona. Sono stata “complice” di qualcosa di orrendo che con il senno di poi non avrei assolutamente fatto. L’escursione con i delfini viene presentata come una semplice gita su di una piccolissima barca che porta in un punto in cui è possibile vedere i delfini o anche andare in acqua e nuotare a poca distanza da loro. La verità è che a fare questo tour sono tantissime persone e che più che “vedere i delfini” si diventa partecipi di una sorta di caccia per accerchiarli con le barche e permettere alle persone di nuotare con loro.
Nonostante io non sia entrata in acqua e l’escursione sia durata almeno da parte nostra pochissimo (il tempo di arrivare, capire come funzionava e praticamente ritornare), quel giorno una grande amarezza ha fatto capolino. Non so neppure io cosa mi aspettassi veramente, come nella mia testa potesse invece essere un’escursione idilliaca fatta di solo pro e senza contro. Ma si sa dagli errori si impara sempre qualcosa e spero che adesso questa mia esperienza possa aiutare voi a non commettere lo stesso errore.
Quando sarete voi a scegliere le escursioni a Zanzibar da fare durante il viaggio , sono fiduciosa che farete la scelta giusta!
Escursioni con i Beachboys, Zanzibar – Foto Pixabay
Con chi fare le escursioni a Zanzibar, agenzie o beachboys?
Arriviamo alla domanda che mi viene fatta più spesso. Con chi organizzare le escursioni sull’isola, affidarsi alle agenzie oppure ai beachboys?
La verità è che una risposta sola non c’è. La scelta cambia da persona a persona.
Beachboys
Se siete persone più flessibili e non ansiose, i beachboys potrebbero fare al caso vostro. I tanti ragazzi locali che organizzano tour in autonomia offrono sicuramente prezzi più bassi e un maggiore contatto con la popolazione locale.
Io stessa mi sono affidata a loro dopo aver letto alcune recensioni su internet. Sono molto socievoli, parlano perfettamente italiano e nel mio caso hanno gestito i tour in maniera impeccabile.
Devo dire però che durante il viaggio, ho sentito anche il racconto di persone che invece si erano trovate poco bene.
Agenzie di viaggio
Se invece siete persone un po’ più ansiose e preferite stare sereni e come è giusto che sia, le agenzie sono ciò che fa per voi. Organizzati, precisi, contattabili in qualsiais momento e per qualsiasi ragione, lavorano con contratti certificati e realtà locali molto affermate.
Come sempre la scelta è molto personale. L’importante è scegliere le escursioni a Zanzibar che fanno per voi in modo da vivere al meglio il viaggio e non rovinarvi la vacanza.
Salva su Pinterest!
Foto copertina: Javi Lorbada on Unsplash