Ricordo bene quando ho conosciuto Lamberto. Era Gennaio e mi trovavo in Umbria alla scoperta dei suo borghi inaspettati. I giorni e il tempo a disposizione erano pochi, eppure siamo riusciti a scambiare due chiacchiere e c’è una cosa che ho notato sin dall’inizio. Lamberto e lo slow travel sono una cosa sola. Gli piace assaporare ogni singolo momento del viaggio, e come dargli torto. Ma il suo è un assaporare che va oltre lo standard ed è impossibile negarlo. Gli piace toccare con mano, vivere un’esperienza a 360 gradi. E allora basta un attimo per vederlo alle prese con le ceste intrecciate o con la macchina per filare la lana.
Il suo viaggiare, il suo raccontare, ha raggiunto un numero incredibile di persone. Eppure lui resta pronto ad aiutare a collaborare come se avesse iniziato a fare questo mestiere solo ieri. Forse a voi sembrerà normale, ma credetemi se vi dico che così non è. Ricordo bene il momento in cui parlando di me e del mio piccolo blog (era nato da soli 3 mesi), minimizzassi qualunque mia capacità o qualunque mio merito. E ricordo con quanta sincerità Lamberto mi spinse invece a non sminuirmi, a non abbattermi e a seguire la mia passione puntando ad un obiettivo ben preciso.
Ad oggi una nicchia vera e propria ancora non l’ho trovata, ma cerco comunque di non abbattermi e di portare avanti i miei progetti e le mie idee restando me stessa. E forse, è proprio a quella chiacchierata che devo parte di questa spinta a volerci credere a tutti i costi e a non mollare mai.
Ho la sensazione di essermi dilungata già troppo, e allora bando alle ciance e diamo la parola al nostro Lamberto di Giroviaggiandoblog!
Ciao Lamberto e benvenuto nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Il mio blog è nato a maggio del 2017 e quindi ha da poco compiuto un anno di attività. Volevo qualcosa che rispecchiasse le mie passioni ed il mio approccio curioso . Nei miei post non ci sono molte informazioni tecniche, percorsi standardizzati, facilmente reperibili ormai su Google, ma spunti, riflessioni, curiosità, opportunità per andare “oltre lo standard”, per percorrere sentieri invece che autostrade, per fare soste che ricarichino esperienze e ricordi.
Niente esperienze estreme, quindi, ma la volontà e il desiderio di far scoprire opportunità vicine ai miei lettori che, fino ad oggi, hanno trascurato. Un quartiere, un paese, una ricetta, un’opera d’arte, uno spunto per fargli lasciare l’amato divano o l’immancabile chat.
Naturalmente il mio Blog non è un monologo, ma un puzzle di commenti, spunti, suggerimenti, suggestioni che arricchiscano me e gli oltre 30.000 GiroViaggiatori che mi seguono. Dalle loro domande e dai loro suggerimenti è nata ad ottobre 2017 la sezione enogastronomica del Blog “GiroGustando” e a un marzo 2018 il Gruppo “Giroviaggiando Experience” per vivere e realizzare insieme i viaggi e le esperienze raccontate nel Blog.
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Credo che la cosa più complicata è far capire alle persone che dietro un blog non ci sono solo viaggi e vacanze gratis in posti extralusso. Che dietro ad un Blog, c’è passione, curiosità, impegno, creatività e tante, tante ore di lavoro.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Mi ricordo ancora il primo viaggio “all’estero”. Ero molto piccolo ed i miei mi portarono in gita a Montecarlo. Ancora ricordo, a tanti anni di distanza, la sorpresa che ebbi scoprendo che in questo strano “estero” usavano cuscini di forma cilindrica diversa dalla nostra.
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Giroviaggiando è un Blog, al momento, principalmente italiano. E girando l’Italia scopri molti borghi e paesi pieni di bellezza ma totalmente sconosciuti alla maggioranza dei visitatori.
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
La Bretagna. Fino ad oggi ogni volta che ho organizzato un viaggio per visitarla, pochi giorni prima della partenza sono sempre successi degli imprevisti che me lo hanno impedito. Ma non dispero…
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
Non c’è un’unica ricetta. A volte leggendo su siti e giornali sono attratto da qualche particolare che mi incuriosisce e mi “chiama”. A volte sono i miei followers che mi suggeriscono i loro borghi o mi segnalano qualche evento od opportunità curiosa ed interessante.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legato?
Sono particolarmente legato, come viaggio, al Cammino di Santiago, che ho fatto una decina di anni fa’. Mi legano i ricordi e le emozioni provate durante quella esperienza che per me che sono fisicamente un po’ “curvy”, è stata anche un impegno ed una sfida personale.
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Credo che il segreto di fondo sia legato a come “vivi” il viaggio, se riesci ad ascoltare te stesso e le emozioni che ogni viaggio ti suscita. Oggi internet ed i canali social sono pieni di informazioni mentre è più difficile trasmettere emozioni perché devi metterti in gioco.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Intanto “buttarsi” e non farsi frenare dalla paura di mettersi in gioco. Poi avere una idea del target di lettori che vogliamo raggiungere. Oggi esistono sui canali social centinaia di Blog ed è quindi necessario diversificarsi, nel linguaggio, nel racconto, nel pubblico a cui ci si rivolge.
A questo occorre unire anche l’umiltà di accogliere i suggerimenti che vengono da chi ti legge. Una segnalazione, una critica a volte nascondono opportunità da non perdere.
Ultimo consiglio cercare sempre il lato positivo ed interessante di quello che vi propongono che quasi mai, all’inizio, è la parte economica. Un Blogger per certi aspetti è come un cuoco. Deve saper tirare fuori il meglio dagli ingredienti che ha o che gli propongono. Tutto condito con tanta, tanta, passione ed un pizzico di ironia.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Mi fai una domanda un po’ complicata perché sinceramente ne seguo molti perché sono convinto che da tutti si possa prendere qualche spunto ed imparare qualcosa. Comunque se proprio devo scegliere seguo più frequentemente Stamping the World, Party e Partenze ed Ingegnere Errante, con cui condivido la data di nascita del blog (2 maggio 2017). Poi assegnerei un premio speciale della Giuria al tuo “Oltre le parole” che seguo ed a cui invidio la bellezza della costiera amalfitana che spesso fa da sfondo ai diversi post.
Non perdetevi i viaggi di Lamberto in giro per l?italia ma anche del mondo:
Web : Giroviaggiandoblog
: Giroviaggiandoblog
: Giroviaggiandoblog
E l’ultima intervista in casa Oltre le parole l’avete letta? Niente paura, eccovi il link proprio qui 😉