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Home > Varie > Come si viaggiava da bambini – I miei #viaggi90

    Come si viaggiava da bambini – I miei #viaggi90

    viaggiare da bambini

    Ci sono quei giorni in cui la malinconia e i ricordi prendono il sopravvento. Sarà la nebbia che da qualche giorno non ci da tregua o sarà semplicemente la voglia di rifare la valigia per Malaga pur sapendo che al momento proprio non si può fare, ma i viaggi sono sempre una costante nella mia mente.

    Ripenso a quando da bambina, nei primissimi anni ’90,  i miei genitori mi portavano in vacanza al mare, a quando era tutto diverso ma tutto sommato più facile. Ma di cosa sto parlando, starete pensando. Sicuramente non c’era la possibilità di viaggiare in aereo, non c’era la tecnologia moderna che con navigatore e auto tecnologiche riesce ad abbreviare le distanze e portarci a destinazione in men che non si dica. Non esistevano i cellulari, non esistevano tante cose.

    Eppure sembrava tutto più facile, si andava sempre nello stesso posto, con la stessa compagnia, più o meno nello stesso periodo. Non ci si preoccupava di nulla. Non si facevano ricerche, preparativi, nulla. Io porto il ricordo dei miei #viaggi90 come se fosse stato tutto davvero più semplice.

    In questo articolo

    • Le mie estati a Sangineto
      • La Triumph Acclaim
      • L’appartamento
      • Gli zoccoli
      • Le foto d’altri tempi
      • #viaggi90

    Le mie estati a Sangineto

    Da bambina per me viaggiare significava andare al mare a Sangineto, una bellissima località di mare in Calabria. Partivamo sempre insieme ad una cugina di mia mamma e la sua famiglia. Il senso era di trascorre qualche settimana insieme vicino al mare. Quelle vacanze in cui attraversi la strada e sei già in spiaggia. Con i bambini piccoli sembrava il programma perfetto.

    La Triumph Acclaim

    Partivamo noi nella nostra Triumph che all’epoca era il gioiellino di papà, e loro con la loro auto. Portavamo con noi pochi vestiti, d’estate si sa bastano quattro magliette e due pantaloncini per sistemare i bambini. Ma in compenso stipavamo la macchina  di roba da mangiare. Non è che arrivati a destinazione negozi non ce ne fossero, ma vuoi mettere il salame fatto in casa dal nonno, e il vino buono del nonno, e i formaggi buoni del caseificio sotto casa, e dei taralli con le mandorle che solo quello di fiducia li fa così buoni?

    Ricordo però che era Immancabile il set di palette e rastrelli. In costiera dove abito io, le spiagge sono fatte di sassi ma andare in Calabria significava camminare sulla sabbia morbida e finalmente costruire i castelli di sabbia. Ero piccina ma questo ricordo della sabbia e non delle pietre sotto i piedi non mi è mai passato dalla mente.

    Si partiva in mattinata perchè in autostrada si trovava meno traffico e si faceva sosta all’autogrill solo per andare in bagno. La radio di papà non leggeva le cassette figuriamoci i CD. Era una radio che prendeva così tanto spazio che non avete idea. Tra l’altro non la ascoltavamo molto. Infatti la credenza era che la radio potesse distrarre il guidatore e così meno radio significava meno distrazioni.

    L’appartamento

    Una volta arrivati a Sangineto, prendevamo possesso del nostro appartamento. Già, non si stava in Hotel bensì in appartamento. E come si faceva all’epoca a trovare l’appartamento? Non esisteva internet e tanto meno gli Expedia e gli Airbnb di turno. Esisteva il facilissimo e fidatissimo Passaparola. Noi ci siamo andati credo massimo due anni a dire il vero e non sono certa che fosse lo stesso perché i ricordi sono un po’ vaghi, ma di sicuro la zona era la stessa e di sicuro conoscevamo qualcuno che ci era già stato e che ci aveva collegati alla padrona di casa. Il tripadvisor di una volta, praticamente. Quello che non c’era bisogno di dire “se mi tratti bene ti scrivo una bella recensione”. Il passaparola era spontaneo, non veniva usato come minaccia ma come reale e vero consiglio.

    E poi ci scappava la telefonata dalla cabina telefonica per avvisare “a casa” che il viaggio era andato bene. Si scaricavano le auto e si correva alla spiaggia.

    Gli zoccoli

    Le giornate a Sangineto trascorrevano tranquille tra la sabbia che inevitabilmente ti portavi sempre addosso e ovunque, ed il rumore degli zoccoletti di legno sul pavimento in mattonelle. Il mio amore per quegli zoccoletti era incredibile. Devo ammettere che credo di aver avuto un paio di quelle rumorosissime calzature fino all’avanzata età dei 13 anni! Li adoravo, li mettevo ovunque, per la gioia delle povere orecchie di chi mi stava accanto!

    Le foto d’altri tempi

    Portavamo con noi la macchina fotografica sempre. A quei tempi niente era digitale ed i rullini da sviluppare la facevano da padrone. Ricordo sempre l’euforia di quando andavamo a ritirare le foto sviluppate cercando di indovinare in quante ci fossero teste mozzate e dita sull’obbiettivo! Ricordo anche che all’inizio le foto sviluppate non erano rettangolari. Eh già, il formato di una volta era quadrato infatti. Chi lo avrebbe mai detto che a distanza di così tanti anni poi, il famigerato Instagram ci avrebbe fatti tornare – involontariamente ed inconsciamente – a quello stesso formato!

    I miei #viaggi90 fuori porta non sono durati poi tanto. Quando mia sorella ed io fummo grandi abbastanza da sopportare le curve della costiera ogni mattina, i viaggi in Calabria finirono. Cioè praticamente subito.  Dissi addio alla sabbia, all’appartamento e alle gite con i cugini. Ritornai ad andare al mare nella mia amata costiera con la sveglia all’alba per respirare “l’aria di mare”, con i sassi sotto i piedi ed il sale sulla pelle. Ma questa è un’altra storia… chissà magari in un altro giorno di malinconia vi racconterò anche di quella!

    #viaggi90

    Un ringraziamento particolare va a Daniela di The Daz Box per aver creato il primo articolo a tema #viaggi90. Tema che è stato poi ripreso dalla community Travel Blogger Italiane e da Alessia di Una valigia di emozioni, creando una vera e propria iniziativa!

    E tu? Come viaggiavi tu negli anni ’90?

    42 Commenti
    Simona - Oltre le parole blog
    Ciao sono Simona, con un consiglio al giorno scovo la bellezza anche dove non la vedi. Racconto di curiosità, tradizioni ed esperienze dalla Costiera Amalfitana al mondo!
    • Agriturismo Cornieto. La storia di una donna per le donne!

    • Una casa lontano da casa, ecco Antheia!

    42 Commenti

  • Rispondi Paola a

    La paletta e il secchiello erano un must, insieme alle formine di plastica ? Il dettaglio della spiaggia con i sassi invece mi sta facendo passare la voglia di scoprire la costiera amalfitana, sia se cammini piano che se saltelli alla fine hai sempre malissimo ai piedi prima di arrivare all’acqua!

    • Rispondi simoltreleparole a

      Uh no, oddio ho fatto un guaio! Ma da grandi non fanno male più i piedi te lo assicuro. ? Su dai ripensaci , ti porto a vedere la spiaggia più bella della costiera e con un panorama così i sassi li dimentichi sicuramente!

  • Rispondi ingirovagandomum a

    Gli zoccoli di legno… che ricordo! Mio zio li portava sempre e ovunque anche a gennaio in casa. Ogni tanto fare un viaggio indietro nel tempo fa bene 🙂

    • Rispondi simoltreleparole a

      Io li adoravo, li ho portati fin quando ormai ero grande ahahhaha

  • Rispondi Raf a

    Capisco l’amore per gli zoccoli in legno. Tu dovresti proprio venire a vivere in Andalusia: da quando sto qui l’estate non faccio altro che usarli!

    • Rispondi simoltreleparole a

      Non mi tentare che il mio amore per Malaga me lo ha fatto pensare tante volte!!! Soprattutto ora che i voli da Napoli si sono ridotti ad uno solo al giorno e che costano una fortuna adesso. Mi trasferirei nella casetta verde a playa pedregalejo anche subito!!!!

  • Rispondi Rivogliolabarbie a

    Gli zoccoli di legno mi mancavano, da noi si girava sempre e perennemente in infradito! ?

    • Rispondi simoltreleparole a

      Io da bambina mai infradito, solo i miei zoccoli rumorosi ahahahah ?

  • Rispondi dritteontheroad a

    Simona, ho letto il tuo racconto tutto d’un fiato! Bellissimo. Eh si, viaggiare in quegli anni era meno semplice e agevole rispetto a oggi. Sarà per quello che i miei mi hanno portato per anni nello stesso posto! ah io invece indossavo i sandaletti!! li avevo sempre addosso!

    • Rispondi simoltreleparole a

      Leggendo tutti gli articoli di questa iniziativa mi vengono alla mente così tante cose! Vero non era agevole ma secondo me era tutto più facile! Bastava avere gli zoccoli , o i sandaletti, e ci si divertiva con poco! ?❤️

  • Rispondi Elisa a

    Sono ancora incerta se scrivere un post sui miei viaggi anni ’90 perché ero piccolina, però mi fate tornare in mente tutta la mia infanzia! I castelli di sabbia comunque li faccio ancora, anche se non porto più il secchiello…

    • Rispondi simoltreleparole a

      Credimi se ci fossero le spiagge di sabbia anche da me anche io li farei tutt’ora! 😉

  • Rispondi valekappa90 a

    Ah la ricerca dell’appartamento tramite il passaparola! Quante volte!! 🙂 e paletta e secchiello erano sempre a portata di mano, insieme ad un infinito set di formine di plastica dalle forme più varie!

    • Rispondi simoltreleparole a

      Si il passaparola era immancabile! Ricordi davvero belli <3

  • Rispondi Laura a

    Un vero e proprio tuffo al cuore: i ricordi delle estati al mare con i cuginetti e gli zoccoletti un vero e proprio must have di quei tempi mi fa tenerezza pensare alla me bambina con gli zoccoletti che tutta fiera andava in spiaggia armata di paletta e secchiello ?

    • Rispondi simoltreleparole a

      Allora non ero l’unica con gli zoccoletti! ??? Davvero immancabili per me ❤️

  • Rispondi francesca a

    Gli zoccoletti di legno, il mio orgoglio! Ecco, me li ero scordati <3

    • Rispondi simoltreleparole a

      Erano anche il mio di orgoglio ahahah <3 Che ricordi!

  • Rispondi Anna a

    Oh che bei ricordi, mi hai fatto ridere ripensando alla macchina dei mie zeppa di cibo, come se dovesse scoppiare una bomba nucleare. I castelli di sabbia cmq li faccio ancora e mi diverto moltissimo?

    • Rispondi simoltreleparole a

      Anna <3 Le macchine stracolme a quanto pare erano un must! 😉

  • Rispondi robisceri a

    Il rumore di zoccoli è il top: me lo ricordo benissimo quello strascicare sull’asfalto, anche se forse è più anni ’80 ? Brava Simo, come sempre un articolo personale e sentito

    • Rispondi simoltreleparole a

      Grazie Roby! Sono felice che anche tu faccia parte del club degli zoccoletti da bambini. Io credimi li ho portati fino ad età avanzata ahahha per me saranno sempre anni ’90! <3

  • Rispondi Lara Chiari a

    Gli zoccoli!! Io non li portavo ma ricordo ancora quelli di mia mamma e il rumore che facevano 😉
    Ricordo anche che, quando nessuno mi guardava, provavo a indossarli e a farci due passi ma finivo quasi sempre per perdere l’equilibrio e spiaccicarmi da qualche parte ahaha
    Davvero un bel racconto, brava!

    • Rispondi simoltreleparole a

      Grazie Lara, sono felice che il mio racconto ti sia piaciuto e che ti abbia portato ricordi alla mente! Un abbraccio <3

  • Rispondi patataingiacca a

    Io ho viaggiato un sacco con i miei quando ero piccola.
    Un ricordo su tutti gli altri? Una volta siamo andati in Marocco e solo una volta lì ci siamo accorti che i miei avevano entrambi i passaporti scaduti da un po’.
    I marocchini non se ne sono neanche accorti, ma la domanda è: chi viaggerebbe al giorno d’oggi senza aver controllato prima la data di scadenza nel passaporto????

    • Rispondi simoltreleparole a

      Che bello viaggiare tanto da bambini! E che simpatica la storia dei passaporti ahaha L’importante è che alla fine sia andato tutto bene dai, era altri tempi e magari certe cose sfuggivano 😉

  • Rispondi Federica a

    Dai ma che bello leggere dei tuoi ricordi, che spesso sono simili ai miei.. Devo decidermi a scrivere anch’io un post dedicato ai ricordi di viaggio negli anni 90..
    Davvero bellissimo!
    Federica
    Ioviaggiocosi.

    • Rispondi simoltreleparole a

      Grazie mille Federica! Sarei davvero curiosa di leggere anche il tuo articolo. Gli anni ’90 sono stati davvero indimenticabili! 😉

  • Rispondi marina lo blundo a

    Via, devo scriverlo anch’io allora il post sui viaggi negli anni ’90! Tantissimi ricordi sopiti stanno venendo fuori leggendo il tuo racconto e quello delle altre travelblogger! E poi siamo una community, e mi piace questa cosa di chiacchierare su uno stesso tema!

    • Rispondi simoltreleparole a

      Sì dai, sarebbe bello leggere anche i tuoi ricordi! Spero davvero lo scriverai anche tu! ?

  • Rispondi drunkintravel a

    Mi ricorderò sempre quella volta che mia mamma chiese dei contatti per una casa in sardegna, la sua amica tornò con una lista con più di 20 nomi con annessi numeri di telefono. E da lì partirono le telefonate che ci portarono in una villetta davvero deliziosa con giardino e doccia fuori, che era importantissima: mia mamma ha sempre odiato la sabbia in casa, nonostante abbia vissuto con due bambine piccole a 50 mt dalla spiaggia per più di 7 anni!

    • Rispondi simoltreleparole a

      Ah la doccia fuori, che mi hai fatto venire in mente! Anche noi dovevamo fare la doccia prima di entrare e non dopo in casa ahahah un rito di tante mamme a quanto pare! 😉

  • Rispondi Stefania CON LA VALIGIA ARANCIONE a

    Anche io adoravo le zoccolette di legno! Quelle classiche, color crema del Dottor Scholl’s…così rumorose!

    • Rispondi simoltreleparole a

      I miei erano molto vecchio stile però facevano anche loro un rumore davvero incredibile ahahhaa

  • Rispondi Giulia a

    Il passaparola era un classico per trovare appartamenti al mare, o anche quei giornali locali dall’aria un po’ losca ma sempre molto utili 😀 adesso senza TripAdvisor praticamente non usciamo neanche di casa! Non so se sia un bene o un male a questo punto

    • Rispondi simoltreleparole a

      Quello che all’inizio era un bene è diventato purtroppo un male. Il passaparola era veritiero, adesso invece su TripAdvisor si ci può trovare di tutto. HO lavorato per anni in una struttura ricettiva e i è capitato per anni di sentire sempre la stessa “minaccia”: sconto in cambio di una buona recensione. In caso contrario recensione negativa! Un vero peccato perchè poteva essere usato come un ottimo strumento!

  • Rispondi Silvia - The Food Traveler a

    Gli zoccoletti di legno! Io ne avevo un paio rosa e bianchi sfiziosissimi! E le foto quadrate? Quelle non le ricordavo più però mi hai fatto tornare in mente le immagini di mio papà con i baffoni alla Magnum PI in riva al mare 😉

    • Rispondi simoltreleparole a

      A volte dimentichiamo quei dettagli di una volta che ora sono scomparsi dalle abitudini giornaliere. Eppure quando tornano alla mente ragalano ancora tantissimi sorrisi! Felice che leggermi ti abbia fatto tornare ala mente bei ricordi! <3

  • Rispondi Noemi Bengala a

    Che belli i ricordi che metti in mostra grazie a questo post. Ti immagino sulla Triumph di tuo papà! Sono sicura che senti ancora oggi il vento sul viso se chiudi gli occhi 🙂

    • Rispondi simoltreleparole a

      Si è vero! Sono piccoli stralci della mia vita a cui non penso spessissimo, ma poi quando lo faccio non posso fare a meno di sorridere! <3

  • Rispondi ANTONELLA a

    Quanti ricordi mi hai riportato alla mente!! L’aria frizzante dell’autogrill quando si faceva la prima sosta (già perché si partiva all’alba anche se dovevamo andare solo in Liguria e da Milano sono massimo due ore), la nostra impazienza di bambine in macchina, la mamma che diceva di stare zitte per non distrarre papà alla guida. E poi la sabbia, le palette e sì gli zoccoli! Io li adoravo proprio perché facevano rumore!!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Gli zoccoli credo siano un ricordo indelebile per molti, me compresa! Tornare indietro a quei viaggi fa sempre molto effetto! 🙂

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