Due giovani viaggiatori appassionati dei viaggi itineranti si raccontano oggi nel salotto di Oltre le parole. Una chiacchierata con Marghe e Samu!
Quando hai una passione che ti scorre dentro, questa prima o poi, viene a galla. Poco importa che tu lo abbia programmato o che sia arrivata all’improvviso, quando la passione scalpita c’è poco da fare. Lo sanno bene Marghe e Samu del blog DovesiB a che approdano solo di recente nel mondo del blogging, ma che hanno avvertito ormai da tempo, il primo sentore di una passione chiamata viaggiare.
Prediligono i viaggi itineranti, i luoghi in cui la folla non ostacola la vita locale e il luogo stesso. Questo è forse il tratto che a primo impatto mi ha più colpito di loro. La voglia di scoprire realmente un luogo e non solo di aggiungere una meta alla mappa. Perché diciamocelo, di corse alla conquista di numeri e bandiere se ne vedono ormai troppe, di viaggiatori itineranti invece ne restano ben pochi!
4 chiacchiere con DovesiBa – il blog degli amanti dei viaggi itineranti
Oggi Marghe e Samu si raccontano in una chiacchierata virtuale che speriamo presto di far diventare reale!
Ciao ragazzi, benvenuti nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlateci di voi e di com’è nata l’idea del vostro blog.
Innanzi tutto, volevamo ringraziarti Simona, per averci proposto questa bella intervista…Ma partiamo con le presentazioni: siamo Marghe e Samu, coppia in viaggio e nella vita. A settembre 2019, di ritorno da uno splendido road trip attraverso le Highlands scozzesi , abbiamo pensato di condividere alcuni scatti sui social. Era dal primo viaggio fatto insieme in Croazia che Marghe, la “scrittrice” della coppia, aveva espresso il desiderio di tenere una sorta di diario di viaggio, qualcosa che servisse da contenitore per raccogliere pensieri, sensazioni e, perché no, anche informazioni. Abbiamo, quindi, iniziato aprendo un profilo su Instagram, al quale, in breve tempo, è seguito un vero e proprio blog di viaggio e, ultimamente, anche un profilo Twitter.
Il progetto DovesiBa? è nato, quindi, dalla volontà di condividere esperienze di viaggio con chi, come noi, non riesce a fare a meno di scoprire nuovi luoghi. Non è solo questo però: alla base c’è un racconto, una storia sempre diversa perché diversi sono i luoghi, le persone e le situazioni. Ci piace, in particolar modo, descrivere viaggi itineranti : non abbiamo scelto di utilizzare questa tipologia di viaggio a tavolino, ma, fin dall’inizio, ci siamo resi conto che non riuscivamo davvero a concepire un’esperienza in un altro luogo, senza programmare un itinerario che ci permettesse di viverlo il più a fondo possibile.
Secondo voi qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Sicuramente, la prima difficoltà sta nel capire quanto lavoro ci sia dietro. Nell’istante in cui ci siamo messi realmente in gioco, ci siamo subito resi conto che non basta e non serve cercare di essere “popolari” attraverso il numero di follower, like o commenti. Bisogna, in primis, creare contenuti interessanti e, per farlo, serve capire soprattutto la fetta di persone a cui ci si rivolge, nel nostro caso persone che amano i viaggi.
All’inizio (e continuiamo tutt’ora) ci siamo messi letteralmente a studiare: capire come si fa ad interagire con altri profili, fare storytelling, gestire la pagina ed organizzare un piano editoriale, approfondire l’aspetto SEO . Questi sono solo alcuni dei macro-argomenti da sapere se si vuol prendere la questione “sul serio”.
Secondo la nostra esperienza, i “non addetti ai lavori” non immaginano che, per fare quello che facciamo quotidianamente, serva studiare ed investire del tempo; forse, è proprio per questo che difficilmente, chi concepisce come lavoro “monetizzabile” solo quello tradizionale, non riesce realmente a comprendere quanto la nostra passione possa diventare un vero e proprio impiego a tempo pieno.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che vi viene in mente?
Il primo ricordo ha un sapore particolare, poiché all’inizio della nostra relazione vivevamo distanti ben 700 km. Marghe napoletana, Samu veronese, pensammo di intraprendere il nostro primo “mini-viaggio” nel febbraio 2016 un po’ a metà strada, nella capitale della cultura umanistica, la bella Firenze . Questo è stato un bel banco di prova, come coppia e come viaggiatori, perché non sempre si è allineati nel modo di gestire l’itinerario e la scelta dei luoghi da visitare.
Beh, a giudicare di quanta strada abbiamo percorso dopo, eravamo perfettamente allineati!
Viaggiando vi è mai capitato di scoprire una meta che secondo voi viene sottovalutata?
Quando siamo in fase di programmazione, diciamo che ci facciamo guidare per un 50% da un’accuratissima organizzazione, mentre per l’altro 50% dall’istinto. Per questo motivo, ogni volta che siamo in viaggio riusciamo a scoprire qualche “fuori gara” che non avevamo considerato. C’è stata una volta in particolare, in cui durante un on the road attraverso l’Austria Orientale , lasciando Vienna in favore di Salisburgo, abbiamo fatto una deviazione proprio dell’ultimo secondo a Linz, la quale si è rivelata essere una meravigliosa città d’arte.
Se vi chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa vi verrebbe in mente in questo preciso momento?
Ecco, sapevamo che, ad un certo punto dell’intervista sarebbe successo: per questo argomento dobbiamo rispondere separatamente!
Per Samu, il viaggio che occupa il primo posto nella wish list è un on the road attraverso gli U.S.A. Il suo è il classico “sogno americano” del viaggiatore, ovvero noleggiare una bella auto e sfrecciare sulle sconfinate strade americane. Diciamo che a questo ci stiamo lavorando, poiché abbiamo già definito una bozza di itinerario che comprenderà New York.
Per Marghe, il viaggio del cuore è quello a Bali. È una di quelle esperienze di viaggio, vuoi per la natura, la cultura, gli scenari, che almeno una volta nella vita bisogna fare. Anche per quest’ultimo, stiamo già definendo una bozza di viaggio che comprenderà, quasi sicuramente, uno scalo lungo a Singapore.
Come scegliete la destinazione dei vostri viaggi itineranti?
Intanto, ogni anno cerchiamo di alternare mete calde e fredde. Dovendo per forza di cose, programmare i viaggi più lunghi in Agosto, ricerchiamo situazioni non troppo congestionate, sia che si tratti di mare, sia di destinazioni “più fresche”. Finora, dobbiamo dire che le scelte si sono rivelate positive. È essenziale, secondo noi, viversi un luogo senza lo stress della moltitudine, in maniera tale da riuscire ad apprezzarlo con gli occhi di chi lo vive sempre, cercando, per quello che si riesce, di approfittare di momenti in cui cala l’affluenza turistica.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui siete particolarmente legati?
Una delle esperienze più “stralunate” dei nostri viaggi è stata quella di consumare, in un rifugio montano sopra un fiordo dell’isola di Skye un’aragosta fresca! Quando abbiamo letto, in occasione del viaggio in Scozia, di questo posto, The Oyster Shed , un capannone che vende pesce fresco, all’occorrenza anche cucinato e servito, quasi stentavamo a crederci. Ebbene, dopo diversi tornanti per raggiungerlo, ci siamo ritrovati in un luogo a dir poco spartano, ma dove abbiamo gustato dell’ottimo pesce in compagnia di altri viaggiatori “cheap” come noi. Poter condividere esperienze di viaggio con altre persone, secondo noi è un valore aggiunto, perché ti senti parte di un’enorme famiglia!
L’aneddoto termina con un Samu che, intento ad aprire una chela dell’aragosta con il coltello, la fa finire rovinosamente in faccia ad un signore olandese, il quale ci guarda e inizia a ridere! E anche questa è vita da viaggio!
Secondo voi quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Rispetto alla seconda, la prima è a nostro parere, la grande sfida del travel blogger. Non basta solo fornire informazioni , diversamente saremmo uguali ad un’agenzia di viaggio o un tour operator, con la differenza sostanziale che questi ultimi sono realtà molto più forti ed organizzate sotto questo punto di vista.
Il compito del travel blogger è quello di far innamorare di un luogo visitato; farlo vedere con gli stessi occhi con cui lui/lei lo ha visto, con le stesse orecchie con cui ha sentito un’onda infrangersi su una scogliera, o con lo stesso gusto con cui ha assaporato un piatto tipico. Difficile? Assolutamente si. Impossibile? No, se si ha a disposizione il dono della scrittura ed una buona dose di creatività.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerite a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Noi ci sentiamo ancora piuttosto lontani dalla realizzazione del nostro progetto social, ma questo è anche molto per la sua “giovinezza”. In fondo, abbiamo iniziato per gioco a settembre e solo da un paio di mesi abbiamo deciso di metterci in gioco in maniera strutturata. Qualsiasi sia il tempo che impiegheremo però, abbiamo chiaro dove vogliamo arrivare, il nostro obiettivo. Ecco, forse è proprio questo che ci sentiamo di consigliare, sviluppare un obiettivo , sapere in che direzione si sta andando. Questo perché ci accorgiamo che, andando sempre più avanti, se non si hanno le idee chiare, si rischia di cadere “nel mare dei tanti”.
Potreste suggerirci 3 blog che seguite e leggete volentieri?
Fiveintravel – Vogliamo consigliare in primis il profilo di Daniele e Marilena soprattutto per l’originalità della tematica di viaggio: attraverso i loro post ed articoli, raccontano di un luogo attraverso i 5 sensi e, quando li leggiamo, ci sentiamo sempre molto coinvolti.
Roastbeef.spago – Segnaliamo il profilo di Veronica e Vincenzo perché sentiamo con loro una grande affinità, anche se, ad ora, ci siamo conosciuti solo “virtualmente”.
Ilmondoattraverso – Infine, ma non per ultimo, vogliamo citare il profilo di Salvatore, per la grande qualità di contenuti. Lo abbiamo “conosciuto” attraverso una straordinaria raccolta fondi per costruire delle attrezzature in un villaggio Masai della Tanzania, in cui lui stesso è volato per seguire il progetto in prima persona. Ecco, secondo noi la vera bellezza del viaggiatore è quella di riuscire a trasformare il viaggio, da un’occasione fine a se stessa, in un modo per aiutare gli altri.
Ecco dunque, Marghe e Samu. Dove ci porterà questa giovane coppia amante dei viaggi itineranti? Per scoprirlo basta seguirli sui loro canali:
Web: DovesiBa
IG: DovesiBa
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