Questa bellissima avventura del blog mi sta facendo capire e apprezzare quante persone appassionate di viaggi ci siano al mondo. Ragazze che partono all’avventura da sole zaino in spalla, coppie che guardano il mondo con gli occhi dell’amore, nonne che non smettono di scoprire il mondo e mamme che regalano ai loro cuccioli esperienze indimenticabili. Laura, ospite di oggi, è proprio una di queste ultime, è una mamma viaggiatrice!
Non solo io la adoro perché fa nascere nel suo bimbo l’amore per la scoperta, per i viaggi; ma anche per il suo modo di scrivere trasmettendo emozioni. Un viaggio non sarebbe tale senza le emozioni che ci smuovono dentro e Laura questo lo sa benissimo. Ma lascio la parola a lei e vi presento ufficialmente Laura Cassinelli del blog Ingirovagandomum.
Quattro chiacchiere con … Una mamma viaggiatrice!
Ciao Laura benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Il mio primo blog Ingirovagando nasce su Splinder nel 2005 pochi giorni dopo essere arrivata in Germania, dove avrei trascorso un anno grazie ad un progetto di Servizio Volontario Europeo. Volevo raccontare alla mia famiglia e ai miei amici, a chi era rimasto a casa insomma, la mia avventura in un altro Paese. Mi è sempre piaciuto scrivere e Ingirovagando era una specie di diario pubblico. Al mio rientro mi è mancata mano a mano la voglia di continuare a scrivere e quando Splinder ha chiuso i battenti, il mio blog è stato inghiottito in un buco nero del web.
Nel frattempo sono cambiate tante cose nella mia vita. Nel 2014 sono diventata mamma, e questo è stato sicuramente l’inizio della più grande avventura: scoprire il mondo insieme al mio piccolo esploratore, trasmettergli le mie passioni per i viaggi, la vita all’aria aperta, i libri… Di questo e molto altro si parla in Ingirovagandomum, il mio blog nato la scorsa estate. Volevo uno spazio per me, per raccontare i miei viaggi e miraggi da mamma zaino in spalla, per condividere le mie passioni per la scrittura, la fotografia e i viaggi insieme agli altri. Aprire un blog mi è sembrata una scelta naturale. Il nome è venuto da sé.
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Avere un blog è una passione che richiede molto tempo: non basta scrivere un post, occorre curare le immagini e le didascalie, verificare alcune informazioni e mettere i giusti link, valutare titolo e parole chiavi. Per non parlare dell’essere attivi e propositivi nei social network, e della parte più divertente per un travel blogger: viaggiare. Nelle pause tra un viaggio e l’altro, che ahimè a volte sono piuttosto lunghe, bisogna cercare mete più vicine, mostre o iniziative e itinerari per promuovere il proprio territorio, per non rischiare di trovarsi con il blocco dello scrittore. Dall’esterno tutte queste attività possono sembrare una gran perdita di tempo, io invece le considero un investimento.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Il mio primo Viaggio con la V maiuscola è stato a Parigi in quarta elementare. Sono riuscita a convincere i miei genitori a mandarmi in vacanza con i miei zii a trovare dei parenti che abitavano li da anni. Ricordo ancora l’emozione mentre sbirciavo fuori dal finestrino della mia cuccetta durante la notte vedevo scorrere la campagna svizzera avvolta dalla bruma mattutina. E che meraviglia scoprire un pezzo di Parigi ogni giorno: la Tour Eiffel, Montmartre, Notre Dame, Versailles… Questa prima esperienza all’estero ha acceso la mia passione per I viaggi, che da quel momento non mi ha più abbandonato.
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Sono stata recentemente a Malta per un weekend lungo a metà gennaio e ne sono rimasta incantata: il suo fascino un po’ trasandato e decadente, i colori del Mediterraneo, l’essere un crocevia di culture e sapori… Malta offre molto di più della classica vacanza al mare. Certo per godersela appieno occorre evitare i mesi estivi di luglio e agosto dove l’affollamento può diventare un po’ troppo impegnativo.
L’estate scorsa abbiamo visitato Lubiana ed è una meta che mi sento di consigliare assolutamente per un weekend o utilizzandola come base per visitare la Slovenia. Il suo centro pedonale lungo il fiume è un vero gioiello!
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
Sul mio blog ho pubblicato la mia Lista dei Viaggi da Sogno. Un elenco in continuo divenire perché ogni racconto, fotografia, film, libro sono buoni per aggiungere una nuova meta… Ci sono due mete che mi piacerebbe molto visitare, ma per il momento rimangono solo un desiderio perché presuppongono un viaggio on the road: le Azzorre e i Paesi Baschi.
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
La scelta della destinazione di un viaggio dipende da molti fattori: stagione, durata, luoghi di interesse, costo… Ad esempio in autunno avevo deciso di regalarmi un weekend via con un’amica con partenza a gennaio. Abbiamo cercato una meta che fosse nuova per entrambe, con volo comodo di circa 2 ore, città da scoprire ed un clima più primaverile. La scelta è caduta su Malta ed è stata perfetta.
Ultimamente sogno ad occhi aperti con la ricerca Ovunque di Skyscanner. Trovo davvero utile confrontare i prezzi dei voli e si possono scoprire mete sconosciute e potenzialmente molto interessanti. Per i nostri viaggi in famiglia inoltre devo cercare di far collimare le esigenze di tutti, e questo è tutt’altro che facile.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Di ogni viaggio conservo bellissimi ricordi e molte foto… Ma sicuramente quello che mi rimane impresso dopo tanti anni sono le persone che ho avuto la possibilità di conoscere. Il primo aneddoto che mi viene in mente è la mia prima volta a Berlino. Era giugno e avevo deciso di andare a trovare alcuni volontari che avevo conosciuto al corso di formazione. Tommaso mi è venuto a prendere in stazione, mi ha caricato sulla canna della bicicletta e mi ha portato in giro per Berlino: ricordo ancora l’immagine della Porta di Brandeburgo e noi che ci siamo passati sotto veloci. Una scena da film.
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Quando cerco informazioni su una meta da visitare, in un blog cerco il tocco personale, il consiglio da “local”, la curiosità, cioè tutte quelle informazioni che vanno oltre la classica guida turistica. Lonely Planet fa già benissimo il suo lavoro, il blogger deve offrire qualcos’altro, deve raccontare un luogo dandogli vita, deve evocare una storia anche attraverso le fotografie. Il consiglio pratico su cui la guida ufficiale non si sofferma (ad esempio per viaggiatrici da sole o per famiglie) è invece molto utile. Questo è quello che spero di riuscire a fare: incuriosire e far scoprire un luogo sotto una luce diversa.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Io credo che innanzitutto occorra darsi degli obiettivi precisi, verificabili e raggiungibili: una volta definito punto di partenza e potenziale primo punto di arrivo, si può procedere con una strategia dettagliata che includa corsi di formazione, investimento economico, gestione aspetti tecnici di un blog, piano editoriale, uso dei social network. Non tutti possiamo diventare influencer e blogstar, ma questo non significa che scrivere un blog solo per passione voglia dire essere un blogger di serie B. Ma tra scrivere un blog per passione e pensare di essere pagati per viaggiare (o quanto meno poter viaggiare parzialmente gratis) ce ne passa…
Per emergere però bisogna padroneggiare tanti settori: produrre contenuti di qualità innovativi, usare belle immagini (il valore aggiunto è se sono le nostre ovviamente), fare promozione sui social e non sottovalutare la parte grafica e tecnica di un sito, oltre ovviamente a curare la SEO per cercare di posizionarsi il meglio possibile nelle ricerche di Mister G.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Il primo blog che ho scoperto in ambito Family e che amo moltissimo è Patatofriendly : Francesca sa emozionare, offre un sacco di consigli a chi vuole viaggiare con I bambini e racconta una famiglia e una vita vera, con le sue giornate no e quelle piene di sole.
Il secondo blog che consiglio di seguire è Martinaway : amo la grafica pulita e curatissima del blog di Martina, le sue foto dei dettagli, il suo modo di sviscerare un luogo scrivendo diversi post per raccontarlo a 360 gradi.
Il terzo blog l’ho scoperto attraverso I gruppi legati al tema Travel Blog su Facebook e da allora non mi perdo più un post nuovo. Roberta di Italiaterapia è una viaggiatrice instancabile e appassionata: racconta l’anima dei luoghi e ci insegna che viaggiare è un modo per trovare se stessi e “guarire” dalle emozioni negative superando I momenti difficili e I nostri limiti.
Ci sono molti altri blog (anche non strettamente in ambito travel) che leggo molto volentieri, ma questa è un’altra storia. Grazie mille a Simona per avermi dato la possibilità di raccontarvi qualcosa di me e del mio blog Ingirovagandomum.
Grazie a te Laura per averci permesso di conoscerti meglio, io credo fortemente nella collaborazione tra blogger e questa meravigliosa intervista ne è il risultato!
Di seguito i contatti di Laura per seguire lei ed il blog alla scoperta del mondo.

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Ingirovagandomum
Se vi siete persi l’ultima intervista, scoprite l’ospite dell’ultimo appuntamento nella sezione dedicata “Quattro chiacchiere con..”!