Oggi ho un ospite speciale qui a casa Oltre le Parole. Oggi con noi c’è Enzo del blog Inguaribile Viaggiatore. Sue le parole: l’idea di comunicare il turismo ed il buon cibo sotto ogni sua forma, descrivere località poco conosciute, scoprire le sagre e le manifestazioni, è innata in me. Un viaggiatore che ama quindi esplorare nuovi luoghi senza dimenticarsi la loro parte enogastronomica. Un viaggiatore buongustaio potremmo definirlo. E la cosa mi incuriosisce molto, per questo direi di andare a conoscerlo subito, cosa ne dite?
Ciao Enzo benvenuto nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Non sono un blogger a tempo pieno, in quanto ho anche un’altra attività lavorativa, ma nonostante questa ritengo di potermi definire un professionista del settore. Il blog nasce nel 2008, dopo un viaggio in Irlanda organizzato in autonomia. Nasce, quindi, la voglia di condividere non solo la bellezza dei luoghi visitati ma anche l’esperienza maturata nel cercare informazioni e nel programmare l’itinerario con altri viaggiatori.
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Mi rendo conto che spesso sia operatori di settore che semplici viaggiatori fatichino a capire quanto sia importante comunicare le proprie esperienze in modo efficace e soprattutto come condividerle anche attraverso i social possa portare ad arricchire ed implementare la conoscenza di un luogo o di una struttura. Soprattutto che chi lo fa con professionalità ed onestà intellettuale debba essere adeguatamente ricompensato per la prestazione offerta.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Viaggi ne ho fatti tanti, sia a breve distanza che a lungo raggio, e nel cuore conservo molte “cartoline”, ma il ricordo più forte è legato ai colori e odori del mio primo contatto con il continente asiatico, ovvero lo Sri Lanka, paese dalle forti contraddizioni, un pochino come tutta l’Asia, in quanto connubio di modernità nelle metropoli (Colombo) e antichità (Sigirya).
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Molto spesso si tende a sottovalutare tutto ciò che ci è più vicino a casa e si prediligono mete esotiche o a lungo raggio. Invece viviamo in un paese stupendo con opere d’arte o meraviglie della natura che diamo per scontate e che spesso neppure conosciamo. Grazie al blog vorrei riuscire a far apprezzare anche i borghi meno noti, ma non per questo meno belli, del nostro Paese.
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
Mi piacerebbe prendere un anno sabbatico dal lavoro e con la famiglia dedicarlo alla scoperta degli USA, viaggiando in lungo e in largo per gli Stati Uniti e imparando ad apprezzarne non solo le bellezze naturali e il fermento culturale/artistico, ma anche sperimentando la “vita” che si conduce in questo grande paese, che si considera l’ombelico del mondo.
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
Molto spesso mi lascio suggestionare da un’immagine vista in una rivista o in un film o di un servizio in tv o ancora da qualche scritto che colpisce la mia fantasia o anche semplicemente dal racconto di qualcuno che ha vissuto una bella esperienza. Il tutto, naturalmente, deve conciliarsi con le esigenze famigliari; da poco meno di due anni sono diventato papà e questo evento ha modificato in parte la scelta delle destinazioni dei nostri viaggi, che devono rimanere una esperienza positiva per tutti i componenti della famiglia.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Ogni viaggio porta con se piccoli aneddoti, immagini che si imprimono nella memoria, odori, colori e soprattutto sguardi e sorrisi, perché questi sono uguali e al contempo diversi a qualsiasi latitudine e in qualsiasi paese ci si trovi.
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Credo che ogni blogger scelga la linea editoriale che più gli si addice, io preferisco prediligere fornire informazioni utili e lasciare che ognuno formi le proprie emozioni, anche se mi rendo conto che scrivere mantenendo una neutralità assoluta risulta impossibile, anche il solo uso di un vocabolo rispetto ad un altro lascia trapelare l’emozione che il luogo ha lasciato nel cuore. L’elemento che per me dà maggior conto delle emozioni provate è l’immagine, motivo per cui le foto a corredo dei miei scritti sono sempre un punto di vista molto personale.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Il miglior suggerimento che mi sento di dare è di affacciarsi a questo modo perché è forte la necessità di comunicare una propria passione, trovando il proprio linguaggio e declinando il blog secondo caratteristiche che lo contraddistinguono e non secondo cosa “vende” al momento.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Segnalo i tre blog italiani che seguo più volentieri:
“La bussola e il diario”, blog che parla di viaggi ma anche di tanto altro, ma soprattutto stimo molto gli autori.
“A Thai Pianist”, blog di una cara amica che parla di ricette ma anche di viaggi e di vita.
“Papà travel experience” un papà blogger che racconta i viaggi con i suoi figli.
Per saperne di più seguite Enzo anche qui:

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Inguaribile Viaggiatore
Vi siete persi l’ultima intervista? Tranquilli, vi lascio il link proprio qui 😉 !