Una viaggiatrice selvaggia. Così si definisce Roberta Isceri del blog In viaggio con Lollo. Alla ricerca di viaggi particolari sia in solitaria che in coppia, Roberta sceglie come volto del blog una giraffa. Un animale intelligente, elegante ma a volte anche buffo nella sua spontaneità. Eccola Roberta, ecco la viaggiatrice selvaggia: una persona acculturata ma al tempo stesso spontanea e a volte un po’ buffa. Caratteristiche che ritrovo piacevolmente anche all’interno del suo blog.
Una visione molto affine a quella di Oltre le parole, certo non mi definisco viaggiatrice selvaggia come lei, ma buffa e spontanea questo sì. E poi la giraffa è da sempre il mio animale preferito! Così ho cominciato a spulciare i suoi articoli e ho scoperto una persona meravigliosa. Potremmo dire che è nata un’amicizia inaspettata. Così oggi ho deciso di invitare Roberta qui per fare quattro chiacchiere e farvela conoscere un po’.
Quattro chiacchiere con la viaggiatrice selvaggia chiamata Lollo!
Ciao Roberta benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Ciao Simo! L’idea è nata nel 2013. Era una sera d’estate e io e una mia ex collega chiacchieravamo davanti alla tavola imbandita sul suo terrazzo. In quel periodo non lavoravo e i pensieri frullavano come colibrì impazziti. E così io e Sara ci siamo ritrovate a dire che sarebbe stato carino aprire un blog sull’Italia. Sulla nostra bistrattata Italia.
Il nostro compito sarebbe stato quello di andare alla ricerca della bellezza in giro per Roma. Non che fosse difficile trovare dei luoghi che meritassero di essere raccontati ma la verità è che ci era venuto il desiderio di seguire un corso sull’arte romana, grazie al quale abbiamo scoperto tantissime chiese e storie sulla capitale.
Io e lei eravamo state delle grandi viaggiatrici e ci siamo dette: “Sai che c’è? In effetti, si può viaggiare anche stando a casa. Da ora in poi parleremo della nostra città e dei luoghi che andremo a vedere come se fossimo delle turiste. E cercheremo il lato terapeutico in tutto ciò”.
Ad aprile (2019) Italiaterapia ha chiuso i battenti ed è diventato altro: In Viaggio con Lollo. Avevo bisogno di spaziare maggiormente con i temi e di svincolarmi dalla vecchia idea, alleggerendomi. Chi è Lollo? La mia amica giraffa 😉
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
I numeri. Arrivo subito al sodo: la qualità conta fino a un certo punto e la questione numeri non è da sottovalutare. Si fa presto a dire che la bravura paga. Non è così: aiutano la formazione, gli investimenti in soldi e tempo, la capacità di selezionare un target, quella di fare centro nei lettori, nonché le tecniche (parlo di SEO ma non solo).
Insomma, questo mondo sembra facile e sbrillucicoso ma non lo è.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Il primo ricordo risale al mio primo vero viaggio. L’avrò ripetuto migliaia di volte ma pazienza: era il 1992 e io e la mia famiglia andammo in Turchia a bordo di una Fiat 238 tutto scassato. Fu un’esperienza memorabile. Memorabile perché la Turchia di allora non era meta turistica e poi perché attraversare la ex Jugoslavia, allora in guerra, era quantomeno ardito.
A 14 anni rimane impressa nella mente qualunque cosa: dalla ragazzina turca conosciuta in campeggio ai nomadi curdi accampati lungo le strade, dalla bellezza del Bosforo alla decadenza di Bucarest a inizio anni ’90.
Difficile replicare le medesime sensazioni.
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Parecchie volte. Potrei parlarti della Ciociaria, occultata dalla bellezza della capitale. Oppure di Genova, che ho sempre sentito descrivere come una brutta città portuale (ma quando mai?). La spagnola Almeria, di solito snobbata, mi ha riservato una delle più belle sorprese della scorsa estate. Infine, che dire di Doha, città del Qatar bollata (al pari delle cugine Dubai e Abu Dhabi) come poco interessante e che invece a me ha riservato delle bellissime sorprese.
Io credo che viaggiare significhi andare al di là dei luoghi comuni e cercare il bello ovunque andiamo. O meglio: l’autentico. Perché nulla ci vieta di non farci piacere qualcosa nel mondo. Però è sempre meglio guardare con i propri occhi, scevri da pregiudizi.
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
Sono tante ma, in questo momento, mi viene in mente la Russia sotto Natale. Mi piacerebbe visitare sia Mosca che San Pietroburgo. E poi gli Stati Uniti: ci tornerei per l’ennesima volta e la verità è che me li girerei tutta, profonda provincia inclusa.
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
Di pancia. Possono colpirmi un libro, un film o una fotografia. Generalmente evito le mete più gettonate in un determinato momento. Posso dirti che a catturarmi è per lo più l’insolito, il poco battuto. Ovviamente non mi limito a quello ma mi affascinano i paesi ancora poco conosciuti.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Sì. Mi viene in mente l’università di Berkeley (California), dove ho fatto le mie ricerche per la tesi. Un giorno andai nell’ufficio di una famosa professoressa, per chiederle se per caso si occupasse del rapporto tra disabilità e cinema. Lei mi rispose, con infinito candore: “Oh no. Tra orgasmi femminili e cinema, semmai”.
Non era folle ma una grande studiosa della questione femminile e della sua rappresentazione cinematografica. Ovviamente trattenni una risata.
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Per quanto MI riguarda, è più facile trasmettere le emozioni che le informazioni. Non potrò mai sostituirmi alla Lonely Planet, per cui mi concentro essenzialmente sulla mia esperienza. Questo non vuol dire che tralasci alcuni consigli pratici ma se si vogliono i dettagli, penso che sia meglio cercarli altrove.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Quello di cui parlavamo prima: tanta formazione, precisione nella scelta del target e capacità di creare una sana rete di contatti. Il resto è fortuna.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Uffa, così non vale! Non dico il tuo perché sarebbe sleale 😀
Per correttezza, ne nomino tre di persone che non conosco dal vivo. Allora, a caldo: Un’Amica in Viaggio, Viaggiare Oltre e Where is Melissa?
Grazie Roby per essere passata a trovarci e averci regalato quattro chiacchiere con Lollo!
E voi gente siete pronti a seguire questa viaggiatrice selvaggia nei suoi viaggi in giro per l’Italia e per il mondo?
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