Cosa succede quando si è la prima nipote “femmina” in famiglia? Succede che sin da bambina hai la fortuna di viaggiare con nonni, zii e genitori. Se a questo poi aggiungete un’innata passione per la scrittura, il gioco è fatto! Oggi vi presento Anna, una persona a cui tengo molto, un legame il nostro che anche se virtuale, è cresciuto piano piano e si è rafforzato nel tempo. Unite dalla passione per il viaggio, da quella incontrollabile voglia di scoprire il mondo sempre di più, abbiamo spesso cominciato a supportarci a vicenda e fare il tifo l’una per l’altra.
Credo sia una delle primissime, se non la prima in assoluto, con cui ho instaurato un vero rapporto di amicizia in rete. È nato tutto leggendo delle sue avventure in giro per il mondo, dei viaggi in famiglia e delle escursioni immersi nella natura. Così tra un click e l’altro sul suo blog ho scoperto ogni volta un piccolo pezzetto di lei, della sua famiglia e di come abbia fatto della sua passione innata un mestiere. Si perché quando nel suo diario segreto scriveva dei suoi primi viaggi, non sapeva ancora che a distanza di qualche anno sarebbe nato PanAnna blog di viaggi.
Lo sapevo mi sto dilungando! Ma ora mi tappo la bocca e lascio la parola alla mia ospite 😉
Quattro chiacchiere con: Anna!
Ciao Anna benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Ciao Simona, è un enorme piacere essere tua ospite! Hai intervistato un sacco di travel blogger che ammiro e mi sento un po’ VIP a trovarmi qui. Ma partiamo dalle origini: ho sempre amato scrivere, anzi ancor prima ho amato leggere, non per niente sono figlia di una bibliotecaria, e da lì la scrittura è stata una conseguenza. Fin da piccola ho avuto un diario in cui raccogliere ricordi di viaggio, oltre ai classici segreti e l’ho sempre tenuto fino alla nascita del blog, che rappresenta sostanzialmente l’evoluzione digitale di questa passione!
Non sono sempre stata una precisa pianificatrice dei miei viaggi, d’altra parte fino a qualche anno fa non era facile reperire tutte le informazioni che ora si trovano in rete e si poteva fare affidamento soltanto sulle guide cartacee. Inoltre finché studiavo ho viaggiato molto con la famiglia e dunque l’organizzazione rimaneva principalmente a carico di mia mamma.
La vera sfida è nata quando ho incontrato Stefano e poi con i ragazzi siamo diventati famiglia: la sua idea di vacanza era la settimana di riposo per riprendersi dal lavoro, la classica settimana al mare piuttosto sedentaria. Ma in breve tempo io ho rivoluzionato tutto 😉 e sono riuscita a trasmettere l’entusiasmo del viaggio di esplorazione, di scoperta di nuovi luoghi, nuove storie, nuove persone…
Lo spirito del blog è di trasmettere la nostra passione anche ad altri viaggiatori o aspiranti tali, con il messaggio che la meraviglia della scoperta si può respirare anche nel borgo dietro casa ed è dunque a portata di tutti!
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Il fatto che gestire un blog di viaggi è un lavoro. Ma in generale mi accorgo che c’è chi pensa che se lavori al computer tu non sia stanca la sera rispetto a chi fa un lavoro fisico… quindi questo è già un primo ostacolo da superare. Il secondo è la classica supposizione “allora viaggi gratis” o “che bello vengo anch’io la prossima volta”, che trovo piuttosto frustrante e mette in dubbio a volte la mia motivazione. Come in tutti i lavori, è richiesta una certa predisposizione per farlo al meglio e non ci si può improvvisare!
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
A due, tre anni sono stata in camper con mia zia Mara e mio nonno Mario ai castelli della Loira. Ero fortunata perché lei non aveva ancora figli e quindi portava in giro me. Però di quella vacanza realmente ricordo solo che avevo la febbre e odiavo la tachipirina, quindi mi promettevano l’aranciata per farmela prendere!
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Prima di partire ormai ho imparato a sondare il terreno e a chiedere consigli solo a viaggiatori di cui mi fido. È stato grazie al consiglio di mio zio Luca, ad esempio, che siamo andati a visitare le grotte di San Canziano, in Slovenia. Sono patrimonio UNESCO, quindi non esattamente sconosciute, però sono sicura che in pochi le abbiano sentite nominare rispetto alle grotte di Postumia che si trovano pochi chilometri più in là. Sono meravigliose e sorprendenti e abbiamo avuto il piacere di visitarle con una guida davvero preparata!
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
ASIA. Per ora come famiglia abbiamo sempre viaggiato in Europa, per una questione di ferie da incastrare, ma anche di budget. Per l’anno prossimo però, in occasione di una ricorrenza speciale, ho già iniziato a programmare il GRANDE VIAGGIO e inizio a sognare a occhi aperti.
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
Ho una cartella dove salvo ispirazioni e consigli di viaggio che scovo online, praticamente una specie di Pinterest, ma salvato nel mio computer. 😉 Si chiama mete future, questo per dare un senso di certezza ai miei sogni, come dire ‘non so quando, ma prima o poi ci andremo!’. A volte bastano una semplice foto e l’approfondimento online che corro a fare per convincermi su una meta, altre scelgo tra più destinazioni in base alla convenienza economica.
Sono fortunata perché generalmente il resto della famiglia mi lascia carta bianca (o sono fortunati loro a trovare il pacchetto pronto?!), anche se naturalmente tengo conto delle esigenze di tutti, altrimenti non saremmo un family travel blog!
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Ce ne sono molti, ma il viaggio che ricordo con più affetto è stato il nostro primo weekend tutti insieme. Forse non tutti sanno che siamo una famiglia allargata, quindi il primo viaggio con i ragazzi dopo qualche mese che ci conoscevamo è stato una bella prova! Siamo andati a Genova per vedere uno spettacolo di motociclismo e il giorno dopo li ho portati al museo del mare… Io l’ho adorato, loro non erano proprio abituati ai musei, poi col tempo se ne sono appassionati!
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Non è facile per niente, però è ciò che ci distingue da una classica guida o dai magazine online nei quali fatico a identificarmi. Il nostro modo di viaggiare sicuramente non sarà d’ispirazione a tutti, ci sarà chi sceglie solo hotel di lusso o chi non ama fare lunghe passeggiate. Quando penso a ciò che vorrei trasmettere, vorrei che il nostro pubblico pensasse ‘quasi quasi vado in vacanza con loro’ o anche ‘questa è la vacanza perfetta per noi’.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Costanza e tanto studio! È un mondo in continua evoluzione e chi è riuscito a fare della propria passione un lavoro, secondo me l’ha fatto per merito, con tanto impegno e dedizione, non certo per pura fortuna.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
– Sara e Lorenzo di TheTravelization, li ho visti crescere e mi sento un po’ la loro sorella maggiore.
– Erica di Rivoglio la barbie, adoro il suo modo di narrare le avventure per il mondo con Manager.
– Serena di I frattempi della mia vita, riesce a trasmettere tante emozioni nei suoi post e non me li perderei per nulla al mondo. Inoltre è stata la mia prima amica virtuale, con cui condividere dubbi e consigli su questo mondo.
Grazie Anna per questa bellissima intervista. Sono davvero felice di averti avuta come ospite in casa Oltreleparole e per avere anche se solo virtualmente (per ora 😉 !) un’amica come te!
Non perdetevi le avventure di Anna in giro per il mondo e chissà magari a breve in Asia, seguendola sui suoi canali:

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PanAnna Blog di Viaggi
E se non avete ancora letto l’ultima intervista della rubrica “Quattro chiacchiere con…”, non temete la trovate nell’apposita categoria nel menu! 😉