Chiudi la barra laterale chiudi
Oltreleparoleblog
  • Chi sono
    • 4 chiacchiere con…
    • Pensieri Sparsi
  • Africa
    • Tanzania
  • Americhe
    • Stati Uniti
    • Cuba
  • Asia
    • Sri Lanka
  • Europa
    • Austria
    • Germania
    • Italia
    • Rep. Ceca
    • Spagna
    • Ucraina
  • Costiera Amalfitana
  • Collabora con me
    • Cookie Policy – Informativa sui cookie di Oltre le Parole Blog

  • Chi sono
    • 4 chiacchiere con…
    • Pensieri Sparsi
  • Africa
    • Tanzania
  • Americhe
    • Stati Uniti
    • Cuba
  • Asia
    • Sri Lanka
  • Europa
    • Austria
    • Germania
    • Italia
    • Rep. Ceca
    • Spagna
    • Ucraina
  • Costiera Amalfitana
  • Collabora con me
    • Cookie Policy – Informativa sui cookie di Oltre le Parole Blog
Oltreleparoleblog
Oltreleparoleblog

Home > Varie > Routine quotidiana

    Routine quotidiana

    il tempo che scorre

    Routine quotidiana.

    Driiin. La sveglia al mattino. Non la tua. Non quella sul tuo comodino. Quella che per otto mesi e mezzo non si è mai presa un giorno di ferie. Quella che ora reclama riposo assoluto almeno nelle prime ore del mattino. No, non quella. Bensì il trillo acuto proveniente dalla stanza di fianco, che nonostante le porte sigillate riesce ad attraversare le pareti e ad arrivare al tuo orecchio.

    Passi per casa. Una porta si apre. Poi si richiude. Il rubinetto aperto in bagno. L’acqua che scorre. Poi si chiude. Ancora la porta. Altri passi per casa. Ora è la cucina a svegliarsi.  La fiammella del gas è viva. Il cassetto si apre. Il cucchiaino tintinna nella tazza. Il caffè sale. La credenza si apre. Biscotti e 

    Routine quotidiana

    Cereali sul tavolo. La sedia si muove. Due minuti di nulla. Poi la sinfonia ricomincia. Passi per casa. Cani che abbaiano. Auto che passano. Clacson in lontananza. Un po come se avessero un’anima loro. Come se seguissero il ritmo di uno spartito ben preciso. Una composizione.

    Che poi mi chiedo io: per una lunga, lunghissima estate, mi bastavano due minuti per crollare tra le braccia di Morfeo e farmi cullare in quella che era per me una magica camera insonorizzata a proteggermi da qualunque rumore. Perché mai mi ritrovo ora ad essere così sensibile e terribilmente insofferente a qualsiasi rumore o suono anche quotidiano? Mi ritrovo a scattare come una molla. Come uno di quei clown chiusi nelle scatole e pronti a saltare al primo tremolio. Elettricità allo stato puro. Che se almeno mi collegassero ad una lampadina, in questo periodo di crisi senza fine, almeno ci illuminerei la mia stanza!!! -_-  help me please!

    Ciao sono Simona, con un consiglio al giorno scovo la bellezza anche dove non la vedi. Racconto di curiosità, tradizioni ed esperienze dalla Costiera Amalfitana al mondo!
    • Be you!

    • Sarasota

    Commenti

    Lascia una risposta Elimina risposta

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cookies Policy – Privacy Policy

2018 - 2021 All Rights Reserved