Ciao Sara benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Ciao Simona, grazie a te per avermi ospitato! Allora, mi chiamo Sara e di professione faccio la social media manager e la content creator per un’azienda di Ferrara, la mia città. Il mio blog è il mio frugoletto e la mia passione, è nato durante gli anni dell’università a Bologna e da una iniziale passione dello scrivere è diventato quasi un secondo lavoro e continua a darmi davvero tanta soddisfazione.
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Ci sono diversi aspetti secondo me.
Il primo in particolare è la difficoltà nell’accettare le professioni del digitale. In Italia soprattutto, è ancora molto difficile capire che esistono professioni che si muovono nel mondo online e che posso vivere grazie a questo. Ho provato tante volte a spiegare la mia professione ai miei parenti e ancora adesso non capiscono come faccia a guadagnare facendo quello che faccio. Legato a questo c’è anche la molta disinformazione fatta dai media più tradizionali, basti pensare che continuano chiamare scienze delle merendine la mia facoltà di scienze della comunicazione.
A questo si aggiunge che, se sei travel blogger, ti continueranno a chiedere come fai a guadagnare se sei sempre in vacanza e continueranno a chiederti perché stai sempre in giro, che poi, magari fossi sempre in giro!!
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Il primo ricordo è legato a tanti anni fa ormai, a uno dei primi viaggi fatti con la mia famiglia quando avevo 7 o forse 8 anni e decidemmo di fare una gita in giornata a San Marino. Mi ricordo di essermi riempita gli occhi di meraviglia e mi ricordo soprattutto (può sembrare sciocco lo so) il profumo dei pinzoni al prosciutto fatti da mamma. Da allora faccio sempre i pinzoni tutte le volte che organizzo una gita in giornata.
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Si, mi è successo tante volte con l’Italia con dei borghi o delle città spesso ignorate. Pensiamo per esempio alla mia ultima meta, Torino, tra i commenti più ricevuti c’è stato “Non credevo che Torino avesse così tanto da offrire”. Spesso diamo per scontate le nostre città.
In Europa invece una città che sta per essere scoperta ora ma che è sempre stata sottovalutata è secondo me Lubiana, piccola, in disparte, ma che ha davvero tanta storia da raccontare.
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
Ti rispondo subito di getto: Giappone! Sogno il Giappone da tantissimo e quest’anno ci sarei dovuta andare. Poi per problemi lavorativi del mio ragazzo, siamo stati costretti a rinunciare e ancora adesso se ci penso mi viene rabbia. Il Giappone esercita un fascino incredibile su di me e non solo per la sua storia ma anche per il suo lato più giocoso fatto di Manga, Anime e Pokemon!
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
Ho una lista di posti che sogno di visitare e per lo più mi attengo a questa.
Tutto il resto è fatto da ispirazione e scintilla. Leggo di un posto su un blog, oppure leggo un articolo o vedo un servizio in tv o su YouTube, mi ispira, mi informo meglio e se scatta la scintilla prenoto.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Ce ne sono tanti divertenti e sono legata a tutti. Il primo che ricordo è legato alla visita ad un birrificio bavarese anzi, IL birrificio più antico del mondo a detta loro. Lì tra una degustazione di birra e l’altra, il mio ragazzo ed io abbiamo fatto amicizia con una coppia del Texas, è stato stupendo, ci siamo confrontati su tante cose e abbiamo riso tantissimo, complice anche la birra, non lo dimenticherò mai!
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Molto. Poi magari a qualcuno viene più naturale, ma è difficile poter trasmettere quell’emozione, quella particolare sensazione. Serve tempo, serve continuare a scrivere e serve soprattutto essere se stessi quando si raccontano i propri viaggi.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Di non abbattersi. Questo è un mondo particolare, non si sfonda subito nel giro di qualche giorno, serve insistere, continuare a produrre contenuto, a lavorare sulla propria comunicazione e tutto questo bisogna continuare a farlo anche se non si vedono i risultati, perché questi davvero non arrivano il giorno dopo anzi.
Costanza e forza d’animo sono indispensabili.
Poi consiglio di continuare a tenere allenata la propria creatività, sperimentare nuovi linguaggi finché non si trova il proprio, ciò che ti rende unico da tutti gli altri.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Certo! È durissimo dirne solo tre, comunque il primo è sicuramente il blog di Elisa e Simone Italy you don’t expect, una buona parte dei borghi li ho scoperti grazie a loro.
Il secondo è il blog di Claudia di Voce del verbo partire sempre precisa e dettagliata nel raccontare i suoi viaggi, soprattutto gli on the road.
Il terzo è il blog di Alessandra Itinerari low cost, lei è di una precisione incredibile, se voglio visitare una destinazione, controllo subito se lei ne ha parlato perché so che sul suo blog trovo tutto quello che serve sapere per organizzare il viaggio.