Due settimane in Sri Lanka alla scoperta di una cultura totalmente diversa dalla nostra. In queste due settimane in Sri Lanka siamo passati dal mare alla montagna, dalla foresta al lago, dall’oceano ai paesini di provincia. Abbiamo visitato città importanti e siti archeologici dal valore inestimabile. Ma la costante assoluta tra tutte le meraviglie di quest’isola è il grande attaccamento alla religione.
Lo Sri Lanka, anche conosciuto come Isola di Ceylon o lacrima dell’India, è stato per me il primo viaggio in Asia. Sapevo che le tradizioni e la cultura del posto erano e sono la base fondamentale per scoprire la terra meravigliosa che è l’isola. Da qui la decisione di affidarmi ad un’agenzia locale per l’organizzazione di un tour fatto su misura che potesse non solo toccare le tappe per noi più importanti, ma che allo stesso tempo potesse farci entrare in contatto con la vera tradizione locale. Scoprire un luogo così magico da soli non sarebbe stato lo stesso senza le spiegazioni della nostra guida locale. Per questo motivo sono davvero contenta di aver affidato questo arduo compito a Upa dell’agezia Bo Mie tours.
Nel caso voleste rivolgervi a lui, riporto si seguito tutti i suoi contatti:
WEB: http://www.bo-mietours.com/index.html
Faecbook: Bo Mie
Skype Dunagahap
Whatsapp/Viber +94774745060
Ho conosciuto Upa via email e via Skype e dopo varie email e chiacchierate l’itinerario fatto su misura era pronto nei minimi dettagli. Purtroppo Upa era già impegnato in un altro tour e non ha avuto la possibilità di accompagnarci personalmente, ma la sua agenzia dispone di svariate guide che parlano molte lingue. Così al nostro arrivo all’aeroporto di Colombo, troviamo ad attenderci Gamini.
Due settimane alla scoperta delle incredibili pitture e statue di Buddah disseminate ovunque. Due settimane che hanno superato le mie aspettative!

Orfanotrofio degli elefanti
Nei prossimi articoli l’itinerario completo per un viaggio in Sri Lanka di due settimane con impressioni e suggerimenti.
Nel frattempo qualche piccola anteprima:
- In Sri Lanka è tipico mangiare con le mani. So già cosa state pensando, ma credetemi, cercare di cambiare questa loro tradizione sarebbe come togliere un tassello importantissimo a questo viaggio. Quindi invece di storcere il naso seguite il loro esempio e scoprirete che basta solo lasciarvi andare per assaporare tutto nel modo giusto.
- I luoghi sacri in Sri Lanka sono innumerevoli e sono parte fondamentale della cultura locale. Abbiatene molto rispetto. I templi, le stupa e le grotte vengono visitate a piedi scalzi. Vi verrà chiesto di lasciare le scarpe all’ingresso. Non temete nessuno le porterà via. Troverete tutto esattamente dove e come l’ avete lasciato ma nel caso vi sentiste più sicuri, basta lasciare qualche soldo e ci sarà chi monitorerà con cura le calzature. Quindi portate sempre con voi calzini di ricambio in caso di pioggia oppure un bel paio di infradito da poter comodamente riporre nello zaino.
- Se avete la possibilità visitate un villaggio locale e provate i piatti tipici. La visita alla famiglia di Gamini e il pranzo presso una famiglia locale sono stati alcuni dei momenti che mi sono rimasti più nel cuore!
- Adam’s Peak o picco di Adamo. Io volevo assolutamente farlo. Nonostante i più di 10.000 scalini tra salita e discesa, resta per me forse la parte più toccante.
- Il treno da Nuwara Elya ad Ella è un must. Non potete assolutamente perdervi questa esperienza. Sapevate che il primo post del blog è nato proprio grazie a quel trenino?

La famiglia della guida Gamini