Indovinate chi sono gli ospiti di oggi? Eh già ho usato la parola “sono” perchè oggi ho vinto alla lotteria e voi con me. Oggi due malati di viaggio al prezzo di uno: Sara e Lorenzo del blog The Travelization. Una coppia fantastica che si è fatta notare sin da subito. Loro dicono di essere alle prime armi perchè il blog non ha vita lunghissima, ma contano gli anni forse? No per me conta la passione che si ha e loro sin dal principio mi hanno colpita con la loro freschezza e genuinità! Inutile dire che sono entrati di merito nel mio Blogger Recognition Award. E vogliamo parlare delle risate che mi hanno fatto fare in Repubblica Dominicana quando collezionavano cocchi ma non sapevano come aprirli? Perchè per me The Travelization è viaggiare per il mondo scoprendo nuove destinazioni sempre con un bel sorriso sulle labbra!
Che dite li conosciamo un pochino meglio?
Quattro chiacchiere con: i Travelization!
Ciao ragazzi, benvenuti nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlateci di voi e di com’è nata l’idea del vostro blog.
Ciao Simona! Siamo Sara e Lorenzo, abbiamo 24 anni, abitiamo a Bologna ma la nostra casa è il mondo. Infatti, la passione per i viaggi ci ha legato fin dal primo momento ancora prima di metterci insieme. Da quel momento non ci siamo più fermati e abbiamo intrapreso un viaggio dietro l’altro. Fino a quando non abbiamo sentito l’esigenza di mettere per iscritto ciò che vedevamo, con l’intento di dare consigli agli altri, raccontare le nostre esperienze e soprattutto creare un luogo dove scambiarsi consigli sui diversi modi di viaggiare.
La spinta vera e propria a partire ce l’ha data il fatto che Lorenzo, durante l’estate di quest’anno (2017) dovesse dare un esame per l’università proprio a tema blog. Abbiamo pensato così che potesse essere la giusta occasione per cominciare quest’avventura, quindi abbiamo unito l’utile al dilettevole. Il nostro blog è ancora giovane infatti ha solo quattro mesi, ma sta crescendo a vista d’occhio giorno dopo giorno e siamo molto soddisfatti del nostro lavoro fatto finora.
Secondo voi qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Secondo noi l’aspetto più difficile da capire è che siamo sempre perennemente con la testa rivolta già alla prossima meta e pensiamo sempre a viaggiare e a come farlo. La differenza principale che abbiamo riscontrato tra noi e gli altri è che durante i nostri momenti liberi noi pensiamo solo a tutto ciò che riguarda il viaggio. Le mete, le città, i ristoranti, i mezzi di trasporto, gli aerei, gli hotel e ovviamente i social. Inoltre la gente fatica a capire che non servono tantissimi soldi per viaggiare anzi al giorno d’oggi si può viaggiare anche e soprattutto low cost. E il tempo per viaggiare ce lo si può ritagliare sempre anche se si lavora o se si studia all’università.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che vi viene in mente?
Nonostante Lorenzo abbia viaggiato in tutto il mondo fin da quando era piccolo, la meta che ricordiamo con più affetto e a cui siamo più legati è New York poiché è stato il nostro primo viaggio insieme, a dicembre 2015. Lo abbiamo prenotato dopo neanche due mesi che stavamo insieme, decidendo di trascorrere Natale e Capodanno di quell’anno insieme proprio nella Grande Mela. È stata un’esperienza magica che ha reso New York la nostra città preferita finora.
Viaggiando vi è mai capitato di scoprire una meta che secondo voi viene sottovalutata?
Ce ne sarebbero molte da dire, ma preferiamo soffermarci su due mete europee in particolare che secondo noi sono abbastanza sottovalutate: Sofia e Malta. Su Sofia, molto spesso ci sono dei pregiudizi riguardo a questa città e inoltre non viene così tanto incentivata come meta in cui andare, pensando che ci sia poco o niente da vedere. In realtà dal punto di vista architettonico, culinario, culturale e anche sociale è una città che ha moltissimo da offrire. Per esempio, vi consigliamo assolutamente di fare l’escursione al Monastero di Rila che si trova a due ore da Sofia ed è una vera meraviglia artistica (oltre che patrimonio dell’UNESCO).
Malta invece si tende a pensare che sia solamente una meta di giovani che vogliono andare a divertirsi e a sbronzarsi, in realtà c’è molto più di questo. Il mare in particolare ci ha stupito molto, ci sono molte spiagge caratteristiche sia di sabbia che di roccia che ci hanno lasciato davvero bocca aperta. Una su tutte: St. Peter’s Pool, una sorta di piscina naturale da cui tuffarsi e dove si può godere di un’acqua calda e limpida. Inoltre è una meta assolutamente low cost ed è raggiungibile comodamente da molte città d’Italia.
Se vi chiedessi qual è una meta che sognate da tempo, cosa vi verrebbe in mente in questo preciso momento?
Da viaggiatori incalliti ovviamente è difficile restringere il cerchio solo a una meta. Per entrambi uno dei sogni più grandi è visitare il Giappone perché ci affascina parecchio la cultura e il loro modo di vivere così diverso dal nostro. Lorenzo personalmente ha invece il desiderio di vedere tutte le meraviglie del mondo e per raggiungere il suo obiettivo gliene rimangono solamente 4: Chichen Itza in Messico, la Muraglia Cinese in Cina, il Taj Mahal in India, e Petra in Giordania. La meta che invece incuriosisce e affascina di più me, Sara è l’Islanda principalmente per il fatto di vedere l’aurora boreale e i geyser.
Come scegliete la destinazione dei vostri viaggi?
In base a diversi fattori: innanzitutto una meta deve attrarci mentalmente. Poi noi in realtà siamo molto impulsivi nel prenotare i viaggi non ci ragioniamo troppo sopra ma spesso ci vengono delle “epifanie” riguardo ad un posto specifico e nel giro di ventiquattr’ore molto spesso concludiamo la prenotazione. Secondo noi è uno svantaggio stare troppo a rimuginare sopra a un viaggio o una meta poiché si continua sempre a rimandare invece bisogna essere decisi in queste cose. Infine, a volte, la scelta di una meta dipende da alloggi particolari che a noi piace scovare e provare come per esempio ci è successo ad Apricale (in Liguria) e sul lago di Bled quest’autunno.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui siete particolarmente legati?
Ce ne vengono in mente due. Il primo risale al Natale 2015 proprio durante il primo viaggio insieme a New York. Ci eravamo fissati che volevamo assolutamente mangiare i tortellini per il giorno di Natale, come da tradizione a Bologna, e quindi abbiamo girato tutta New York per riuscire a trovare un posto che li facesse. Finalmente, dopo ore di ricerche, lo abbiamo trovato, ne abbiamo comprato un bel chilo, ma una volta usciti dal negozio ci sorprende un temporale catastrofico e quindi ci mettiamo a correre per New York con i tortellini in mano. La cosa buffa è che nessun taxi ci voleva caricare poiché eravamo troppo bagnati. Per fortuna, dopo una ventina di minuti, abbiamo trovato la fermata della metro, abbiamo raggiunto il nostro appartamento e i tortellini si sono salvati.
Il secondo aneddoto invece riguarda una coincidenza pazzesca che ci è capitata a inizio 2017 durante la prenotazione del viaggio a Bruxelles. Eravamo infatti ancora in forse se partire o meno e stavamo entrambi guardando da casa propria probabili alloggi su Booking dove soggiornare. La cosa pazzesca è stata che, senza dirci niente, entrambi avevamo scelto lo stesso appartamento tra le migliaia proposte da booking. Non potevamo pensare che fosse solo una coincidenza, così abbiamo prenotato istantaneamente il viaggio a Bruxelles.
Secondo voi quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
È sempre difficile riuscire a trasmettere le emozioni vissute durante un viaggio sia con le parole ma anche con le foto. Soprattutto se ti rivolgi a qualcuno che non conosci o che non ti conosce. Noi crediamo che comunque uno stile di scrittura piacevole e caldo, e a tratti scherzoso, non troppo serio, possa influire positivamente su chi legge.
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerite a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Per prima cosa, può sembrare banale, ma è molto importante essere se stessi al 100%. Noi ce ne siamo accorti in particolar modo durante le nostre Stories su Instagram durante le quali a volte siamo un po’ buffi, facciamo magari gli stupidi, scherziamo. Ci siamo accorti che alla gente piace molto vederci per come siamo realmente e non come dei personaggi costruiti a tavolino. In secondo luogo, consigliamo di crederci sempre, di modo che non rimanga solo una passione ma diventi un vero e proprio lavoro, come ci auguriamo capiti a noi. Non dimenticate di puntare molto sui social e sul contatto con i vostri follower e con gli altri blogger della nicchia travel per farvi conoscere e per creare una comunità dove potervi inserire.
Potreste suggerirci 3 blog che seguite e leggete volentieri?
Anche in questo caso è davvero difficile scegliere solo 3 blog, visto che quotidianamente leggiamo parecchi post. Escludendo ovviamente il tuo, Oltreleparole, vogliamo suggerire tre blog parecchio attivi e che ci piace leggere per trarre qualche spunto su nuove mete da visitare: Una donna al contrario, Pananna blog di viaggi e Cocco on the road.
Ora sapete anche voi perchè li adoro!!! Mi raccomando gente non perdeteveli 😉
IG: The Travelization
Se vi siete persi l’ultima intervista
eccovela 😉