Era gennaio quando ho incontrato Noemi per la prima volta. Conoscevo già il suo blog e la seguivo sui suoi social ma incontrarla di persona durante il blogtour dell’Umbria che non ti aspetti, segnò l’inizio di quella che poi è diventata una vera amicizia. Sono sincera, riuscire a trovare le parole adatte per descrivere Noemi non è semplice, ma mi è bastato trascorre tre giorni con lei per capire quanto di ispirazione possa e debba essere per tutti noi. Il nome del suo blog – Unadonnalcontrario – lascia già capire quanto lei sia unica. Quanto il suo desiderio di non seguire la massa ma di essere fedele a se stessa, sia stata una costante durante la sua vita.
Ci è bastato chiacchierare tra una tappa e l’altra del tour per trovarci in sintonia. Due percorsi diversi che hanno però molti punti in comune. Insieme a Noemi ho vissuto anche la mia prima esperienza alla BIT di Milano. Quella che per me è stata una catastrofe lavorativa, si è rivelata essere allo stesso tempo un consolidamento di un’amicizia che anche in quell’occasione ci ha unite un po’ di più.
Con Noemi va così, leggi le sue parole che sai essere genuine e ti lasci ispirare, ti lasci travolgere. Lei dice di essere al contrario, ma infondo chi di noi non lo è almeno un po? Adoro il suo blog ed il suo modo di scrivere che ogni volta tocca corde inaspettate. E adoro seguirla sui social perché è al momento una delle pochissime influencer su Instagram che non fa uso di Bot e non fa follow/unfollow. La dimostrazione vivente che con costanza e dedizione i risultati si ottengono anche senza automatismi.
Come al solito io mi perdo in chiacchiere, ormai mi conoscete, ma non voglio svelarvi troppo di Noemi e del suo blog Unadonnaalcontrario perché vorrei che fosse lei con le sue parole a raccontarci un po’ di sè. Un suggerimento però ve lo devo assolutamente dare: sapevate che Noemi ha anche scritto un libro? Sapevate che è un libro da non perdere assolutamente? Bene, adesso so che siete curiosi di sapere di cosa si tratta quindi lascio la parola alla mia carissima ospite di oggi, Noemi!
Quattro chiacchiere con: Noemi Bengala una donna “al contrario”!
Ciao Noemi, benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Ciao! E grazie di cuore per avermi ospitata tra le tue pagine virtuali.
Chi sono lo devo ancora scoprire, perdonami.
Sul blog posso invece dirti con certezza che è nato dopo la scrittura del mio romanzo, SAFARI, totalmente autopubblicato e in vendita su Amazon, perché una mia cara amica giornalista, dopo averlo letto con entusiasmo, mi disse: “Devi assolutamente aprire un blog per mostrare agli altri come scrivi”.
E così è nata Unadonnaalcontrario.
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Difficile rispondere a questa domanda. Forse la prima cosa che mi viene in mete è che si pensa che noi viviamo sempre “in vacanza”. Ovviamente viaggiare è la nostra passione e, quindi, siamo sicuramente privilegiate a poterlo fare più di altre persone ma, nel nostro caso, è principalmente un lavoro e questo vuol dire che, come ogni lavoro, ti attieni ad orari e giorni ben precisi, non c’è tempo per rilassarsi, fai video, foto, interviste (almeno nel mio caso). E quando hai un buco libero, monti video, editi le foto, scrivi. Insomma il timing è davvero serrato.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Il primo ricordo sono i viaggi in roulotte da bambina. Mio padre amava il campeggio (ancora oggi gira con un camper) e ama il suo paese. Diciamo che io sono fortunata perché già nei miei primi 12 anni, credo di aver visitato tutta l’Italia.
Anche se, ti confesso, oggi non sono affatto una tipa da campeggio 😀
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Tantissime. La mia Sicilia, per esempio, per tanti anni veniva vista solo come la terra della mafia e questo era ingiusto. Ci sono luoghi della Sicilia che ancora oggi sono quasi sconosciuti al turismo di massa e che sono veramente capolavori della natura. Ma chissà, forse è un bene che siano poco conosciuti 😉
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
Ce ne sono parecchie: Cuba e l’Argentina in Sud America, l’Irlanda e il Portogallo in Europa, e l’Oceania tutta. Sono già stata in Australia e alle Isole Cook ma vorrei vedere quello che dell’Australia non ho ancora visto e poi spostarmi in Nuova Zelanda.
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
Vuoi la verità? Solo in base all’istinto. Da sempre, da quando da bambina facevo girare il mappamondo, chiudevo gli occhi, e con il ditino fermavo il mappamondo in un punto. Ecco, lì vorrei andare.
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Uno che riguarda la mia amata New York. Nell’anno in cui andai con la mia migliore amica (consiglio a tutte le ragazze di andare a NYC con l’amica del cuore: vi divertirete tantissimo), mi rubarono lo zaino, con dentro tutto, portafogli, documenti (tutti, compreso il passaporto) e, dopo una giornata tragicomica in giro tra polizia, ambasciate, ONU (sì, addirittura l’ONU), un ragazzo che aveva trovato il portafogli e il passaporto mi ha riportato tutto al mio alloggio. Non c’erano più i dollari ma la carta di credito e i documenti sì. Una vera svolta. Ricorderò sempre con immensa gratitudine quel “good guy” newyorkese.
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Beh, sì, è difficile ma credo che le emozioni passino anche attraverso le parole che scriviamo. Io lo percepisco se una persona è entusiasta di quello che sta scrivendo oppure “ni” e credo che anche chi mi legge lo percepisca. Poi sinceramente io non so dire le bugie, quindi sicuramente non riuscirei a scrivere belle cose di posti che non mi hanno soddisfatto 😀
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
In fondo la stessa cosa che suggerisco a me: impegnati, oggi più di ieri, ogni giorno un tantino di più e credici, con tutta te stessa, perché non sai dove ti porterà ma almeno avrai percorso la strada nel migliore dei modi.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Adoro il blog di Ju di LeFunkyMamas perché lei mi trasmette qualcosa di buono, di pulito e di vero. Non la conosco personalmente ma queste sono le emozioni che mi dà.
Mi diverte tantissimo e mi fa anche riflettere Vagamentesuscettibile.com di PierPaolo Mandetta. Lui è uno scrittore gay capace di scrivere cose molto interessanti, lasciandoti sempre col sorriso sulle labbra.
Infine, ma ce ne sarebbero moltissimi altri, Efficacemente di Andrea Giuliodori che è un blog sulla crescita personale ma, 1 non è palloso come la maggior parte dei blog sulla crescita personale, 2 mi dà continuamente spunti interessanti per migliorarmi, 3 consiglia ottime letture.
Ringrazio Noemi per questa bella intervista e ne approfitto per sottolineare che anche io sogno l’Argentina…che ne dici organizziamo un viaggio Oltre le parole che sia al contrario? ;P
Vi abbiamo incuriosito abbastanza per oggi con il nostro essere al contrario?! Di seguito vi lascio tutti i collegamenti per seguire Noemi nei suoi viaggi:
Web : Unadonnaalcontrario
: Unadonnaalcontrario
: Unadonnaalcontrario
L’ultima intervista della rubrica “Quattro chiacchiere con…” la trovate come sempre nella categoria dedicata. 🙂