Di viaggi fai-da-te e di itinerari in Italia e nel mondo ne è una vera esperta! L’ospite di oggi non è solo una blogger che seguo e che stimo ma è anche e soprattutto un’amica.
Claudia di Voce del Verbo Partire, l’ho conosciuta agli inizi di quella che si può definire la mia vera e propria svolta nel mondo del blogging. All’epoca di viaggi totalmente organizzati da me, o viaggi fai-da-te come dir si voglia, ne avevo fatti veramente solo due e di blog ne sapevo decisamente poco. arrivò il primo invito ad un blog tour sui Monti Dauni, di non essere all’altezza. Quando ho visto Claudia arrivare alla stazione e ho capito che io per prima la seguivo sia sul blog che sui social, ero ancora più terrorizzata ma non sapevo che invece quello sarebbe stato solo un’inizio meraviglioso.
Non avrei mai creduto infatti che da quell’incontro sarebbe nata una bellissima amicizia che continua nel tempo a suon di vocali di 10 minuti (come direbbe il famoso Tommaso Paradiso), di consigli, di supporto reciproco e molto altro. Perché Claudia è una che le cose non le manda decisamente a dire ma allo stesso tempo è tra le persone più appassionate e dedite al proprio lavoro che conosca. Quando a distanze di mesi ci siamo ritrovate per il tour dei riti di Ognissanti sui Monti Dauni, la terra che ci ha unito dall’inizio, è stata una gioia incredibile!
4 chiacchiere con Claudia: dai primi viaggi fai-da-te a quelli da realizzare!
Ma è ora di tagliare corto per me e lasciare la parola a lei che oggi si racconta parlandoci di come da ragazzina partiva per piccoli viaggi fai-da-te, di quando e come è nato il suo blog (nulla di scontato con Claudia come sempre!), di quali sogni abbia realizzato e di quanti altri ancora ce ne siano da realizzare!
Ciao Claudia, benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Ciao Simona, grazie per questo tuo invito. Parlare di me non è esattamente semplice come si potrebbe pensare. Sono una ragazza qualunque, all’apparenza solare e alla mano. Cioè, non che non lo sia davvero! Ma la Claudia è tanto altro e difficilmente le persone riescono a vedermi davvero. Una cosa è certa: sono una sognatrice incallita, un’anima libera e una viaggiatrice compulsiva. Mi piace narrare storie e scrivere: diciamo che da queste caratteristiche unite insieme, è nato Voce del Verbo Partire. Volevo scrivere di viaggi, desideravo avere un mio diario digitale, una creatura da “crescere e condividere” con altri viaggiatori. E, in una notte buia e tempestosa (sul serio), è nato quello che a lungo ho definito il “mio piccolo blog di viaggi casalingo”.
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Prima di tutto capire che la gestione di un blog non è un gioco. Ma un lavoro a tutti gli effetti, anche quando ancora non ti permette di guadagnare. Un’attività seria, impegnativa, che richiede tempo e dedizione. Per la maggior parte delle persone, chi ha un blog è solo un perdigiorno. Strano come non possano semplicemente capire come questa sia una passione che, se ben gestita, può diventare davvero lavoro. Ho visto gente deridermi e criticarmi, quando ho deciso di aprire un blog. Sono stata additata come quella “che può giocare, tanto ha tempo da perdere”. Peccato che per me non sia mai stato un gioco e, mano a mano che Voce del Verbo Partire è cresciuto, trasformandosi in un lavoro, quelle stesse persone hanno completamente cambiato atteggiamento. Nessuno osa più dire qualcosa di poco carino sulla mia scelta, anche perché blocco con fermezza chiunque ci provi.
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Vorrei dirti un viaggio fatto da bambina ma, in realtà, quando ero piccola non viaggiavo. Con i miei genitori si facevano tante gite giornaliere fai-da-te in Italia, ma non vere e proprie vacanze. Quindi il primo vero viaggio lo feci in campeggio a 13 anni, mi pare. Fu una settimana splendida ed impegnativa sulle Dolomiti, tra escursioni e giochi immersi nella natura. Anche se chiamarlo “campeggio” è solo una definizione, dato che soggiornammo in un bellissimo hotel nel centro di Arabba.
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Mi è successo tante volte Simo! Credo che una delle più eclatanti, se così vogliamo dire, sia stata Minorca. Isola che tutti citano per le splendide spiagge, dimenticando di dire che è possibile trascorrere giorni interi visitando cittadine piene di tesori culturali, oppure seguendo itinerari tra borghi di pescatori, fari e sentieri naturalistici. Praticamente si potrebbe andare a Minorca, senza infilare nemmeno un piede in mare!
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
Immediatamente, senza nemmeno pensarci, ti direi la Nuova Caledonia, che ancora sto studiando. Nel senso che devo trovare il modo di raggiungerla in versione low-cost! Ma se mi permetti una divagazione, posso dirti senza ombra di dubbio che la meta da me sognata per 30 lunghi anni, l’ho raggiunta lo scorso anno: il New England e New York. Me lo sono promessa a 8 anni, mi ci è voluto un po’, ma alla fine ho portato la me bambina a fare quel viaggio che ho desiderato come l’aria…
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
Vorrei dirti che sono io a decidere. E in parte forse è così. Ma, come amo ripetere, sono i viaggi a scegliere me. Io posso ipoteticamente anche decidere una meta, convincermi di “volerla” a tutti i costi. Salvo poi finire dall’altra parte del globo se, poco prima della prenotazione del volo, sento un richiamo irresistibile verso una destinazione. Come è successo nel 2017 con la Thailandia. Non l’avevo presa nemmeno in considerazione fino a due giorni prima… e poi, ho avuto un colpo di fulmine e ho organizzato un incredibile viaggio fai-da-te tra Bangkok, Chiang Mai e Koh Samet!
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Ne avrei diversi ma, uno che ancora oggi mi fa venire la pelle d’oca, è il momento in cui visitando Orchard’s House, ossia la casa di Louisa May Alcott a Concord, mi è stato chiesto di leggere al gruppo di americani in visita, un passo in italiano tratto da “Piccole Donne”. Eravamo nella stanza di Loiusa, lì dove lei creò questo capolavoro mondiale. Ed io ho avuto l’onore di trasportare per un attimo tutte quelle persone, in un viaggio nel quale non c’erano barriere linguistiche, ma solo emozioni…
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Questa è una domanda complessa. In realtà credo non sia difficile, se ci si mette nei panni dei lettori. A mio avviso, basta proporre ciò che noi per primi vorremmo trovare in un diario digitale. E, soprattutto, non vergognarsi di esprimere emozioni forti e personali, che completano i consigli tecnici. Perché le sensazioni scaturite da un viaggio, sono quanto di più bello e pulito possa esserci!
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Di ricordare, prima di tutto, che l’onestà e la gavetta non passano mai di moda. E che a nulla serve fare i “furbetti del quartierino”, perché prima o poi il talento e la serietà vengono a galla. Il resto è destinato ad affondare.
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Nell’ultimo periodo ammetto di non aver molto tempo per leggere altri blog, se non nel momento in cui faccio per prima delle ricerche che mi servono per i miei viaggi. Sono pessima, lo so… Ma sto attraversando un momento della mia vita nel quale non bastano giornate di 24 ore! Eppure, appena ho un attimo, adoro leggere Daniela de “L’Orsa nel Carro”, Silvia di “The Food Traveler” e Andrea Petroni di “Vologratis.org”. E, se mi permetti di aggiungerne una quarta persona, adoro Simona Sacri! Credo siano tutti dei narratori incredibili e professionisti da ammirare profondamente. Le loro parole per me sono un viaggio senza confini.
Grazie Claudia per questa bella chiacchierata. Sei partita da piccoli viaggi fai-da-te in famiglia quando eri ancora bambina e sei arrivata adesso ad organizzare veri e propri itinerari in Italia e nel mondo in completa autonomia. Ancora molte le mete da visitare ma sono certa che piano piano i tuoi sogni di viaggi saranno realizzati e sempre nuovi se ne aggiungeranno!
Io non ho nessuna intenzione di perdermi neppure uno di questi viaggi. Che siano fai-da-te oppure no la Claudia riesce sempre a colpire nel segno. Ecco quindi tutti i canali di Voce del Verbo Partire per non restare sempre aggiornati:
Web: Voce del Verbo Partire
Fb: Voce del Verbo Partire
Ig: Voce del Verbo Partire

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E ora una domanda per voi: siete più tipi da viaggi fai-da-te e itinerari organizzati in autonomia, o da vacanze all-inclusive? Vi aspetto nei commenti! 🙂
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