Un viaggio in Sri Lanka, la lacrima dell’India, significa piantagioni di tè, picchi da scalare, grotte e statue di Buddah, monaci e templi.
È stato così che ho assaporato per la prima volta l’Asia. Un viaggio che mi è rimasto nel cuore e che mi ha donato due settimane indimenticabili!
Sono stata in Sri Lanka, e in Asia, una sola volta in vita mia – per ora – ma ho già potuto appurare come una religiosità ed un attaccamento alle tradizioni così grande, debbano essere trattate con un rispetto altrettanto immenso.
E allora è bene essere preparati prima di partire per un viaggio in Sri Lanka. Io ad esempio, ero partita molto poco informata e mi sono trovata in situazioni che avrei potuto gestire in modo differente. Nulla di grave, ci mancherebbe, ma sicuramente avrei apprezzato che qualcuno prima di me mi avesse dato qualche suggerimento. Magari quando non si conosce bene la religiosità o la cultura del paese che si visita, potrebbe capitare di commettere degli errori involontari che potrebbero dare fastidio alle persone che abbiamo difronte.
È per questo che ho deciso quindi di condividere con voi quelli che sono, secondo me, i 3 consigli più utili per chi ha intenzione di partire per un viaggio in Sri Lanka.
3 cose da sapere prima di partire per lo Sri Lanka
Stupe e Grotte
Le Stupe, luoghi sacri dello Sri Lanka, sono una sorta di piccolo tempio in cui vengono custodite le reliquie. Si presentano di solito leggermente rialzate dal terreno grazie a 4 o 5 gradini. Essendo considerati luoghi sacri vi verrà chiesto di togliervi le scarpe non appena raggiungete l’altezza dei gradini e di procedere scalzi.
Stessa cosa per le Grotte. Solitamente scavate nelle montagne, le Grotte custodiscono infiniti dipinti e statue di Buddah. Anche in questo vi verrà chiesto anche qui di togliervi le scarpe in quanto luoghi sacri.
Ora immaginate che spesso, soprattutto nel caso delle Grotte, il luogo è considerato sacro sin dal momento in cui si varca la soglia di entrata del parco e quindi vi ritroverete a camminare sia all’interno che all’esterno a piedi scalzi.
Bene, il mio primo consiglio è quello di portare sempre con voi qualche paio di calzini di ricambio così che possiate evitare di ammalarvi in caso di pioggia. A me capitò che proprio alle Grotte di Dambulla l’intero complesso fosse bagnato perché aveva da poco piovuto. Mi ritrovai quindi a camminare per tutto il tempo con i calzini zuppi fradici ai piedi. Ma se sarete previdenti e porterete con voi un ricambio, avrete le spalle coperte in qualsiasi occasione!

Grotte di Dambulla

Stupa
La devozione per Buddah
Ovviamente la religione predominante in Sri Lanka è quella buddhista. Non solo le Stupe, le Grotte ed i monasteri ne rendono omaggio ma infinite sono le Statue che rappresentano questa divinità. Moltissimi sono i siti religiosi in cui si possono ammirare statue bellissime, ma a dire il vero troverete statue disseminate per tutto il territorio.
È inutile dire che ovviamente tutte le statue raffiguranti Buddah sono considerate sacre. Ed è bene precisare che secondo la cultura locale non è mai possibile rivolgere le spalle alle statue. Mi spiego meglio.
A poca distanza da Dambulla, ad esempio, si trova la statua Buddha Aukana che è la statua di Buddha più alta dello Sri Lanka. Moltissime le altre Statue decorate che vi troverete davanti durante il vostro viaggio. I dettagli, i colori di queste creazioni, sono incredibili. Vi verrà voglia di fare delle foto. Magari di fare anche delle foto di voi e della statua nello stesso scatto.
Bene. È proprio in questi casi che verrete bloccati dalle guide locali che vi diranno espressamente di non mettervi in posa rivolgendo le spalle alla statua. Potete fare foto di voi che guardate verso la statua o che siete lateralmente rispetto alla statua. In nessun caso potrete fare foto in cui date le spalle alla Statua. Ci tengo a sottolinearlo perché viene ritenuto molto offensivo. Io fui avvisata dalla guida che in modo pacato mi diede tutte le spiegazioni del caso in modo preventivo e per fortuna non feci nessuna gaffe!

Buddah Aukana
Il meraviglioso popolo dello Sri Lanka
Il popolo dello Sri Lanka è un popolo che ha tanto da offrire. I racconti sulle loro tradizioni e credenze sono stati forse una delle parti più belle del viaggio in Sri Lanka. Ricordo con moltissimo affetto il pomeriggio in cui conobbi la famiglia della guida Gamini. Aveva parlato molto della sua famiglia, e aveva detto che ci trovavamo a pochissima distanza da casa sua. Così seguendo l’istinto cambiammo il programma della giornata per andare a fare visita alla sua famiglia. Il calore e l’affetto sincero che ho assaporato quel pomeriggio è un ricordo che porterò sempre con me.
Quindi il mio ultimo suggerimento è quello di seguire il cuore della popolazione dello Sri Lanka e di dedicare almeno una giornata a un’esperienza che non sia strettamente legata a monasteri o templi ma che vi porti a trascorrere del tempo con le persone del luogo. Non temete quindi di stravolgere i programmi ogni tanto e fare qualche cambiamento qua e la.
Avere una guida locale fu davvero prezioso. Non solo riuscii a fare dei piccoli cambi di programma in corso d’opera ma ricevetti moltissimi suggerimenti anche sui piatti tipici da assaggiare e sui luoghi da vedere.
Ovviamente io mi affidai ad una guida locale certificata, sapendo di avere la sicurezza che tutto andasse per il meglio e soprattutto sapendo che ci sono aspetti della vita reale che solo così si possono vivere.
Io mi rivolsi a Bo-Mie Tours del simpaticissimo Upa e non mi pento della mia scelta!

La famiglia della guida Gamini
La mia prima volta in Asia è stata grazie al mio viaggio in Sri Lanka. In quali altri posti meravigliosi mi porteranno i miei viaggi? Seguitemi su Instagram e su Facebook per non perdervi le prossime avventure 😉