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Home > 4 chiacchiere con... > Insolita vita da expat – Conosciamo Giulia!

    Insolita vita da expat – Conosciamo Giulia!

    panorami desertici

    Se dico vita da expat la maggior parte delle persone pensa a città quali Londra, Parigi, Berlino, Barcellona magari New York. In pochi però pensano all’Ungheria e a Budapest. Io per prima lo ammetto.

    Poi grazie al suo blog Viaggiare con gli occhiali, ho conosciuto Giulia in rete e ho capito quanto invece le mete meno battute siano da considerare non solo per un viaggio, ma anche per vivere una vita expat. Già perché Giulia, romana di nascita, adesso vive a Budapest. Una città bellissima che qualche anno fa visitai anche io, ma all’epoca Giulia non la conoscevo ancora. Che peccato, già so che sarebbe stato incredibile farmi dare tutte le dritte utili!

    Ma sono certa che tornerò e che questa chiacchierata, per ora virtuale, la ripeteremo dal vivo!

    Quattro chiacchiere con Giulia, una romana che vive una vita da expat in Ungheria!

    Ciao Giulia benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.

    Ciao Simona e grazie per l’ospitalità. L’idea è venuta un po’ per caso, leggevo diversi blog di viaggio e mi sono detta “perché no?”. Tra l’altro era anche un periodo un po’ delicato della mia vita dove mi sentivo spesso sola. Avere amicizie virtuali mi sollevava il morale durante le giornate no.

    Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?

    Se intendi la passione per i viaggi, penso sia sicuramente l’aspetto finanziario. Molte persone hanno una concezione del viaggio diversa, vuoi perché non abbiano la passione o perché semplicemente non siano abituati.

    Spesso l’idea di viaggiare senza spendere tanto non è concepito. Con “low cost” non mi riferisco a dormire in ostelli con le blatte per €5 a notte o morire di fame per non spendere €10 a cena, ma semplicemente scegliere soluzioni a contatto con la popolazione locale (esempio, una guest house gestita da una famiglia piuttosto che una catena alberghiera, mezzi pubblici invece del taxi e così via). Per questo, sembra sempre che viaggiare sia così esoso. Invece, a volte, un weekend fuori porta ha lo stesso costo di una serata in discoteca.

    Se invece ti riferivi alla passione per la scrittura e per il blog, beh, qui sfondiamo una porta aperta. Io non vivo di blogging, ma so che è possibile e tante persone ce la fanno quotidianamente. Non è facile, è dura, ma si può fare. Visto dall’esterno, purtroppo, non è sempre considerato un “vero lavoro”. Sapessero invece quanto studio, impegno e costanza c’è dietro!

    Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?

    Non ho fatto grandi viaggi da piccola, sempre in Italia o più raramente in Europa, però ho tanti ricordi delle varie estati al mare con mia nonna. Addirittura il mio primo aereo l’ho preso con lei. Ogni anno, dal mio primo compleanno fino ai 14 anni, siamo andate in vacanza due settimana insieme. Rigorosamente al mare.

    Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?

    Io sono un po’ la paladina delle mete sottovalutate. Ho viaggiato in lungo e largo per i Balcani e sono stata un paio di volte in Georgia e in Armenia. Tra l’altro, vivo in Ungheria che non è proprio la prima meta che viene in mente quando si parla di espatriare.

    Da un lato mi piacerebbe che più persone riuscissero a scoprire le bellezze dei Balcani o del Caucaso. Dall’altro, però, mi viene un po’ di ansia a pensare agli effetti devastanti del turismo di massa, soprattutto in paesi con situazioni economiche meno floride delle altre. Abbiamo già visto in passato paradisi incontaminati trasformarsi in discariche e luna park per turisti. Quindi ben venga la scoperta di questi posti meno battuti ma fatta in maniera sostenibile.

    Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?

    Assolutamente Argentina, è uno dei miei sogni più grandi. Incrociamo le dita per fine 2019 inizio 2020, perché è davvero uno dei miei “viaggi nel cassetto”. Non tanto per la Patagonia, che deve essere bellissima ma meno tra le mie corde, quando per Buenos Aires, Iguazu, il nord selvaggio e gli enormi vigneti del centro del paese.

    Un’altra meta che vorrei visitare da tempo è la Corea del Sud, è ancora fuori dagli itinerari turistici e penso abbia tantissimo da offrire, sia a livello paesaggistico sia a livello culinario.

    In Europa, invece, il mio sogno è vedere la festa dei gitani a Saintes Maries de la Mer in Camargue. Ogni volta c’è qualche imprevisto che me lo impedisce, quest’anno compreso!

    Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?

    Non ho una strategia precisa. Alcune le scelgo perché i voli costano poco, vedi il Cile. Ho trovato un volo conveniente e l’ho comprato, senza prima cercare troppe informazioni sul paese. Altri invece ricerco le mete che potrebbero interessarmi. Ogni tanto mi capita di andare a trovare persone che conosco e ne approfitto per vedere un po’ la città dove vivono. Per esempio, ho un’amica che vive in Transilvania e ci vado spesso grazie alla sua fantastica ospitalità.

    C‘è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?

    Ne ho tantissimi! Me ne viene in mente uno successo durante il primo viaggio in Georgia, ne ho parlato anche sul blog. Io e il mio compagno volevamo andare a vedere una cascata sperduta nel nulla, vicino Kutaisi. Ho contratto un prezzo per 3-4 ore con un tassista locale che ci ha portati fino a un sentiero con un paio di case attorno che avrebbe dovuto portarci su fino al corso d’acqua. Appena siamo scesi, il tassista dai baffoni bianchi si è prima arrampicato su un albero per cogliere delle mele cotogne fresche (giuro!) e poi ha chiamato uno degli abitanti di queste casette spiegandogli brevemente dove volessimo andare.

    In tutta risposta, il signore sguinzaglia un cane da caccia e mi fa in russo “lui è la vostra guida”. Gli chiedo gentilmente di ripetere, probabilmente ho capito male visto che non parlo russo fluentemente. Non faccio in tempo a finire la frase che il cane mi rimprovera abbaiando e spingendomi con la testa verso il sentiero. Ebbene sì, un cane ci ha portato su alla cascata e persino riaccompagnati a valle.

    Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?

    Tanto! Trasmettere emozioni con la scrittura è una dote. C’è chi ci riesce naturalmente e chi invece usa spesso le stessa parole ed espressioni, rendendo il lavoro un po’ forzato. Penso dipenda anche molto dal tipo di pubblico che uno ha. A me per esempio piacciono i post pratici, sinceramente è raro che mi metta a leggere qualcosa di puramente emozionante, a meno che non conosca la persona e apprezzi la sua scrittura o la lettura mi catturi particolarmente. Per questo, mi concentro sui post pratici. Magari dovrei provare uno più sentimentale e vedere che feedback ricevo!

    Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?

    Anch’io non sono una blogger full time, sebbene mi capiti di ricevere soddisfazioni. A un blogger emergente consiglierei intanto di essere sempre chiari e trasparenti con i lettori. Non scrivere mete che non si conoscono, non mentire, non prendere in giro nessuno. Consiglierei anche di rivedere il proprio modo di viaggiare. Ho visto in rete dei post terribili su come cavalcare un elefante, vedere i templi con le tigre sedate e così via. Da brividi. Un altro consiglio è di non scoraggiarsi: siamo tutti nella stessa barca e abbiamo visto tutti la famigerate “0 visualizzazioni” almeno una volta all’inizio!

    Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?

    Argh, 3 blog è davvero difficile. Diciamo che leggo i blog delle persone che penso siano un po’ più affini a me come carattere.

    Tra i “big” io ho un po’ una girl crush per Giulia Raciti di Viaggiare Low Cost. In realtà, lei è un travel designer più che travel blogger, però ha viaggiato molto e soprattutto abbiamo lo stesso stile: mezzi pubblici, chiacchierate infinite con gente del posto e street food. Insomma, se c’è una persona che ammiro è proprio lei.

    Riguardo i viaggi, leggo molti blog come The Food Traveler, Orsa nel Carro, Orizzonti di Patrick Colgan, Pain de Route e molti anche in inglese. Sicuramente sto dimenticando un sacco di blogger, ma ne leggo davvero tanti anche se un po’ saltuariamente (mea culpa!).

    Menzione speciale per un “book blog”: Claudia di Il giro del mondo attraverso i libri. Adoro i suoi consigli di lettura e l’ho conosciuta anche personalmente.

    Chiacchierare con Giulia mi è piaciuto davvero tanto, non solo per la scelta della meta per la sua vita da expat, ma per il suo modo di viaggiare ricercato e mai banale, rispettoso della natura e degli animali cogliendo incarnando a pieno il tipo di viaggiatore che apprezzo di più.

    Io Giulia le seguo già da un po’ e suggerisco anche a voi gente di fare lo stesso:

    Web: Viaggiare con gli occhiali

    FB: Viaggiare con gli occhiali

    IG: Viaggiare con gli occhiali

    L’intervista con Giulia termina qui, ma ora vi chiedo: ci sono altri di voi che vivono una vita da expat? In quale città vi trovate adesso?

    Ps: Nella sezione “Quattro chiacchiere con…” trovate tante interviste a tema viaggio con viaggiatori di ogni tipo. Andate a curiosare! 😉

    56 Commenti
    Interviste
    Simona - Oltre le parole blog
    Ciao sono Simona, con un consiglio al giorno scovo la bellezza anche dove non la vedi. Racconto di curiosità, tradizioni ed esperienze dalla Costiera Amalfitana al mondo!
    • Esperienze non turistiche da fare a Malaga

    • Internet a Cuba: come, dove e quanto costa

    56 Commenti

  • Rispondi Giulia a

    Che effetto strano rileggere le mie parole 😀 grazie Simo per questa possibilità, sono stracontenta di avere un posto tutto per me in questo tuo salotto virtuale. Speriamo di incontrarci di persona prima o poi!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Giulia è stato un vero piacere averti qui sul blog. Spero davvero che questa chiacchierata si possa ripetere presto dal vivo. Nel frattempo un grande abbraccio a te! <3

  • Rispondi Eleonora a

    Seguo anche io Giulia e mi piace moltissimo il suo stile. Leggere l’aneddoto del cane-guida poi è stato divertentissimo, mi immagino la scena!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Hai ragione il suo stile piace molto anche a me. Credo che il cane guida sia uno degli aneddoti più particolari che io abbia mai sentito, di certo resterà indimenticabile! 😉

  • Rispondi Lucy a

    Di certo ridefinisce il concetto di cane-guida! Ho adorato l’aneddoto! 😄 Mi complimento con Giulia anche per le mete a cui ha accennato, anche a me piacerebbe da morire soprattutto andare in giro per il Caucaso! Comunque è vero, di solito a “expat” uno associa altre mete più comuni, eppure quando leggo i post di Giulia ho la sensazione di una persona vicina, come se scrivesse da dietro l’angolo. 😊

    • Rispondi Patrick a

      sì aneddoto stupendo! Cose che non succedono ovunque 🙂

      • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

        Resterà sicuramente impresso nella memoria! 🙂

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Lucy! Anche io amo Giulia e il suo modo di scrivere. con l’aneddoto del cane guida poi ha battuto ogni record devo dire. Leggerla è sempre un immenso piacere e sono contenta che anche tu trovi il suo blog interessante!

  • Rispondi Patrick a

    Bella intervista che mi ha permesso di scoprire qualcosa di più di Giulia e piena di spunti! Sono d’accordo sul turismo responsabile e sui danni che provocano certe ‘invasioni’. Il turismo però può essere anche una fonte di guadagno e miglioramento delle condizioni di vita se arriva in modo sostenibile. E non penso che certe destinazioni (Balcani non costieri, Caucaso o parlando di quello che scrivo io certe zone un po’ remote del Giappone) saranno mai mete di massa ma attireranno comunque poche persone e consapevoli di cosa vanno a visitare. un saluto a entrambe! 🙂

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Patrick! Grazie per essere passato, mi ha fatto molto piacere conoscere te e il tuo blog. Per questo devo ringraziare sicuramente Giulia! Concordo con te sui lati positivi del turismo. Il turismo sostenibile e di non di massa è il turismo che preferisco proprio perché riesce in modo non invasivo a portare beneficio e a non distruggere. Devo però ammettere che io per prima cerco di visitare qualsiasi luogo proprio per il piacere della scoperta e alterno mete più battute a quello meno conosciute. Infondo volente o nolente partecipo anche io al turismo di massa a volte! 🙂

  • Rispondi Stefania a

    L’aneddoto del cane come guida lungo il sentiero non lo avevo ancora letto! Sembra incredibile ciò che può succedere in viaggio quando si cercano esperienze autentiche. Auguro a Giulia di realizzare i suoi travel dream, io invece vorrei proprio andare in Patagonia, amando il trekking sarebbe la mia meta ideale di fine anno 🙂

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Stefania! Credo che l’aneddoto del cane abbia colpito proprio tutti,me compresa. Adoro i viaggi di Giulia e il suo modo di raccontarli e spero anche io che possa realizzare presto i suoi sogni. Anzi, lo auguro anche a te. Conosco la tua passione per il trekking e sono certa che sarebbe davvero un viaggio stupendo! Un abbraccio Stefy e a presto! <3

  • Rispondi Raffi a

    Avrei mille domande per Giulia, che seguo da un po’. Prima fra tutte cosa l’ha portata nel paese in cui si trova ora, che in effetti è un po’ insolito. La seconda è come ha fatto a fidarsi del cane come guida? io avrei avuto mille dubbi…
    Comunque complimenti a entrambe. :-*

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Raffi! Giro subito le domande a Giulia che sono certa risponderà molto volentieri! 🙂

    • Rispondi Giulia a

      Ciao Raffi! Mi sono trasferita quasi 5 anni fa un po’ a caso, avevo trovato un lavoro a Budapest e ho detto “Perché no?”. Poi dopo qualche mese ho conosciuto il mio compagno ungherese e sono rimasta qua per amore 🙂
      Ahah diciamo che non c’era scelta: solo il cane sapeva la strada!

      • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

        Giulia è stato il destino a portarti lì secondo me! 😉

  • Rispondi Giovy a

    Ecco una domanda che farei subito a Giulia: ma la lingua? L’Ungherese fa parte di un ceppo linguistico davvero complicato e sarei curiosa di sapere come se la cava.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Io me la immagino già super brava. Non so perché ma lo avevo dato per scontato ahaha. Faccio meglio a chiedere a lei direttamente. A breve la risposta 😉

    • Rispondi Giulia a

      Ahah grazie Simo! Giovy sì parlo ungherese ma non fluentemente. Per cose complicate tipo burocrazia e dottori ho bisogno del mio compagno. È una lingua molto complicata completamente diversa da ciò che siamo abituati

      • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

        Non è stato facile insomma ma già saperlo parlare fluentemente è a mio avviso un grande traguardo! 😉

  • Rispondi Veronica | Lost Wanderer a

    porti sempre gente molto interessante che non conosceva prima di leggere le tue interviste mirate. Simona, come al solito bravissima per le domande che hai posto anche questa volta e grazie per avermi fatto scoprire un’altra espatriata come me!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Grazie mille Veronica! Siete davvero in tanti a vivere all’estero. Mi ha sempre affascinato molto la scelta che avete fatto. Ogni tanto anche io immagino come sarebbe stata la mia vita se avessi deciso veramente di partire per Malaga e non tornare. Mai dire mai infondo! 😉

  • Rispondi Sara a

    Le tue domande non sono mai banali e quindi fa sempre piacere leggerti. La storia del cane guida mi ha affascinato tantissimo, non so se io mi sarei fidata.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Sara, grazie per i complimenti! Credo che la fiducia a volte sia più un sesto senso che un qualcosa di ragionato. L’istinto di giulia l’ha spinta a fidarsi e l’esito è stato più che positivo! 😉

  • Rispondi Virginia a

    Un’altra intervista interessante: neanche a me, devo ammetterlo, viene in mente l’Ungheria come primo luogo er una vita da expat! E’ così bello stupirsi

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Anche io mi sono stupita Virginia, eppure poi dopo aver chiacchierato con Giulia non mi sembra più così strano! 😉

  • Rispondi Sara Chandana a

    Trovo sempre interessante leggere le esperienze altrui. E poi vado in brodo di giuggiole quando leggo di mete fuori dal turismo di massa. Le trovo così genuine e affascinanti! Anche io programmo, ogni anno, di andare alla feste dei gitani e poi, inevitabilmente, salto!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Non arrenderti Sara sono certa che prima o poi non salterai più! 😉

    • Rispondi Giulia a

      Sara, la festa dei gitani nel 2020 sarà nostra!

      • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

        Ve lo auguro ragazze! <3

  • Rispondi Serena a

    Conosco blog di Giulia e mi piace moltissimo il suo modo di raccontare i viaggi e le sue emozioni. Un’intervista molto interessante, condivido pienamente anche il pensiero espresso sul “viaggiare low cost”.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Serena! Mi fa molto piacere che tu conosca Giulia. Io adoro sia lei che il suo blog e il concetto che ha espresso di viaggi low cost credo potrebbe essere davvero molto utile a chi invece crede si possa viaggiare solo con molti soldi!

  • Rispondi Penny a

    Ammiro tantissimo chi ha il coraggio di mollare tutto e andarsene altrove. lo farei anch’io volentieri se non fosse per la lingua che mi crea insicurezza, dovrei prima fare un corso di inglese serio.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      La lingua in effetti credo che all’inizio sia uno degli ostacoli maggiori. Un corso pre-partenza potrebbe davvero aiutare molto in questi casi! 😉

  • Rispondi L'OrsaNelCarro Travel Blog a

    Seguo il blog di Giulia da un paio di anni e lo scorso gennaio ho avuto la fortuna di dare un volto alla sua penna passando un pomeriggio con lei proprio durante una fuga a Budapest! Anche io ho simpatizzato fin da subito con il suo stile ed il suo modo di raccontare i viaggi e dal vivo oltre che confermare le mie impressioni ho scoperto un mix di tenacia e dolcezza che le hanno permesso di fare dell’Ungheria la sua attuale casa… e non è cosa da poco perché non è esattamente come fare l’expat a Londra o Parigi eh! L’episodio del cane è troppo da antologia 😀 Bellissima intervista e grazie per aver citato il mio blog Giulia!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Sono felicissima che vi siate incontrate dal vivo Dani! Per ora io conosco Giulia solo via web ma già a pelle la sua personalità è inconfondibile. Tenacia e dolcezza proprio come dici tu. Spero presto di ritornare a Budapest e farla dal vivo anche io una bella chiacchierata dal vivo con lei! 🙂

  • Rispondi Valentina a

    Molto interessante questo blog, lo so che si può spendere di meno nelle case ma dipende anche dalle località e dal periodo. A Capodanno o in agosto spendi comunque. Simpatico il cane che fa la guida.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Valentina! Hai ragioni in alcuni periodi i costi sono alti anche negli appartamenti. Purtroppo viaggiare a Capodanno è caro così come a ferragosto. C’è da dire però che nonostante siano periodi cari le alternative un po’ più economiche si trovano sempre. Un appartamento infatti è molto più economico di un Hotel.

  • Rispondi elisa a

    Bellissimo il tuo appuntamento delle “4 chiacchere con” Simona! Secondo me riesci a mettere a tuo agio alla perfezione i blogger che intervisti. Detto questo, conoscevo già Giulia e spero di “spulciare” presto il suo blog per tanti consigli su Budapest che spero di vedere entro fine anno! Poi ho scoperto che abbiamo la stessa meta top in comune..l’Argentina 😉

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Elisa! Mi fa molto piacere che la rubrica ti piaccia. È un appuntamento a cui tengo molto e cerco sempre di creare un ambiente familiare. Un modo per fare rete e per conoscere nuovi blogger e nuove mete! 😉

  • Rispondi Denise a

    Molto interessanti i consigli ai blogger e mi trovo d’accordo. Bisogna fare attenzione a quello che si scrive.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Grazie mille Denise!

  • Rispondi Sara a

    Grazie per averci presentato Giulia, non conoscevo la sua storia e la vita da expat mi ha sempre molto incuriosito. Credo che serva molto coraggio per vivere lontano da tutto. Anche per me l’Argentina è una delle “mete nel cassetto” e credo di viaggiare low cost a contatto con le persone del luogo lontano dalle mete più gettonate sia davvero bellissimo.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Felice di aver fatto conoscere Giulia anche a te! La sua credo sia stata una scelta spinta dal destino. È partita per lavoro ma poi ha trovato anche l’amore. Una scelta difficile che ha trovato il suo senso! 😊

  • Rispondi Sabina a

    Che bella anche questa intervista! Seguo anch’io Giulia. Mi ritrovo molto nelle sue parole: chi ha il viaggio nel sangue, trova mille ragioni e mille modi per viaggiare. Io faccio sempre una distinzione: per il viaggiatore, viaggiare non vuol dire spendere vuol dire conoscere. Per il turista il viaggio equivale a una spesa. Per un wanderluster i soldi i viaggio sono i meglio spesi come per una fashion victim lo sono quelli spesi per una borsa.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Sabina! Con questa intervista ho piacevolmente scoperto che siamo davvero in molti a vederla come giulia e la cosa mi fa davvero piacere! 🙂

  • Rispondi Sara a

    ma sai che ho scoperto solo ora il termine expat? Ma sono l’unica ad essere così ignorante…….. bellissimo questo tuo articolo….. ti faccio i miei complimenti di cuore…..

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Sara! Non che io la abbia scoperto da parecchio, stai tranquilla. Mi fa piacere che l’intervista ti sia piaciuta. Un abbraccio e a presto!

  • Rispondi Elena a

    Ammiro molto Giulia ed il suo coraggio di espatriare, in primis. Ma anche per la scelta del luogo che, come dice lei stessa, non è il primo che viene in mente a chi pensa di partire per cambiare vita! Sempre ottime le tue interviste!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Elena grazie per essere passata! Giulia è davvero una bellissima persona e sono stata molto felice di averla qui sul blog 😉

  • Rispondi Ale Carini a

    bella intervista come sempre del resto Simona!
    Mi piace conoscere di più chi c’è dietro la testiera … e scoprire le passioni che hanno spinto ad iniziare tutto!
    Non avevo mai pensato all’Argentina come meta per un viaggio, fino a quando 2 o 3 anni fa un amico è partito ed è stato fuori quasi un mese alla scoperta di queste terra e ne ho apprezzato una bellezza che non immaginavo minimamente!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Sai che io invece la sogno già da un po’? Forse perché ho degli amici argentini che sono deliziosi e mi chiedono spesso di andare a trovarli. Magari un giorno chissà, lo farò veramente! 😉

  • Rispondi Dany M a

    Mi fa proprio piacere leggere queste interviste perché si conosce qualcosa in più sui blogger che seguiamo 🙂 Ps. Sogno l’Argentina anch’io!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Sto scoprendo che queste interviste piacciono sempre più in effetti! 🙂

  • Rispondi Elisa a

    Molto carina questa intervista 🙂 mi piace trovare questi intrecci nei blog. Sono un bel modo di scoprire un po’ le persone che si celano dietro i viaggi e i racconti, vedere una piccola parte di quello che sta dietro le quinte. Empatizzo molto sul tema del “non essere capiti” per la propria passione per i viaggi, capita anche a me di vedere come tante persone facciano fatica a comprendere quanto viscerale possa essere questo desiderio di scoprire il mondo.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Elisa! Devo ammettere che anche io ho sto scoprendo sempre più cose sulle blogger e sui blogger che seguo da tempo. Proprio in queste interviste scopro quanto abbiamo in comune e quanto difficile sia per molte di noi far capire veramente il lavoro che si cela dietro la nostra grande passione!

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