Oggi sono davvero felice. Lo sono perché qui con noi in casa Oltre le parole c’è una persona speciale. In realtà non ci sarebbe bisogno di introduzione, di presentazioni o di fronzoli. Si racconta da sola e lo fa con la sicurezza di crede fermamente nelle sue scelte. Racconta di un paese che viene spesso dimenticato, di bellezze nostrane accantonate solo per la moda dell’oltreoceano. Racconta in particolar modo di un Sud al quale sono particolarmente legata, un sud che è solo il primo dei punti che abbiamo in comune io e lei.
Certo, molte sono anche le differenze, ma non è forse proprio questo il bello delle collaborazioni? Non è forse lo scoprire e al tempo stesso lo scoprirsi che rende queste chiacchierate magiche? Non so voi ragazzi ma io davvero non sto più nella pelle. Senza indugi lascio quindi la parola alla mia superospite di oggi e vi presento Melissa!
Quattro chiacchiere con: Melissa!
Ciao Melissa, benvenuta nel salotto di Oltre le parole. Allora, parlaci di te e di com’è nata l’idea del tuo blog.
Ciao a tutti, mi presento: sono Melissa del blog whereismelissa.it e vengo dalla Campania, più precisamente da Lago Patria, un piccolo centro costiero a cavallo tra le province di Napoli e Caserta. Sono una giornalista e una blogger (anche se non amo questo termine) profondamente innamorata della propria terra ed il mio sito nasce proprio con questo scopo: far conoscere le meraviglie che appartengono a questi territori da secoli e delle quali molto spesso ci dimentichiamo.
Nasce dal desiderio di condividere con il maggior numero di persone possibile la bellezza, le tradizioni, la storia, l’artigianato e le eccellenze del Sud, ma anche dell’Italia. Sempre più spesso vedo aprire blog di viaggi senza una vera nicchia di riferimento, raccontano un po’ di tutto senza un ordine particolare. Beh, io non sono molto d’accordo e lo sono ancora meno su chi sceglie di rappresentare l’estero a discapito della nostra bella penisola.
Per scelta ho deciso di trattare e approfondire solo mete appartenenti al territorio italiano, (l’estero lo ritroverete raramente e solo per viaggi amatoriali). Da un po’ di tempo mi occupo anche di programmazione turistica incoming, credo che il turismo di questo genere possa e debba diventare assolutamente una risorsa e un motivo per restare!
Secondo te qual è l’aspetto più difficile da capire del nostro “mondo” per chi non ha la nostra stessa passione?
Il mondo del blogging, nonostante ormai sia abbastanza vecchiotto (parliamo di circa 10 anni), è ancora visto con diffidenza da tutti. I motivi sono davvero tanti, ma credo che la cosa che risulti più difficile sia considerarlo un lavoro vero e proprio.
Eppure, come tanti altri lavori di ufficio, si tratta di passare ore al computer, non smettere mai di aggiornarsi, studiare l’andamento del mercato, restare al passo con i social network, scrivere tantissimo (anche quando non si ha voglia o non si è ispirati), prendere contatti, portare i risultati a casa. Può sembrare il mondo dei sogni, ma vi assicuro che dietro c’è davvero tanto, tantissimo lavoro.
E anche quando si è in viaggio, lo si è per lavoro. I ritmi sono serratissimi, non ci si ferma anche per 12 ore di fila e contemporaneamente vanno gestiti live i social e i post in uscita sul blog! Sui social tendiamo a mostrare il lato divertente, i luoghi da sogno, ma vi assicuro che il lavoro da fare per portare a casa un buon risultato è enorme!
Qual è il primo ricordo legato a un viaggio che ti viene in mente?
Un’unica parola: campeggio! Mio nonno materno ha girato l’Italia e l’Europa in camper e, praticamente da quando sono nata, ho sempre passato almeno una settimana all’anno campeggiando! Purtroppo da qualche anno ho smesso di farlo ed è una cosa che mi manca tantissimo, ma è un dolce ricordo al quale sono davvero legata e che mi accompagnerà per sempre.
Viaggiando ti è mai capitato di scoprire una meta che secondo te viene sottovalutata?
Assolutamente l’Italia!! Ormai si fa a gara a chi pianta più bandierine in giro per il mondo e ci si dimentica dell’inestimabile bellezza dell’Italia. Certo, viaggiare ed incontrare culture diverse è importante, ma lo sapete quanta diversità abbiamo in Italia?!
Quante lingue, quanti dialetti, quante tradizioni, quanti paesaggi, quante storie di regni così diversi tra loro, per non parlare del cibo e delle ricette che cambiano da regione a regione, da città a città, da borgo a borgo. La nostra penisola è unita da poco più di 150 anni ed è un scrigno di diversità tutto da proteggere e scoprire.
Se ti chiedessi qual è una meta che sogni da tempo, cosa ti verrebbe in mente in questo preciso momento?
Te ne dico due, una in Italia e una all’estero: la Sardegna e l’Himalaya!
Come scegli la destinazione dei tuoi viaggi?
La mia destinazione ideale è italiana e deserta! Non amo i posti turistici e affollati e preferisco un tipo di turismo più di nicchia ed esperienziale, possibilmente a contatto con la natura (che amo da morire).
C’è un aneddoto legato a un viaggio a cui sei particolarmente legata?
Un aneddoto particolare non lo so, ma ho passato alcuni anni della mia adolescenza a non riuscire a viaggiare! Appena partivo, non desideravo altro che tornare. Una sensazione stranissima che mi accompagna in un certo senso ancora oggi: quando termina un viaggio, sono contenta di tornare a casa e non sento il bisogno di ripartire subito. Credo sia perché nel quotidiano cerco di vivere ogni giorno come se fosse un’avventura, lo spirito da viaggiatrice mi accompagna anche quando sono in giro per la mia città e sono capace di meravigliarmi ad ogni passo!
Secondo te quanto è difficile riuscire a trasmettere a chi legge le emozioni legate al viaggio, piuttosto che fornire informazioni utili e basta?
Non so quanto sia difficile, ma posso dire che se dovesse risultare difficile allora probabilmente non ci si è portati! Credo sia una cosa che debba venire spontanea, naturale, bisogna scrivere ed emozionare senza provarci. Se c’è bisogno di provarci o peggio ancora sforzarsi, allora non credo si sia sulla strada giusta. Non è un lavoro che possono fare tutti, credo sia una dote naturale che può essere affinata col tempo, ma non imparata da zero. Suggerisco la lettura della poesia di Bukowski “Don’t Try” per capire meglio di cosa parlo!
Ammiro molto chi cerca di fare della propria passione anche il proprio lavoro. Anche io nel mio piccolo cerco ogni giorno di avvicinarmi sempre più alla realizzazione del mio sogno. Mi accorgo però che siamo sempre più là fuori. Cosa suggerisci a chi si affaccia a questo nuovo mondo?
Siate veri, ma ancor di più siate diversi! Oggi secondo me è necessario scegliere una nicchia di un settore ben preciso, nel caso del “travel” specializzarsi in una meta in particolare in modo tale da diventare un punto di riferimento per i lettori. Aprono millemila blog identici al giorno, per quale motivo dovrebbero leggere proprio il vostro?!
Potresti suggerirci 3 blog che segui e leggi volentieri?
Faccio sempre più fatica a trovare blog interessanti e ancor più fatica a trovare blog da seguire nel tempo. Ma ecco i miei suggerimenti:
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- Simona Sacri per il suo storytelling unico che la rende più una scrittrice di viaggi che una travel blogger.
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- Luigina Rizza perché attraverso le sue parole respiro libertà e mi innamoro della Calabria ogni giorno.
- Marika Zirham, non ha un blog, ma credetemi il suo storytelling è davvero potente e vi terrà incollati allo schermo (potete seguirla su fb e instagram)
Grazie Melissa per questa bellissima chiacchierata, spero davvero di riuscire a vederti dal vivo al più presto per una nuova meravigliosa chiacchierata insieme!
Per non perdervi le bellezze nostrane e soprattutto Campane attraverso gli occhi di Melissa, non dimenticatevi di seguirla nei suoi viaggi!

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Where is Melissa
Vi siete persi l’ultima intervista? Correte a leggerla nella sezione “Quattro Chiacchiere con…”! 😉