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Home > Europa > Italia > Costiera Amalfitana > Visitare il Museo della carta di Amalfi

    Visitare il Museo della carta di Amalfi

    Carta_amalfitana

    Visitare il Museo della carta di Amalfi, una delle quattro repubbliche marinare e cuore della Costiera Amalfitana oggi divenuta patrimonio Unesco.

    La Costiera Amalfitana è una delle zone più rinomate della Campania e dell’Italia intera nonché patrimonio Unesco dal 1997. Il suo cuore pulsante è Amalfi, conosciuta soprattutto per essere una delle quattro Repubbliche Marinare insieme a Pisa, Genova e Venezia. Le stesse ad essere le prime città in Italia in cui fu scoperta la carta fatta a mano nel XII e XIII secolo.

    Amalfi infatti è nota anche per la produzione di un tipo di carta particolare e pregiato.

    In questo articolo

    • Dove si trova il Museo della carta di Amalfi
    • Perché visitare il Museo della carta di Amalfi
    • La carta amalfitana
    • Museo della carta di Amalfi: orari e costi
    • Consiglio del giorno

    Dove si trova il Museo della carta di Amalfi

    Il museo della carta di Amalfi sorge in una delle ex-cartiere nate nella parte interna del paese, nei pressi della Valle dei Mulini e del fiume Canneto. La forza motrice del fiume era fondamentale nella produzione della carta fatta a mano ed è per queste ragioni che la Valle si riempì velocemente di numerose cartiere con mulini da cui prese poi il nome.

    C’è da dire che ad onor del vero, non furono gli amalfitani ad inventare la carta. Com’era capitato anche con l’invenzione della Bussola, la scoperta è da attribuirsi ai Cinesi. La carta rientra infatti tra le quattro grandi invenzioni di cui il popolo cinese va particolarmente fiero e che sono ormai conosciute in tutto il mondo: la carta, la bussola, la polvere da sparo e la stampa.

    Furono quindi i cinesi a inventare la carta e che furono gli stessi a portarla fino in Arabia. Resta invece tutt’ora aperta la diatriba tra Amalfi e Fabriano per il primato della carta in Italia e in Europa.

    Se Fabriano ne rivendica il primato facendo riferimento alla vicina Ancona in fatto di scambi commerciali con gli Arabi, Amalfi ribatte sottolineando l’importanza del suo ruolo di Repubblica Marinara protagonista in prima persona negli scambi commerciali con il Mediterraneo e con gli Arabi.

    Sistema di canali esterni usati come forza motrice per i macchinari dell'Antica Cartiera Amalfitana
    Sistemi di canali usati per sfruttare la forza motrice del fiume Canneto per alimentare i macchinari usati all’interno dell’antica Cartiera Amalfitana.

    Perché visitare il Museo della carta di Amalfi

    Oggi visitare il museo della carta di Amalfi significa ripercorrere la storia della nascita in Italia della carta fatta a mano. Nel XII e XIII secolo infatti molte furono le cartiere che sorsero lungo la Valle dei Mulini per poter sfruttare la forza motrice del fiume e produrre la pregiata carta amalfitana.

    Un tempo la carta amalfitana veniva chiamata “carta bambagina”. Alcuni sostengono che il nome derivi dalla città araba El Mambig, altri invece la ricollegano alla bambagia, il cotone usato per la produzione. Pare infatti che a differenza dei cinesi, gli amalfitani usassero vecchi stracci e cenci per ricavarne attraverso vasche, presse e macine una pasta che sarebbe poi diventata un foglio di carta.

    Fu ampiamente utilizzata per atti notarili, trascrizioni reali ed eventi di ogni genere segnando il periodo d’oro dei mastri cartai. Nel 1220 Federico II impose invece l’utilizzo della pergamena credendola più duratura segnando un duro colpo per Amalfi. Nonostante il periodo non facile, circa 16 cartiere continuarono la produzione artigianale di carta amalfitana raggiungendo il periodo d’oro intorno al 1700.

    L’arte della produzione della carta fatta a mano viene per anni tramandata di generazione in generazione. Ma l’alluvione del 1954 segnò la distruzione quasi totale di tutte le cartiere della Valle dei Mulini di Amalfi. Sono solo tre le cartiere a sopravvivere dopo l’alluvione. Tra queste la cartiera della famiglia Milano che fu in seguito riconvertita in quello che oggi è il Museo.

    E’ chiaro dunque che alla domanda cosa fare ad Amalfi, la risposta è assolutamente visitare il museo della carta amalfitana.

    Antichi macchinari per la produzione della carta fatta a mano del Museo di Amalfi
    Macchina continua in tondo, usata per la produzione della Carta Amalfitana. Tutti i macchinari all’interno del Museo della Carta di Amalfi sono stati restaurati e sono oggi perfettamente funzionanti.

    La carta amalfitana

    La carta di Amalfi ha una tradizione antichissima e nel tempo è divenuta uno dei simboli del Made in Italy conosciuto anche all’estero.

    Oggi la carta amalfitana viene ancora prodotta dalle poche cartiere che restano sul mercato, tra cui la Cartiera Amatruda situata a pochi passi dal Museo della Carta.

    Macchinari più sofisticati oggi permettono una raffinazione migliore rendendo questo particolare tipo di carta, adatto anche alle stampanti. Per questo motivo è particolarmente usata per le partecipazioni di matrimonio, gli inviti alle nozze dunque ma anche per un numero svariato di eventi.

    Nel corso degli anni molti sono anche i personaggi famosi che ne hanno fatto uso. Basti pensare a Sofia Loren, una delle più celebri attrici italiane della storia oppure all’ex Presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Inoltre bisogna ricordare che tutt’ora il Vaticano utilizza la carta di Amalfi per la sua corrispondenza.

    Non mancano neppure le stampe di opere editoriali riservate agli amanti di raffinati prodotti a stampa. Tra questi l’Eneide di Virgilio, il Canzoniere di Petrarca ma anche i tanti tributi pittorici a La Gioconda di Leonardo.

    Sin dal Medioevo la carta di Amalfi viene dunque riconosciuta come un prodotto raffinato e di qualità diventando uno dei punti di riconoscimento di Amalfi!

    Processo di creazione di un foglio di carta amalfitana durante la visita al Museo della Carta di Amalfi
    Processo di creazione di un foglio di carta amalfitana durante la visita al Museo della Carta di Amalfi.

    Museo della carta di Amalfi: orari e costi

    Orari:

    • Dal 1/3 al 31/10 il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.30 (orario continuato);
    • dal 01/11 al 31/01 il museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10.00 alle 16.00 (orario continuato). Chiuso 24-25-26 dicembre per festività;
    • apertura straordinaria dal 27/12 al 06/01. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.30 (orario continuato).
    • Il mese di febbraio il museo resta solitamente chiuso per manutenzione, allestimenti e ferie.

    ATTENZIONE: il museo dovrebbe riaprire al pubblico dal mese di giugno sempre nel rispetto delle normative vigenti a seguito del’emergenza virus.

    Biglietto:

    • Intero 4,50 Euro
    • Visita con creazione foglio di carta amalfitana 7 Euro

    Contattando il museo allo + 39 0898304561 oppure via mail all’indirizzo info@museodellacarta.it è possibile creare una visita su misura adatta alle proprie esigenze.

    Consiglio del giorno

    Il museo della carta di Amalfi è l’esempio di come l’ingegno dell’uomo e la natura possano insieme creare qualcosa di unico che anche contro avversità e catastrofi ha saputo resistere conservando il suo fascino e il suo valore. Oggi giorno siamo sempre più focalizzati sulla produzione di quantità dimenticando spesso invece l’importanza della qualità. I mastri cartai amalfitani invece ci portano a riflettere creando un prodotto di gran qualità e pregio che resiste nel tempo e che si basa appunto sulla qualità!

    Un ringraziamento particolare al Direttore del Museo della Carta di Amalfi che mi ha fornito le foto usate all’interno dell’articolo.

    • Museo della carta Amalfi 1 museo della carta di Amalfi
    • Amalfi museo della carta museo della carta di Amalfi
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    26 Commenti
    Cosa vedere a
    Simona - Oltre le parole blog
    Ciao sono Simona, con un consiglio al giorno scovo la bellezza anche dove non la vedi. Racconto di curiosità, tradizioni ed esperienze dalla Costiera Amalfitana al mondo!
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    26 Commenti

  • Rispondi Margherita a

    Stupendo questo museo, non lo conoscevo. Il sistema di canali è un’opera ingegneristica mondiale.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Margherita! Il Museo della Carta è davvero una tappa imperdibile per la visita di Amalfi. Spero tu possa vederlo presto dal vivo. Un abbraccio 🙂

  • Rispondi Teresa a

    dai, non sapevo che esistesse un museo della carta; deve essere molto interessante e mi piacerebbe poterlo visitare un giorno!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Teresa! Il Museo è davvero una delle tappe più belle di Amalfi. Non solo per la valenza storica che ha ma anche per l’incredibile scoperta che tutt’ora ci accompagna quotidianamente! 🙂

  • Rispondi julia a

    Sono stata ad Amalfi ma non al museo della carta che ho invece visitato a Fabriano. Visitare questi musei permette di fare un fantastico viaggio nella storia

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Julia! Concordo, sono musei molto particolari e anche interattivi. Un tuffo nella storia che permette di seguire il processo di creazione di un tipo di carta molto particolare che nel corso degli anni è sempre rimasto in uso! 🙂

  • Rispondi Simona a

    Questo museo e questa carta cosí speciale mostrano il valore delle cose fatte con pazienza ed arte. Hai proprio ragione, nell’epoca della quantità, della standardizzazione e della velocità dei consumi, è importantissimo non dimenticare il valore dell’artigianato (e degli artigiani).

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao simona! Grazie mille per aver colto non solo la bellezza del museo ma anche il significato più profondo che si cela dietro la visita attuale. L’artigianato è settore da proteggere e preservare. Troppo spesso la quantità prevale sulla qualità ma è proprio all’artigianato, alle piccole botteghe e alle tradizioni che dobbiamo lo sviluppo di oggi. Bisognerebbe trovare il giusto equilibrio tra innovazione e tradizione. 🙂

  • Rispondi Silvia The Food Traveler a

    Non sapevo dell’esistenza di questo museo ad Amalfi, ma d’altra parte non sono mai stata ad Amalfi (e mi vergogno molto di questa cosa!) Ricordo una gita in prima liceo a Fabriano, quindi sono sicura che mi piacerebbe vedere questo museo. Pensa come sarebbe bello, al posto di un’email, ricevere una lettera su carta spessa color avorio – un sogno!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Silvia! Condivido con te l’amore per le lettere scritte a mano. Non ti nego che ancora oggi ci sono occasioni in cui invece della mail preferisco davvero spedire un biglietto con la mia calligrafia, anche se poco comprensibile, invece che una mail. Poi la carta di Amalfi a me piace particolarmente, forse proprio perché è sempre stato un prodotto artigianale di grande qualità.

  • Rispondi Annalisa Trevaligie-Travelblog a

    Quando ero wedding planner proponevo spesso ai miei sposi partecipazioni in carta di Amalfi. Le ho sempre trovate eleganti, caratteristiche, di gran pregio e fattura. Sarebbe davvero carino fare un giro in questo museo e perdersi tra l’odore della carta , frutto di sapiente lavoro artigiano.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Annalisa! Tu conosci davvero bene allora la qualità della Carta di Amalfi. La prossima volta che sei in zona, una visita al museo per te non può davvero mancare! 🙂

  • Rispondi Helene a

    Questi musei che raccontano antiche tradizioni li trovo davvero affascinanti. Sono zone che non ho ancora avuto la fortuna di visitare ma quando avrò l’occasione non potrò certo farmi scappare la visita a questo sito. Oltretutto trovo che la carta abbia sempre un suo perché.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Come ti capisco Helene! Anche io trovo che la carta abbia sempre il suo perché. Ne amo il profumo e la consistenza e ammetto che ci sono occasioni in cui ancora spedisco piccoli biglietti scritti a mano. 🙂

  • Rispondi Viola a

    Non sapevo esistesse un museo del genere ad Amalfi! Particolarissimo! Grazie per le info dettagliate 🙂

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Viola! Esiste davvero un museo così particolare ed è a mio avviso una tappa imperdibile per la scoperta di Amalfi! 🙂

  • Rispondi Francesca a

    Questo museo è adorabile! Un gioiellino che rappresenta anche un’importante testimonianza storico-culturale… Grazie per avermelo fatto scoprire 🙂

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Francesca! Concordo con te, il museo della carta è una tappa da non perdere per la vera visita di Amalfi. Permette di capirne la storia e di seguire tutto il processo di creazione di un particolarissimo tipo di carta. Nonostante gli anni trascorsi la carta amalfitana resta una tra le più pregiate e conosciute! 🙂

  • Rispondi Raffaella a

    L’artigianato locale non è solo artigianato: è arte. L’arte di saper realizzare delle cose meravigliose con l’aiuto delle mani e dell’ingegno.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Concordo perfettamente con te Raffaella. Si tratta di un’arte che non dovremmo sottovalutare o dimenticare, mai.

  • Rispondi ANTONELLA a

    Molto tempo fa a mio marito hanno regalato una bellissima confezione di carta da lettere con buste, fogli e bigliettini tagliati a mano. La uso pochissimo perchè è troppo bella e riporta la dicitura Antica cartiera amalfitana. Mi ero letta anche l’opuscolo all’interno, davvero una bella storia per Amalfi

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Antonella! Tuo marito ha dunque ricevuto un dono molto pregiato che arriva direttamente dalle cartiere amalfitane. Puoi testare con mano dunque, la bellezza di un tipo di carta che nonostante il tempo risulta essere sempre affascinante e attuale! 🙂

  • Rispondi Moira a

    Ma è bellissimo!! Non sapevo che vi fosse un museo simile ad Amalfi, spero di andarci a settembre quando farò (spero) il giro della costiera amalfitana. Per il momento incrocio le dita e spero di non dover disdire nulla. Non vedo l’ora di girare questa zona meravigliosa.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Moira! Il Museo è a mio avviso una vera chicca da non perdere. Spero che a settembre ci sarà modo di girare liberamente e di poter ammirare tutte le bellezze che la Costiera offre. 🙂

  • Rispondi Fabiana a

    Ogni giorno una scoperta! Sapevo che l’invenzione della carta era opera della Cina, ma sapevo anche che in Italia furono gli artigiani di Fabriano a valorizzarla e farla conoscere. Tra l’altro proprio a Fabriano ricordo di aver visitato un museo molto simile. Che dire, non si smette mai di imparare!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Fabiana! Hai ragione per molti Fabriano è il punto focale in quanto a carta ma come dicevo nell’articolo credo che la diatriba tra Amalfi e Fabriano non smetterà di esistere a breve! 🙂

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