Le chiacchiere di carnevale sono il simbolo del martedì grasso in Italia. Un dolce che assume un nome diverso in base alla regione. C’è chi le chiama frappe, chi bugie e chi cenci. In Campania prendono il nome di chiacchiere e mettono d’accordo grandi e piccini. Se la lista dei dolci di Natale napoletani prevede varie opzioni, tutte molto variegate, la lista dei dolci napoletani di carnevale si riduce alle sole chiacchiere.
Chiacchiere: storia e curiosità
Questo dolce, tanto semplice quanto gustoso, ha radici antichissime. Già in epoca romana venivano preparati i frictilia, dei dolcetti serviti alla folla che si riversava nelle strade per festeggiare i Saturnali, i giorni che coincidono con il carnevale odierno. I tipici dolcetti, dall’impasto povero e veloce, risultavano essere poco dispendiosi e dunque perfetti per essere preparati in grandi quantità. Sarebbero dunque loro gli antenati delle chiacchiere odierne, antenati che seppur non uguali ci si avvicinano molto.
Secondo la tradizione napoletana, invece, l’invenzione delle chiacchiere si dovrebbe alla Regina Margherita di Savoia e al cuoco Raffaele Esposito. Pare infatti che la regina fosse una vera chiacchierona e che tale caratteristica abbia ispirato il cuoco, chiamato a preparare qualcosa da mangiare per la regina e per i visitatori a corte.
I tipici dolci del carnevale napoletano: le chiacchiere!
Cosa sono le chiacchiere di carnevale
Ma cosa sono in effetti le chiacchiere di carnevale? Sono delle piccole cialde sottili, che vengono fritte nello strutto e poi guarnite con zucchero a velo. Due le caratteristiche principali che una buona chiacchiera deve assolutamente avere: la croccantezza e le bolle sulla pasta. Se vuoi sapere come assicurarti questi risultati, continua a leggere fino alla fine dell’articolo.
Secondo la tradizione dovrebbero poi essere inzuppate nel sanguinaccio: una crema a base di cioccolato e sangue di maiale, che veniva solitamente ucciso nei giorni del carnevale.
Le chiacchiere, oggi, hanno subito delle piccole variazioni. Ad esempio, è sempre più difficile trovare chiacchiere che siano fritte nello strutto come si faceva un tempo. Grazie (o a causa) di scelte sempre più salutiste, si predilige la frittura con olio o anche la cottura in forno. Il sanguinaccio, poi, è preparato con il solo cioccolato, andando così a togliere anche il retrogusto amaro che derivava dall’utilizzo del sangue animale.
Altra “moda” degli ultimi tempi, che personalmente non condivido, è l’utilizzo del miele o del cioccolato fondente sciolto per guarnire. Io resto fedele alla tradizione almeno in questo: le chiacchiere di carnevale vanno guarnite con lo zucchero a velo. Solo con lo zucchero a velo!
La croccantezza è una delle caratteristiche fondamentali delle chiacchiere.
Ricetta chiacchiere di carnevale napoletane
La ricetta delle chiacchiere prevede l’utilizzo di pochi ingredienti. Servono:
- 500 gr di farina 00,
- 140 gr di zucchero a velo,
- 3 uova (intere),
- 1 albume d’uovo,
- 4 cucchiai di olio di semi,
- 1 bustina di vanillina,
- 1 pizzico di sale,
- 1 arancia grattugiata (o limone grattugiato),
- 60 ml di liquore (es: Strega, grappa o rum).
In aggiunta:
- olio per friggere,
- zucchero a velo per decorare.
Per prima cosa, amalgama bene farina, zucchero a velo, vanillina, arancia grattugiata e il pizzico di sale. Sbatti le uova intere e aggiungile al composto insieme all’olio e al liquore. Monta l’albume a neve e aggiungilo a piccole dosi. Una volta ricavato il tuo panetto, stendi la pasta molto sottile e ricavane dei rettangoli. Fai delle incisioni perpendicolari al centro dei rettangoli e friggi le chiacchiere singolarmente in olio caldo. Volendo, puoi anche dare una forma più attorcigliata alla pasta prima di friggerla. Riponi poi in un piatto con carta assorbente, per rimuovere l’olio in eccesso. Lascia raffreddare e poi spolvera con lo zucchero a velo.
Una volta pronte, le chiacchiere vanno fritte in olio caldo, a circa 170-180°
Come hai visto, la preparazione è davvero facile. Ma con qualche trucchetto in più non solo otterrai chiacchiere buone ma addirittura ottime! Ecco i miei consigli per te:
- usa sempre una componente alcolica all’interno dell’impasto. È ciò che, in fase di frittura, conferisce la croccantezza e aiuta con le “bolle”;
- stendi la sfoglia molto sottile. Se puoi, preferisci l’uso della macchina per stendere la pasta al matterello;
- usa la rotella taglia pasta per ottenere i bordi ondeggiati tipici delle chiacchiere napoletane;
- in fase di frittura, assicurati che l’olio sia caldo ma non bollente. La temperatura ideale per friggere le chiacchiere è tra i 170-180 °;
- friggi le chiacchiere man mano che le prepari e singolarmente.
📌Consiglio del giorno
Le chiacchiere di carnevale sono un dolce allegro e divertente. Si preparano molto velocemente e, dato il gusto, vanno via alla stessa velocità. Per fortuna, però, puoi facilmente conservarle anche per una settimana. Ti basterà riporle in una scatola di latta chiusa, quella dei biscotti per intenderci, per avere le chiacchiere a portata di mano quando ne avrai voglia.