Il miracolo della liquefazione del sangue di San Pantaleone patrono di Ravello, città della musica della Costiera Amalfitana.
In Costiera Amalfitana Ravello brilla come una tra le gemme più rare. Viene scelta soprattutto come meta per visitare Villa Rufolo e Villa Cimbrone, le sue due perle che coniugano armoniosamente storia, architettura e natura. In pochi però sanno che in pieno centro custodisce un gioiello altrettanto prestigioso seppur di materia completamente diversa.
Il Duomo di Ravello, in piano centro del paese, custodisce un’ampolla con il sangue di San Pantaleone, patrono di Ravello, che ogni anno passa da stato solido a stato liquido. A Ravello si assiste dunque al miracolo dalla liquefazione del sangue di San Pantaleone.
Chi è San Pantaleone
San Pantaleone nacque nella seconda metà del III secolo a Nicomedia, l’attuale Turchia. Fu affidato in giovane età al grande medico Eufrosino da cui apprese l’arte del mestiere alla perfezione tanto da decidere, dopo la morte del padre, di donare tutti i suoi avere e di esercitare la professione gratuitamente. Questo lo portò a essere benvoluto dal popolo ma lo mise in cattiva luce con l’Imperatore di Costantinopoli Massimiano, che dopo la sua adesione alla fede cristiana e al battesimo in tarda età, ne cominciò la persecuzione.
Nel 305 fu condannato a morte e decapitato. Secondo alcuni subì anche le torture più atroci prima della decapitazione, ma non si hanno notizie certe in merito. San Pantaleone è considerato oggi il patrono dei medici insieme ai santi Cosma e Damiano e anche uno dei quattordici santi ausiliatori (i medici invocati dal popolo cristiano generalmente per guarire da particolari malattie).
Il miracolo della liquefazione del sangue
La Basilica di Santa Maria Assunta e San Pantaleone, meglio conosciuta come Duomo di Ravello, custodisce un ampolla con il sangue del Santo. L’ampolla è custodita all’interno di una cappella dedicata al Patrono di Ravello, Santo a cui i ravellesi sono molto devoti.
Si accede alla Cappella grazie a un grande arco con cancellata in ferro e una balaustra di marmo. L’ampolla resta comunque visibile dall’esterno del cancello.
Ogni anno, il 27 luglio, si assiste alla liquefazione del sangue di San Pantaleone. Secondo la tradizione non c’è un apparente motivo per cui il sangue passi da stato solido a liquido. Inoltre tale fenomeno avviene spontaneamente senza necessità di agitare o spostare l’ampolla.
Un fenomeno che ricorda il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro a Napoli. Non segue regole scritte, non segue una logica precisa. Semplicemente un evento da ricondurre alla fede.
Ed è la fede che ha portato a riflettere soprattutto il 17 marzo 2020 con una liquefazione straordinaria proprio in piena emergenza virus. Il parroco Don Angelo celebrava una preghiera al Santo in diretta streaming, quando ha annunciato il miracolo della liquefazione atipica.
Quando si festeggia San Pantaleone
San Pantaleone si festeggia a Ravello il 27 luglio di ogni anno. solitamente i festeggiamenti durano due giorni, il 26 che è considerato vigilia e il 27.
I festeggiamenti religiosi avvengono con celebrazioni liturgiche in Basilica e processione per le vie del paese. Non mancano neppure concerti sinfonici e complessi bandistici che per tutto il giorno allietano i ravellesi e i visitatori.
Il consiglio di Don Angelo Mansi, parroco di Ravello
Forse abbiamo trascurato troppo la preghiera, che solleva, che ti mette faccia a faccia con Gesù.
Continuiamo a pregare, perché la preghiera ci rende vittoriosi sul male. Chi prega non è angosciato, chi prega è speranzoso.
Don Angelo parroco di Ravello
Che si tratti di fede, di credenze o superstizioni, ci sono segni innegabili che vengono a noi. Forse, dovremmo davvero prenderci un attimo e riflettere.
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Foto: Unsplash