Viaggi in treno storico in Italia. La rinascita di treni che hanno fatto la storia e che oggi, attraverso panorami suggestivi, si prestano perfettamente a una forma di turismo lento e di scoperta.
Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di estremamente poetico nel viaggiare in treno . Grandi finestre che attraversano colline dolci, prati in fiore, paesaggi incantati e piccoli paesi. Lo ammetto, potrei fare viaggi lunghissimi in treno senza stancarmi davvero mai!
Da quando ho scoperto i viaggi in treno storico in Italia poi, la voglia di fare la valigia e provare tutte le tratte si è impossessata di me. Tutto questo lo devo alla Fondazione FS Italiana che dal 2013 lavora per ripristinare le vecchie tratte ferroviarie in disuso e per riportare al vecchio splendore treni storici come il Settebello, l’Arlecchino e le famose carrozze come le Corbellini degli anni ’50 o le “Centoporte” degli anni ’30.
La Fondazione FS Italiane insieme a RFI, Trenitalia e il Ministero per i beni e le attività culturali, ha come obiettivo la valorizzazione del grande patrimonio storico delle Ferrovie Italiane. Sono oltre 400 i mezzi recuperati di cui 150 già perfettamente operativi, con la consapevolezza che pian piano altre tratte e altri percorsi saranno aggiunti alla lunga lista di km ferroviari recuperati.
Viaggi in treno storico in Italia
Nel 1839 la locomotiva a vapore Baynard percorse la prima linea italiana da Napoli a Portici. Distanze che prima sembravano invalicabili, cominciano così ad attenuarsi. Un mezzo quindi che non solo rappresenta un periodo storico proiettato verso l’innovazione, ma anche la speranza dei viaggiatori che affollavano le carrozze in cerca di un futuro migliore.
Oggi i viaggi in treno storico vogliono rendere omaggio alla storia italiana ma anche valorizzare una parte di Italia da valorizzare attraverso un turismo lento, esperenziale, che possa mettere in risalto luoghi e tratte meno battute.
Basta pensare al progetto di Fondazione FS Italiane chiamato “Binari senza tempo” . Un modo per dare nuova vita a binari rimasti abbandonati nel tempo e creare quello che loro stessi chiamano una sorta di museo diffuso o di museo su rotaie. Più di 600 km da attraversare a passo lento godendo di ogni attimo e di ogni panorama sempre diverso!
Ecco dunque le tratte in Italia divise per regione (in ordine alfabetico).
Viaggi in treno storico in Abruzzo
Transiberiana d’Italia
La tratta più conosciuta dei viaggi in treno storico è la Transiberiana d’Italia che da Sulmona (Abruzzo) porta fino a Carpinone (Molise). Sono 118 i km percorsi dal treno storico attraverso viadotti e gallerie. La bellezza del Parco Nazionale della Majella e degli altopiani d’Abruzzo attraverso le sfumature delle singole stagioni. Se in primavera regalano un verde brillante spezzato solo dagli animali al pascolo, non da meno sono in inverno quando la soffice e bianca neve avvolge come una bolla magica.
I treni della Transiberiana d’Italia operano in tutte le stagioni , da primavera a inverno. I mezzi usati sono prevalentemente Locomotive diesel d’epoca e carrozze “Centoporte” e Corbellini.
CURIOSITA’: Tra le tappe della Transiberiana d’Italia spiccano Sulmona, conosciuta per la produzione di confetti; Rivisondoli-Pescocostanzo, seconda stazione più alta d’Italia e Roccaraso, rinomata località turistica della montagna abruzzese.
Tappe Treno Storico Transiberiana d’Italia
Tratte treni storici in Campania
Reggia Express
Uno dei treni storici più conosciuti, se non il più conosciuto, in Campania è il Reggia Express . Si tratta di una locomotiva elettrica d’epoca con carrozze “Centoporte” che collega la Stazione Garibaldi di Napoli alla Stazione di Caserta. Trenta minuti circa in cui godere dell’atmosfera unica dei vagoni in legno e dei dettagli che caratterizzano i vagono. Visitare la Reggia di Caserta arrivando in treno storico non può che essere l’inizio di una grande avventura. La stazione poi, si trova esattamente davanti alla Reggia di Caserta, rendendo ancora più facile la sua visita.
Carrozze “Centoporte” degli anni ’30 del Reggia Express
Archeotreno Campania
Meno conosciuto ma di grande importanza storica e archeologica è l’Archeotreno Campania. Questo treno unisce Napoli con le vicine aree archeologiche di Pompei e Paestum, entrambe dichiarate dall’UNESCO patrimoni mondiali dell’umanità . Pompei, la città romana sommersa dalla lava dell’eruzione del Vesuvio e Paestum conosciuta per i suoi templi di epoca greca. Due tappe imperdibili che grazie all’Archeotreno Campania possono essere facilmente raggiunte da Napoli Centrale.
Dopo una brevissima sosta al Museo di Pietrarsa (di cui vi parlo a breve), si fa tappa prima a Pompei per poi proseguire verso il Cilento e quindi verso Paestum . Un percorso in cui da un lato svetta il Vesuvio e dall’altro la fa da padrone la baia di Napoli.
Unire la scoperta archeologica i treni a vapore “Centoporte” e Corbellini rende l’esperienza ancora più unica e attira visitatori da ogni dove.
Pietrarsa Express
Il Pietrarsa Express prende il nome del Museo di Pietrarsa il luogo dove è custodita una parte importante della storia dello sviluppo industriale italiano. Il museo si trova negli edifici delle ex officine borboniche, quelle in cui furono montate le prime locomotive italiane. Ospita una collezione unica in Europa di locomotive e carrozze storiche ma anche eventi e incontri organizzati nel nuovo centro congressi.
Arrivare su un treno storico per visitare poi il museo delle ferrovie direi che è decisamente una combinazione da urlo!
CURIOSITA’: Il biglietto del Pietrarsa Express include già l’ingresso al museo.
La Ferrovia dell’Irpinia
La ferrovia dell’Irpinia fa parte del progetto “Binari senza Tempo”. Con i suoi 119 km è la tratta più lunga e attraversa ben tre regioni. Partendo da Avellino nel cuore della Campania si attraversano i tanti borghi arroccati l’uno all’altro come piccoli presepi per passare poi viste incredibili sui monti Picentini. Tra gallerie e viadotti si assiste spesso all’attraversamento del confine tra Campania e Basilicata fino a riprendere verso nord e raggiungere poi la Puglia con la Stazione di Rocchetta Sant’Antonio.
Un territorio quello dell’Irpinia che da’ vita a un’enogastronomia di spicco fatta di vini pregiati, formaggi e prodotti di qualità . Un viaggio attraverso questo territorio non può che riportare alla mente i colori, i profumi e i sapori dell’Irpinia!
La Ferrovia del Sannio
Anche la Ferrovia del Sannio fa parte del progetto “Binari senza Tempo” e collega Campania e Molise . Questa tratta infatti parte da Benevento e termina a Bosco Redole. 119 km di rete ferroviaria immersa nell’appennino meridionale. Tra le tappe più gettonate spicca Pietrelcina, meta di un grande flusso di turismo religioso. Pietrelcina è infatti famosa per aver dato i natali a Francesco Forgione conosciuto come Padre Pio, il frate che fu santificato nel 2002 e che viene oggi festeggiato il 23 settembre.
Dato il numero sempre crescente di pellegrini Fondazione FS Italiane mette a disposizione treni storici a vapore “Centoporte” e Corbellini per coprire anche la tratta Napoli Centrale – Pietrelcina.
Tappe Ferrovia del Sannio
Viaggi in treno storico in Lombardia
Sebino Express
Il Sebino Express è una locomotiva a vapore con carrozze “Centoporte” degli anni ’30 che da Milano Centrale porta a Paratico Sarnico. Fa tappa a Milano Lambrate, Pioltello, Treviglio Ovest, Bergamo e Palazzolo sull’Oglio. L’ultimo tratto, quello da Palazzolo sull’Oglio a Paratico Sarnico, fa parte del progetto “Binari senza Tempo”. Un viaggio verso il territorio bergamasco all’interno del Parco Regionale del fiume Oglio per raggiungere il lago d’Iseo. Nell’ultimo tratto è persino possibile ammirare la piattaforma girevole, un tempo utilizzata per l’inversione di marcia delle locomotive a vapore.
Treni storici in Piemonte
Treno storico da Torino Portanova a Canelli
Particolare il viaggio in treno storico da Torino Portanuova a Canelli. Il primo tratto è effettuato su locomotiva diesel D445 e carrozze tipo “Centoporte”. Si fanno brevissime soste a Torino Lingotto e Trofarello, per giungere ad Asti. Qui la sosta è di ben 5 ore, che possono essere usate per ammirare le antiche mura di color rosso mattone, la Cattedrale di Santa Maria Assunta o la cripta di S. Anastasio.
Si riparte poi su una locomotiva a vapore e carrozze tipo “Centoporte” per completare il percorso e passare prima per Nizza Monferrato e poi raggiungere Canelli, patria dell’Asti Spumante . Quest’ultimo tratto fa parte della Ferrovia del Monferrato, a sua volta parte de progetto “Binari senza tempo” che da Canelli raggiunge Nizza-Monferrato capitale del Barbera . Insomma, tappe che non disturbano affatto!
Ferrovia del Tanaro
La Ferrovia del Tanaro che da Ceva va a Ormea, in Piemonte, è un viaggio attraverso i colori. Il primo è il verde di boschi che si alternano al fondovalle. Spuntano castelli, terme e borghi storici. A lui si affianca l’azzurro del fiume Tanaro che fa compagnia per un lungo tratto e che viene più volte attraversato grazie ai ponti.
Questa tratta fu inizialmente voluta per unire il basso Piemonte con la Liguria di Ponente. Peccato però che la parte sulla costa ligure non fu mai terminata lasciando la Ferrovia del Tanaro un viaggio attraverso i soli colori del Piemonte.
Carrozze “Centoporte” degli anni ’30
Ferrovia della Valsesia
Anche sulla Ferrovia della Valsesia a farla da padrone è la natura . In questo caso si parte da Novara per poi arrivare a Varallo Sesia dopo aver attraversato paesaggi tra i più disparati. Le prime a fare capolino sono le pianure e le risaie. Infinite distese geometriche che colpiscono l’occhio. Lentamente cedono poi il passo alla stretta Valle di Sesia con promontori e colline boscose fino a giungere alle pendici del monte Fenera.
Biglietti e info utili
La Fondazione FS Italiane continua a lavorare costantemente per aggiungere sempre nuove tratte e riportare ala gloria treni e binari che hanno fatto la storia del nostro paese ma che per svariate ragioni sono poi andate in disuso. Il consiglio è quindi di sbirciare costantemente il sito ufficiale Fondazione FS Italiane per scoprire la nuova programmazione e le nuove tratte che man mano si andranno ad aggiungere!
La programmazione dei treni storici segue una gestione diversa dalla regolare programmazione dei treni Trenitalia. Può capitare infatti che in alcuni periodi non tutte le tratte siano disponibili. Usando la barra di ricerca del sito ufficiale, potete selezionare il mese o la regione per avere un quadro più dettagliato delle possibili tratte da prenotare.
E voi avete mai fatto un viaggio in treno storico in Italia?
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Articolo scritto in collaborazione con Fondazione FS Italiana dopo aver ricevuto in omaggio il biglietto per il Reggia Express e aver provato personalmente il loro servizio. Le opinioni e i suggerimenti restano come sempre personali e onesti.