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Home > Europa > Italia > Paesi fantasma in Italia – La magia dei luoghi abbandonati

    Paesi fantasma in Italia – La magia dei luoghi abbandonati

    Paesi fantasma in Italia: Celleno

    Paesi fantasma in Italia –  Tra la magia del silenzio e la rabbia dell’abbandono dei tesori del nostro territorio.

    Sono più di seimila i paesi fantasma che si trovano sul territorio italiano. Da nord a sud si spalmano su tutto lo stivale, dando vita a luoghi abbandonati che nonostante tutto non rinunciano ad attirare visitatori da ogni dove. 

    Ma perché ci sono così tanti paesi fantasma in Italia? Perché ci ritroviamo a vedere borghi completamente spopolati e abbandonati?

    Le ragioni sono tra le più disparate. Si passa dalle calamità atmosferiche e naturali alle crisi economiche, da pestilenze ed epidemie alle guerre.  Proprio dopo la seconda guerra mondiale, infatti, si registra il maggior periodo di spopolamento dei paesi e dei piccoli borghi. All’epoca si lasciava il piccolo paese per andare alla ricerca di maggiori opportunità nelle grandi città. Così scuole, case e campi si sono lentamente svuotati, lasciando spazio solo al silenzio e alla natura.

    In questo articolo

    • Paesi fantasma in Italia 
      • Paesi fantasma in Liguria
      • Paesi abbandonati in Umbria
      • Borghi fantasma nel Lazio
      • Paesi fantasma in Campania
      • Borghi abbandonati in Puglia
    • 📌Consiglio del giorno

    Paesi fantasma in Italia 

    Molti sono i paesi fantasma in Italia. Oggi alcune colleghe travel blogger e io ti portiamo a scoprire da nord a sud i luoghi abbandonati che abbiamo visitato durante i nostri viaggi!

    Paesi fantasma in Liguria

    Bussana Vecchia

    Meta consigliata da Viaggi che mangi

    Silenziosa e suggestiva, Bussana Vecchia è uno di quei luoghi che dovresti proprio visitare nel Ponente Ligure. È un antico borgo dove il tempo pare essersi fermato e un po’, infatti, è così.

    Il 23 Febbraio del 1887 la terra tremò e distrusse gran parte del paese uccidendo e ferendo tantissime persone. Le abitazioni e i locali del borgo furono danneggiati irrimediabilmente e per le istituzioni non rimaneva altro da fare che spostare la popolazione in un nuovo centro costruito appositamente: Bussana Nuova.

    Da quel momento l’antico villaggio rimase disabitato, le pietre restarono immobili dove erano cadute e la vegetazione iniziò a riprendersi i propri spazi. Questo fino agli anni ’50, quando l’artista e ceramista Mario Giani ebbe l’idea di trasformare quel vecchio paese disabitato in una comunità per artisti.

    È così che Bussana Vecchia ritornò alla vita e oggi le antiche abitazioni, rimesse in parte in sesto dai nuovi abitanti, ospitano atelier e negozietti di artigianato.

    Nonostante l’uomo sia tornato tra queste case, il silenzio regna ancora sovrano. Le macerie non sono scomparse e la volta della Chiesa di Sant’Egidio, da quella mattina del 1887 in cui il tetto crollò senza, incredibilmente, uccidere i fedeli riuniti per la messa, è ancora oggi il cielo.

    La visita a Bussana Vecchia è un’esperienza da non perdere. Qui riscoprirai il piacere del semplice passeggiare in silenzio guidato dai profumi di pittura, ceramica, cera e legno che escono dagli atelier. E magari incontrerai qualche gatto intraprendente che ti darà il benvenuto, non appena avrai imboccato l’ingresso del borgo.

    Paesi fantasma: Bussana Vecchia in Liguria

    Paesi abbandonati in Umbria

    Salci

    Meta consigliata da Oltre le parole

    Ho scoperto Salci durante un viaggio in Umbria. Questo piccolo paese abbandonato si trova a pochi passi da Città della Pieve, in provincia di Perugia. Grazie alla sua posizione sulla via Francigena, è stato per anni tappa importante per i pellegrini che lo usavano come sosta durante il tragitto per arrivare a Roma. Salci nasce come borgo medievale e la sua conformazione, con tanto di Castello per il Duca, ne è lo specchio. 

    Nei primi anni dell’ottocento comincia a farsi strada un possibile acquirente americano, con la volontà di acquistare l’intero paese che sarebbe così diventato privato. I pochi abitanti rimasti, circa 20, non avevano assolutamente intenzione di abbandonare la propria terra. Si opposero con tutte le loro forze e, anche se non fu affatto facile, riuscirono a proteggere il proprio paese.

    Purtroppo, però, le buone intenzioni non bastarono. E anche il finanziamento ottenuto per ridare a Salci l’antico splendore, si rivelò inutile. Di quel progetto oggi resta solo un’inutile colata di cemento che stona, in modo eclatante, con i mattoncini delle case arroccate l’una all’altra.

    Il silenzio regna sovrano a Salci adesso. Ogni tanto arriva un piccolo furgoncino, qualcuno apre una serranda e tira fuori gli attrezzi per andare a lavorare la terra. Basta scambiare due parole per capire quanta malinconia si portano dentro gli abitanti di Salci, il paese fantasma dell’Umbria che nonostante tutto non verrà mai dimenticato.

    la pace dei paesi fantasma in italia

    Borghi fantasma nel Lazio

    Celleno

    Meta consigliata da 24 hours Trotter

    La zona della provincia di Viterbo, più nota come Tuscia, è piena di paesini e borghi arroccati su speroni di tufo. Se Civita di Bagnoregio è ormai nota a livello internazionale (complice la sua recente candidatura a Patrimonio dell’Umanità), non si può dire lo stesso di altri luoghi dalle caratteristiche simili, ma dal minor successo mediatico. Uno di questi è il borgo fantasma di Celleno.

    La fragilità del territorio ne ha causato il declino: a fine Ottocento, dopo una serie di frane ed epidemie e a seguito di un terremoto distruttivo negli anni Trenta, gli abitanti furono costretti ad abbandonare il nucleo originario del borgo per spostarsi verso Celleno Nuova, che si trova a circa un chilometro di distanza, in un’area più pianeggiante e facile da raggiungere.

    Perciò, quando si parla di Celleno borgo fantasma, si fa riferimento al vecchio centro storico, rimasto del tutto disabitato ma al momento oggetto di vari progetti di riqualifica.

    Particolari i resti dell’antico Castello Orsini, un tempo visitabile ma oggi divenuto privato, appartenente a una famiglia nobile molto potente che affaccia sulla Piazza del Municipio insieme alla Chiesa di San Donato, il cui campanile è ancora oggetto di restauri.

    La visita del borgo fantasma non durerà molto, ma l’atmosfera mistica che si respira vale davvero il viaggio.

    Nei dintorni di Celleno si possono visitare altri meravigliosi borghi della Tuscia, come Vitorchiano, Bomarzo con il suo parco dei mostri e la già citata Civita di Bagnoregio.

    Paesi fantasma in Italia: Celleno

    Paesi fantasma in Campania

    Romagnano al Monte

    Meta consigliata da Orsa nel Carro

    Quasi al confine fra Campania e Basilicata, Romagnano al Monte è ormai un borgo fantasma dal lontano 1980, quando il devastante terremoto dell’Irpinia gli inferse il terribile “colpo di grazia”. Sì, perché il borgo di Romagnano già in precedenza è stato vittima di sciagure (chiamiamole anche sfighe) sotto forma di pestilenze, scorribande di briganti e carestie, fornendo più di un valido motivo agli abitanti per abbandonarlo… e pure in fretta.

    Insomma storie di morte e abbandono, cosa che non fa altro che accrescere l’alone di fascino e mistero che si può chiaramente percepire ad ogni passo.

    Oggi ripercorrere i suoi viottoli fra le macerie ormai catturate dalla vegetazione è un continuo susseguirsi di inquietudine e malinconia. Le tracce di una vita che fu sono ancora visibili fra solai crollati e squarci nei muri pericolanti. Sedie, mobili ormai distrutti, pezzi arrugginiti e fogli sdruciti dei quotidiani dell’epoca. Insomma il paradiso per chi pratica URBEX.

    Ma la vera star di questo borgo fantasma è la Chiesa della Madonna del Rosario, un (ex) gioiello barocco che promette un bottino fotografico incredibile.
    Romagnano oggi si presenta come un borgo davvero spettrale e raggiungerlo non è facile. Non ci sono indicazioni e la visita è molto pericolosa quindi presta attenzione e ricorda di rispettate la sacralità del luogo!

    Romagnano al Monte - Paesi fantasma in Campania

    Roscigno Vecchia

    Meta consigliata da Orsa nel Carro

    Definita come la Pompei del Novecento, Roscigno Vecchia è un bellissimo borgo fantasma. I suoi abitanti nel corso dei secoli sono tutti emigrati a cercare fortuna verso il Sogno Americano.

    Tutti tranne uno. Giuseppe Spagnuolo è l’unico abitante di Roscigno Vecchia, una sorta di custode che insieme ai suoi gatti accoglie curiosi e visitatori intrattenendoli con racconti e memorie di tempi andati.
    Con la pipa, il cappello e la barba alla Garibaldi è proprio un “soggetto” particolare, tanto da aver attirato le telecamere del National Geographic.

    Roscigno Vecchia è davvero bella. Si è vero, è un borgo fantasma ma non ha nulla di spettrale o pauroso. Il suo aspetto rurale (molto ben tenuto) mette quasi quasi voglia di prenderci la residenza! I vicoli con i palazzotti in pietra e la meravigliosa piazza centrale con la chiesa, la fontana e l’antico abbeveratoio all’ombra di tigli secolari, la fanno sembrare una cartolina del ‘700.

    Roscigno, a differenza di Romagnano, non è stata vittima di un disastro naturale ma di un disastro forse ancora più insidioso e lento: il fenomeno dell’emigrazione. Come accennavo prima, molti abitanti originari di Roscigno oggi vivono in America, ma una parte di essi vive ancora qui fra gli oggetti e i ricordi del Museo della Civiltà Contadina gestito dalla Pro Loco.

    Ah dimenticavo, questo bel borgo fantasma è Patrimonio UNESCO, così giusto per!

    Roscigno Vecchia

    Borghi abbandonati in Puglia

    Rione dei Fossi

    Meta consigliata da Oltre le parole

    Anche in Puglia, tra i borghi dei Monti Dauni , si trova un paese fantasma: il Rione dei Fossi di Accadia. La delimitazione tra la parte nuova di Accadia e la parte “vecchia” è netta e distinta. Lo si nota dal cemento che lascia il posto ai mattoncini, dal silenzio che prepotente allontana ogni suono e da quella magia che all’improvviso sembra avvolgere l’intero rione, come se fosse chiuso in una bolla protettiva.

    Il Rione dei Fossi un tempo era vivo e florido. Un borgo con i fiori appesi ai balconi, con i bambini che tirano calci ad un pallone in cortile e il profumo del pane appena sfornato a riempire i vicoli. Poi arrivò il terremoto nel 1930 a distruggere la quiete e a mettere in fuga gli abitanti che si ritrovarono a ricostruire il paese da capo, ma a poca distanza dal primo.

    Si è parlato per anni di ristrutturazione, di ripopolamento e addirittura di provare a farne un albergo diffuso ma ancora oggi il Rione dei Fossi resta immerso nella sua magia. Restano i murales a colorare qualche angolo, resta la chiesetta al centro del borgo che, seppur non più accessibile, non vuole abbandonare la sua posizione. Restano le citazioni scritte sulle porte in legno e restano i lampioni che di sera creano un’atmosfera ancora più surreale.

    E allora io mi chiedo, sbaglierò forse a immaginarlo nuovamente florido e vivo? Sbaglierò a voler sentire ancora le risa dei bambini per i vicoli? Sarebbe forse meglio che restasse intatta questa sua magia unica da presepe senza comparse? Domande a cui difficilmente troverò risposte!

    borgo fantasma in Puglia: il rione dei Fossi di Accadia
    Rione dei Fossi di Accadia – Puglia

    📌Consiglio del giorno

    Di paesi fantasma in Italia ce ne sono davvero molti. Località particolarmente affascinanti, soprattutto grazie all’aura di mistero e silenzio che li avvolge. Un tempo floridi e vivi, hanno visto intere famiglie abbandonare case e impieghi. Un’intera vita lasciata alle spalle, senza possibilità di scelta, e una vita da ricominciare completamente da capo, altrove.

    Ricordati della storia che i paesi fantasma si portano dietro. E ricorda le persone che abitavano questi luoghi quando, con estremo rispetto, li visiterai.

    78 Commenti
    Cosa vedere a
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    78 Commenti

  • Rispondi Raffi a

    Non ho ancora visitato paesi fantasma, ma sono tentata. So che dalle mie parti ce ne sono un paio, ma sarebbe meglio visitarli in compagnia di chi pratica URBEX e sa come muoversi. Altrimenti diventa rischioso.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Raffi! In effetti ce ne sono alcuni che sono abbastanza pericolosi. I quattro che abbiamo visitato noi sono fattibili anche in solitaria ma in alcuni casi senza sarebbe impossibile. Grazie per averlo sottolineato!

  • Rispondi Annalisa trevaligie-travelblog a

    Non ti nego che ho letto il tuo articolo con un misto di angoscia e stupore. Sono dei luoghi così caratteristici e unici, che è davvero un peccato che rimangano isolati o alla mercè di qualche anziano abitante. Sarebbe bello trasformarli in Borghi agrituristici, e valorizzarli come meritano. Leggere poi di paesi distrutti dai terremoto mi fa salire una rabbia. Vite distrutte, risparmi andati in fumo assieme alle case in frantumi.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Hai ragione Annalisa. Camminare per i vicoli abbandonati mette una malinconia assurda ma al tempo stesso la magia di questi presepi disabitati é innegabile. Mi sono chiesta spesso quale sarebbe la cosa giusta da fare, come riportarli in vita senza snaturarli. Il problema fondamentale è la ricostruzione non facile e spesso proprio a causa di questo vengono abbandonati ancora di più a loro stessi!

    • Rispondi Anna a

      Mi piace l’atmosfera carica di ricordi dei paesi fantasma. Sono pieni di voci nell’aria. In Liguria c’era un borgo fantasma (divenuto tale a causa di un terremoto) che dagli anni 60 è la casa di artisti e creativi…. Un modo per far rinascere un paese!

      • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

        Sarebbe bello visitare anche quello. Ti ricordi per caso il nome?

  • Rispondi francesca a

    Che peccato, tutte quest meraviglie lasciate crollare. C’era una trasmissione l’altro pomeriggio in TV che parlava proprio di questo argomento. A me mettono una nostalgia incredibile <3

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ti assicuro che trovarsi lì in prima persona è un misto di emozioni contrastanti, emozionanti e inimmaginabili. Spero sempre che un giorno si trovi la soluzione giusta per riportarli alla vita nel pieno rispetto della loro essenza!

  • Rispondi Antonella a

    Che peccato tutti questi Borgioli abbandonati! Mi fanno malinconia anche io come te li vorrei vedere pieni di bambini che corrono e ridono. In alcuni casi i paesi abbandonati diventano rifugi di artisti come Bussana Vecchia in Liguria, un modo per tenerli almeno parzialmente in vita

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Antonella! Mi segno volentieri questo paese in Liguria, mi piacerebbe davvero un sacco visitarlo in prima persona! Grazie.

  • Rispondi L'OrsaNelCarro Travel Blog a

    Simona più di sei mila? Non lo sapevo, quanto materiale per stilare itinerari tematici!
    Al di la dell’aspetto puramente URBEX, una passeggiata in un borgo abbandonato costituisce sempre uno spunto di riflessione: dalle catastrofi naturali a quelle demografiche è come se un pezzo di storia rimanesse fermo, congelato.
    Non sempre io sarei favorevole per una ricostruzione, soprattutto per quei borghi abbandonati già dalla metà del 900! Sono paesi-museo che non vanno toccati, al limite messi in sicurezza per visite guidate nel pieno rispetto del luogo.
    Grazie ancora per avermi ospitata a “casa tua” Simona, è stato un immenso piacere parlare di questo argomento! 😉

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      La penso esattamente come te Daniela. Sapevo che tu saresti stata la persona perfetta per aiutarmi con questo tema e ora più che mai né sono convinta! Grazie a te di cuore per il tuo contributo. Spero che riusciremo presto a fare un’esplorazione insieme, credo sarebbe ancora più stupendo!

  • Rispondi manu a

    Io sono rimasta letteralmente folgorata da Craco in Basilicata. Da allora ovunque vado cerco di capire se c’è qualche borgo fantasma visitabile.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Craco in effetti me lo stanno suggerendo anche per la vicinanza. Lo metto subito in lista!

  • Rispondi Elisa&Simone a

    Non li conoscevamo questi paesi fantasma!! ci siamo segnati Salci in Umbria, che è relativamente vicino☺ Noi vi consigliamo Celleno, in provincia di Viterbo

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Salci è piccolissimo ma molto grazioso. Se riuscite a parlare con chi ci viveva diventa ancora più magico! PS. Grazie per il suggerimento su Celleno, prendo nota! 😊

  • Rispondi Falupe a

    Una bella carrellata che mi ispira molto. Ho preso appunti per i prox viaggi. Di paesi fantasma ne ho visitato alcuni in Calabria (Africo Vecchia, Casalinuovo, Brancaleone Superiore e Pentedattilo) ed uno in Campania, Apice vecchia. Adoro visitare questi Borghi, per la storia che si portano dietro

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ne conosci tantissimi, grazie per tutti questi suggerimenti! Spero di riuscire a visitarne il più possibile anche io!

  • Rispondi Fabiana a

    L’articolo che fa per me! Passo sempre per pazza ma – e questo mi capita anche con le grandi città – spesso e volentieri mi fermo a fissare un determinato luogo e cerco di immaginarmelo durante la guerra, durante i primi anni dell’ottocento: insomma, tendo a trasportare indietro nel tempo situazioni e paesaggi.
    Come diceva qualche ragazza sopra, anche a me questi luoghi mettono immensa nostalgia. Grazie per averne fatto una raccolta!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Fabiana! I luoghi abbandonati hanno sempre un fascino unico e indimenticabile. Spero che questo articolo possa essere sempre in costante aggiornamento per continuare a raggrupparne il più possibile!

  • Rispondi Juri a

    I borghi fantasma sono effettivamente interessanti. Fino ad ora ne ho visti pochissimi ma conto di ampliare la lista appena possibile magari con gli spunti dati dal tuo interessante articolo.
    Credo però ci sia un piccolo errore e ti invito a controllare: in Italia ci sono ad oggi 7.914 comuni attivi; come potrebbero esserci più di 6.000 borghi abbandonati?

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Juri! Effettivamente secondo l’ISTAT dovrebbero essere un migliaio ma ultimamente a questa lista sono stati aggiunti anche molti agglomerati urbani situati in zone più impervie e completamente dimenticati. Si tratta di luoghi che erano un tempo paesi, anche di piccolissime dimensioni, ma che poi sono per anni caduti nel dimenticatoio. Queste le informazioni che avevo raccolto io prima di scrivere l’articolo ma ti ringrazio per la segnalazione e sicuramente farò una seconda ricerca per assicurarmene. 🤗

  • Rispondi Alessandra a

    Non sono mai stata nei borghi che hai descritto così bene, ma questi tipi di paesi mi incuriosiscono molto. Da noi nelle Marche abbiamo Elcito, un paese fantasma abbandonato e posto in posizione panoramica su una rupe. É molto bello!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Grazie per il suggerimento Alessandra. Se sarò in quella zona non mancherò di passare a visitarlo!

  • Rispondi Giovy a

    I paesi abbandonati hanno un fascino grande su di me. Lungo la dorsale degli Appennini ce ne sono tantissimi. Un giorno vorrei riunirli in qualche itinerario.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Sarebbe stupendo farne un itinerario Giovy!

  • Rispondi Viola a

    Io adoro visitare luoghi simili quindi mi salvo l’articolo così se capito in qualcuna di queste zone ci faccio un pensierino 🙂

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Fa al caso tuo allora Viola!

  • Rispondi Noemi a

    Salci la ricordo benissimo 🙂 Io in verità non subisco il fascino di ogni paese fantasma. Qualcuno mi trasmette più di altri. Forse dipende dalla sua energia, dalla sua storia. Non so dirti il perchè ma credo che l’istinto porti sempre dove è giusto che andiamo 😉

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Credo anche anche io che ogni paese abbia un fascino diverso. Io per adesso ne ho visitati solo due di paesi fantasma e entrambi mi hanno catturata. Chissà se capiterà lo stesso anche con gli altri! 🙂

  • Rispondi Elena a

    Sono stata davvero attratta dal titolo, perchè i paesi fantasma hanno sempre esercitato un sacco di fascino su di me! Anche io stavo per proporre il piccolo borgo fantasma di Celleno, in Lazio, ma vedo che sono stata già preceduta. Gli altri che mi saltano alla mente sono tutti negli USA, come Bodie, Calico, Rhyolite, anch’essi fascinosissimi e… da film!
    Che voglia di andare ad esplorare quelli che hai proposto!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      In america in effetti ce ne sono tantissimi. Io ho cominciato a scoprirli qui in Italia ma chissà che in un futuro viaggio negli States non cerchi di fare un itinerario a tema! 🙂

  • Rispondi Tiu a

    Volevo segnalare Rebeccu, un borgo abbandonato tra i tanti in Sardegna (dove vado ogni anno in primavera), sulla cima di un colle, circondato da una natura vasta e bellissima e da antichissime testimonianze archeologiche. Fino a non molti anni fa ancora “vivo”, addirittura un festival del cinema. Proposto come possibile sede di albergo diffuso, non se ne sia fatto più nulla. Credo che ci viva ancora qualcuno, roba di un paio di persone. D’estate dovrebbe essere attivo un bel ristorante con terrazzo ma non ne sono certa.
    Per il Lazio invece il poco conosciuto Stazzano Vecchia (dalle parti di Palombara Sabina) coi ruderi di un castello e di chiese, non meno interessante della più famosa Canale Monterano.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Grazie per tutte queste segnalazioni. Incredibile che alcuni luoghi fossero vivi fino a pochissimo tempo fa ma che ora invece siano abbandonati. L’idea dell’albergo diffusa viene spesso presa in considerazione in questi casi ma poi purtroppo sono rarissimi i casi in cui viene veramente messa in atto. Mi chiedo cosa ci sia che blocca questo tipo di rinascita.

  • Rispondi Valeria a

    Ma quanti ce ne sono! È forte la malinconia del tempo che travolge non solo le vote individuali ma anche la memoria collettiva delle comunità. Andrebbero trasformati in musei diffusi per ricuperare alla vita questa memoria collettiva.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Sarebbe meraviglioso riuscire a trovare il modo di riportarli in vita senza intaccare l’aura magica che li avvolge!

  • Rispondi Dani a

    Luoghi affascinanti ma anche un po’ malinconici. Sarebbe bello che venissero recuperati e venisse data nuova vita a queste perle del passato.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Condivido pienamente Dani. Un peccato che non si riesca a trovare il modo di riportarli a vita ancora!

  • Rispondi Samanta a

    Luoghi pieni di fascino che ci ricordano della presenza umana in fazzoletti di terra altrimenti dimenticati. Ho di recente visitato un paesino simile nel basso Piemonte e devo dire che l’atmosfera tutta particolare mi ha inquietata e affascinata allo stesso tempo: era un miscellanea di emozioni tutte diverse che, davvero, non mi aspettavo.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      C’è una magia unica che aleggia in quei luoghi. Spero che si trovi presto il modo per riportarli alla vita!

  • Rispondi Valentina a

    Visitare i paesi fantasma può essere interessante (almeno, a me suscita abbastanza interesse), ma indubbiamente è sinonimo anche di una triste realtà politica ed economica. Purtroppo molti paesi scompaiono proprio perché i giovani si trasferiscono nelle grandi città giustamente in cerca di lavoro. In provincia di Modena, dove vivo, ci sono alcuni paesi sperduti in montagna dove gli abitanti si contano sulle 10 dita… scomparendo questi paesi, scomparirà di conseguenza anche quel ricco patrimonio culturale che invece andrebbe conservato e protetto
    Comunque bel post Simo! Non conoscevo i borghi che hai menzionato!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Valentina! Purtroppo la situazione economica non aiuta affatto, spero che un modo per riportarli in vita si riesca comunque a trovare!

  • Rispondi Moira a

    Sono affascinata dai luoghi abbandonati. Ho di recente scoperto un sito molto interessante di un gruppo di ragazzi che cerca posti abbandonati e realizza dei reportage fotografici degni di nota. Volevo organizzare anche io un’escursione in posto così e scriverci un articolo .. vediamo se al mio ritorno dagli USA riuscirò a farla.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Te lo auguro Moira. Ho scoperto che in Italia ce ne sono davvero tanti e sarebbe bello scoprirli piano piano tutti quanti! 🙂

  • Rispondi alice delle meraviglie a

    ha un fascino particolare un luogo abbandonato, ha visto storie e lascia posto a storie nuove. Qui da me c’è un paesino abitato da 5/6 persone, era stato abbandonato perchè si trova in un luogo favoloso, ma poco agevole, ora è tenuto in vita dai pochi abitanti e dagli scout che abitano la casa parrocchiale e mantengono vive le tradizioni.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Sarebbe bello se riuscissi a farci sapere il nome di questo luogo. 🙂

  • Rispondi Sabrina a

    Il fascino che emanano questi antichi borghi abbandonati è qualcosa di indescrivibile a parole… lo percepisci da ciò che vedi, lo senti da quei suoni assenti ora ma che immagini presenti un tempo… personalmente durante un prossimo viaggio in Basilicata vorrei visitare il borgo di Craco, vicino a Matera!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Sabrina! Craco me la stanno suggerendo in tantissimi. Merita davvero una visita e anche io spero di poterci andare presto!

  • Rispondi Veronica a

    I luoghi abbandonati mi affascino, e non conoscevo nessuno di questi borghi fermi nel tempo. Dalle mie parti, in provincia di Trapani, c’è Poggioreale che forse è il borgo abbandonato per eccellenza in Sicilia. Rimasto ferma al 1968 a seguito di un terremoto, non e mai stato più abitato da allora. Nessuno si è mai interessato a riportare il borgo ai suoi antichi splendori ed ormai ha un aspetto spettrale…

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Questo borgo sembra perfetto per una visita soprattutto per Orsa nel carro che in fatto di luoghi spettrali non ha rivali! Me lo sgno molto volentieri e chissà che non riesca a fare il mio tour in giro per i paesi fantasma d’Italia un giorno!

  • Rispondi LaZiaRo a

    Un applauso al Sig. Giuseppe che resiste fino alla fine!!! 😀 Che magia questi piccoli borghi… Tra le montagne ce ne sono tantissimi ormai usati solo d’estate da chi ha gli animali al pascolo. E sono così belli!!! Spesso si sente di paesi che vendono le case ad 1 euro pur di avere nuovi abitanti o almeno dei restauri alle vecchie abitazioni! Magari quando vado in pensione…. 😛

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Un vero peccato a pensarci. Un tempo erano luoghi vivi e vederli adesso così abbandonati mette tanta tristezza. Spero che in qualche modo almeno alcuni riescano ad essere salvati.

  • Rispondi Claudia a

    I luoghi abbandonati mi suscitano un certo fascino… mi iniziamo a venire in mente mille domande e curiosità sul loro passato e su chi ci abbia vissuto un tempo. Trovo che un ottimo modo per “tenerli in vita” sia proprio l’idea di “regalare” un casa (pagandola un prezzo simbolico) a patto che questa venga ristrutturata; mi sembra sia un ottimo incentivo per il turismo dei piccoli borghi !

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Hai perfettamente ragione Claudia, su tutto. Spero davvero che piano piano tutti i borghi riprendano vita e tornino allo splendore di un tempo. 🙂

  • Rispondi Francesca a

    Articolo super interessante! Sinceramente non ho mai visitato nessun borgo abbandonato perchè già solo il pensiero mi mette addosso una gran malinconia, ma penso che sia un’esperienza davvero intensa sotto diversi aspetti.
    Come diceva giustamente qualcuno nei commenti precedenti, è un peccato che non vengano salvaguardati almeno dal punto di vista turistico. Metterli in sicurezza e creare (magari) dei tuor ad hoc sarebbe un ottimo modo per riscattare e dare nuova vita a questi luoghi a cui è toccato un così triste destino.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Una bellissima idea quella dei tour turistici, almeno per farli conoscere e chissà un domani per farli tornare ivi come un tempo!

  • Rispondi Simona a

    Tema interessante e che fa pensare. Rendere questi luoghi turistici, magari trasformandoli in strutture ricettive li salverebbe dalla distruzione ma ne stravolgerebbe la natura per sempre. D’altra parte non fare nulla significa che in poco tempo verranno totalmente dimenticati e saranno inagibili. Probabilmente ogni luogo va valutato a sè non essendoci una soluzione che va bene per ogni realtà. Comunque ammetto che personalmente subisco il fascino dei luoghi disabitati. E’ mia opinione che ciò che fu bello rimane bello anche nella sua decadenza. Gli orrori. architettonici invece diventano ancora più brutti…

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Simona, concordo con te. Per ogni luogo ci vorrebbe una soluzione diversa. Magari invece di creare alberghi o strutture innovative basterebbe solo riportare allo splendore che fu e farne alberghi diffusi o semplici B&B. Mi affascinano molto i paesi fantasma ma temo che piano piano diventeranno sempre più impraticabili e che finiranno completamente nel dimenticatoio.

  • Rispondi Ilaria Fenato a

    Si ne ho visitato alcuni, purtroppo non quelli di cui parli in questo articolo che sicuramente segno. Ne ho trovati un paio in Molise completamente disabitati e mi hanno veramente fatto riflettere.
    Non cito Civita di Bagnoregio, conosciuta come la città che muore perché tra tutto il turismo, i ristoranti ed i negozi, fa tutto tranne che morire 😅

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      In effetti ultimamente Civita sta vivendo una fase di ripresa. Magari non è come nei tempi suoi d’oro ma certamente comincia ad essere apprezzata e conosciuta. A volte però mi chiedo se il modo giusto sia veramente questo oppure no. Chissà!

  • Rispondi Jessica a

    Mi mette un po’ di tristezza leggere le storie di questi borghi abbandonati… E’ davvero un peccato che lo siano, perché hanno un fascino davvero particolare.
    Mi piacerebbe tanto visitare i paesi che avete citato, ma purtroppo abito nel Nord Italia e non sono esattamente dietro l’angolo! Dalle mie parti conosco soltanto Consonno, “la Las Vegas d’Italia”, ma non ho ancora avuto occasione di andarci… 🙁

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Questi luoghi lasciano sempre un alone di amarezza e tristezza. Sono sempre combattuta su quale sia la cosa migliore da fare, riportali allo splendore originale o lasciali nella magia di oggi. Non so se troverò mai una soluzione a questo dilemma, di certo nel frattempo ne vorrei visitare il maggior numero possibile.

  • Rispondi Andrea Lo Manio a

    si i paesi fantasma vanno visitati un pò per ricordare chi eravamo un pò per capire che non bisogna andare lontano per perdersi e ritrovarsi un con se stessi

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Che bel pensiero Andrea!

  • Rispondi Raffaella a

    I paesi e le case abbandonate hanno un forte fascino su di me. Recentemente ho conosciuto e intervistato una signora che fa parte di un gruppo che fa esplorazioni Urbex. Mi ha così affascinato che le ho chiesto di poterla seguire in uno dei prossimi viaggi e lei ha accettato. Chissà, magari mi porterà in uno dei paesi che hai segnalato in questo post.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Chissà davvero Raffaella! Sarebbe bello partecipare ad uno di questi tour. Sanno di malinconia e magia che si fondono!

  • Rispondi Alfredo a

    ognuno scriva la propria idea per far rivivere questi borghi; ….e chissà

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Spero tanto che possano tornare in qualche modo in vita!

  • Rispondi Beatrice a

    Qui in Lombardia c’è un Luna Park fantasma. Con tutte le attrazioni di ferro arrugginite. E’ uno dei luoghi preferiti dai fotografi e durante halloween, molto creepy…

  • Rispondi Silvia The Food Traveler a

    Un tema che mi affascina moltissimo perché ogni volta che vedo una fotografia di un paese abbandonato, gli oggetti lasciati lì come se i proprietari fossero scappati all’improvviso mi fa sempre pensare alle vite di quelle persone: cosa gli è successo? Dove sono andati dopo? Tra questi borghi conosco di nome Bussana perché un’amica ha una casa da quelle parti e me ne ha parlato. Proprio poco fa ho cercato i borghi fantasma nella provincia di Cuneo e ho scoperto che ne esiste uno a un’ora da casa mia: fu abbandonato dopo una nevicata che lo isolò per parecchio tempo e da allora gli abitanti se ne andarono tutti, poco alla volta. Devo cercare più informazioni ma pare che sia tuttora accessibile solo tramite un percorso di trekking non adatto ai principianti.

  • Rispondi Francesca a

    Non ne ho visto neanche uno, sono in bilico tra la curiosità e la malinconia che mi prenderebbe. Intanto grazie delle indicazioni 😉

  • Rispondi andrea a

    luoghi pieni di fascino e super suggestivi!! davvero un bel post, complimenti!

  • Rispondi Veronica a

    Conosco solo un luogo fantasma poco vicino la mia città, in Sicilia ma non sono mai andata. Mi hai messo quella spinta in più non appena potrò scendere di nuovo!

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Sono contenta di aver stuzzicato la tua curiosità. Una volta che lo avrai visto mi farebbe piacere sapere com’è stata la visita; magari lo aggiungiamo alla lista! 🙂

  • Rispondi Simona a

    Mi affascina molto questo argomento ed il tuo articolo è davvero interessante. Io ho visitato solo Bussana Vecchia dei luoghi di cui parli, ma mi incuriosiscono tutti. Un pò di tempo fa ho letto un bel libro, molto particolare, che parla proprio della capacità di ascoltare e capire i luoghi abbandonati: La voce delle case abbandonate di Ferraguti.

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      Ciao Simo! Non conoscevo il libro di cui parli, adesso sei tu che hai stuzzicato la mia curiosità. Personalmente ho visitato solo due paesi fantasma e ancora non ho capito bene se preferisco che restino così, immersi nella loro magia, oppure se renderli nuovamente vivi sia la scelta migliore. Probabilmente il libro di Ferraguti potrebbe aiutarmi anche a risolvere meglio questo enigma. Grazie mille per la dirta!

  • Rispondi Eleonora a

    I luoghi abbandonati a me affascinano moltissimo. Penso sia proprio perchè, come dici tu, quando li visito mi ritrovo a immaginare le storie di tutte quelle persone che li hanno abitati e che si sono trovati a dover cambiare completamente vita, per un motivo o per un altro…

    • Rispondi Simona - Oltre le parole blog a

      E’ come se nonostante l’abbandono fossero ancora incredibilmente vivi, solo bloccato in un silenzio tombale. Non credo riuscirò mai a decidere se sia meglio riportarli in vita oppure lasciarli al loro fascino senza tempo.

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