Paesi fantasma in Italia – Tra la magia del silenzio e la rabbia dell’abbandono dei tesori del nostro territorio.
Sono più di seimila i paesi fantasma che si trovano sul territorio italiano. Da nord a sud si spalmano su tutto lo stivale dando vita a luoghi abbandonati che nonostante tutto non rinunciano a attirare visitatori da ogni dove.
Ma perché ci sono così tanti paesi fantasma in Italia? Perché ci ritroviamo a vedere borghi completamente spopolati e abbandonati?
Le ragioni sono tra le più disparate. Si passa dalle calamità atmosferiche e naturali alle crisi economiche, da pestilenze e epidemie a guerre. Proprio dopo la seconda guerra mondiale infatti, si registra il maggior periodo di spopolamento dei paesi e dei piccoli borghi. Si lasciava il piccolo paese per andare alla ricerca di maggiori opportunità nelle grandi città. Così piano piano scuole, case e campi si sono lentamente svuotati lasciando spazio solo al silenzio e alla natura.
Paesi fantasma in Italia
Durante i miei viaggi ho avuto modo di visitare alcuni paesi fantasma che mi hanno colpito particolarmente.
Paesi abbandonati in Umbria
Salci
Ho scoperto Salci durante un viaggio in Umbria. Questo piccolo paese abbandonato si trova a Città della Pieve in provincia di Perugia. Grazie alla sua posizione sulla via Francigena è stato per anni tappa importante per i pellegrini che lo usavano come sosta durante il tragitto per arrivare a Roma. Salci nasce come borgo medievale e la sua conformazione con tanto di Castello per il Duca ne è lo specchio.
Nei primi anni dell’ottocento passa però a privati. In questo periodo i pochi abitanti rimasti (circa 20) cominciano la loro battaglia contro un privato americano che avanzò l’idea di acquistare Salci. Non fu facile ma alla fine Salci rimase ai suoi abitanti che non hanno mai smesso di lottare e di sperare per il proprio paese.
Purtroppo però le buone intenzioni non sono bastate. Sembrava che il finanziamento ottenuto per restauro avrebbe ridato a Salci il suo splendore di un tempo, ma l’unica cosa che resta ad oggi di quel finanziamento è un’inutile colata di cemento che stona in modo eclatante con i mattoncini delle case arroccate l’una all’altra.
Il silenzio regna sovrano a Salci adesso. Ogni tanto arriva un piccolo furgoncino, qualcuno apre una serranda e tira fuori gli attrezzi per andare a lavorare la terra. Basta scambiare due parole per capire quanta malinconia si portano dentro gli abitanti di Salci, il paese fantasma dell’Umbria che nonostante tutto non verrà mai dimenticato.

Salci – Umbria
Borghi abbandonati in Puglia
Rione dei Fossi
Anche in Puglia tra i borghi dei Monti Dauni si trova un paese fantasma, il Rione dei Fossi di Accadia. La delimitazione tra la parte nuova di Accadia e la parte “vecchia” è netta e distinta. Lo si nota dal cemento che lascia il posto ai mattoncini, dal silenzio che prepotente allontana ogni suono e da quella magia che all’improvviso sembra avvolgere l’intero rione come se fosse chiuso in una bolla protettiva.
Il Rione dei Fossi un tempo era vivo e florido. Un borgo con i fiori appesi ai balconi, con i bambini che tirano calci ad un pallone in cortile e il profumo del pane appena sfornato a profumare i vicoli. Poi arrivò il terremoto nel 1930 a distruggere la quiete e a mettere in fuga gli abitanti che si ritrovarono a ricostruire il paese da capo ma a poca distanza dal primo.
Si è parlato per anni di ristrutturazione, di ripopolamento e addirittura di provare a farne un albergo diffuso ma ancora oggi il Rione dei Fossi resta immerso nella sua magia. Restano i murales a colorare qualche angolo, resta la chiesetta al centro del borgo che seppur non più accessibile non vuole abbandonare la sua posizione. Restano le citazioni scritte sulle porte in legno e restano i lampioni che di sera creano un’atmosfera ancora più surreale.
E allora io mi chiedo, sbaglierò forse a immaginarlo nuovamente florido e vivo? Sbaglierò a voler sentire ancora le risa dei bambini per i vicoli? Sarebbe forse meglio che restasse intatta questa sua magia unica da presepe senza comparse? Domande a cui difficilmente troverò risposte!

Rione dei Fossi di Accadia – Puglia
Altri paesi fantasma in Italia
Ma di paesi fantasma in Italia ce ne sono davvero tanti, a volte anche più vicino di quanto immaginiamo. Basti pensare a Romagnano al Monte e a Roscigno Vecchia che la mia amica Daniela del blog Orsa nel Carro ha visitato qualche tempo fa e racconta così.
Paesi fantasma in Campania
Romagnano al Monte
Quasi al confine fra Campania e Basilicata, Romagnano al Monte è ormai un borgo fantasma dal lontano 1980, quando il devastante terremoto dell’Irpinia gli inferse il terribile “colpo di grazia”. Si perché il borgo di Romagnano già in precedenza è stato vittima di sciagure (chiamiamole anche sfighe) sotto forma di pestilenze, scorribande di briganti e carestie, fornendo più di un valido motivo agli abitanti per abbandonarlo… e pure in fretta.
Insomma storie di morte e abbandono, cosa che non fa altro che accrescere l’alone di fascino e mistero che si può chiaramente percepire ad ogni passo.
Oggi ripercorrere i suoi viottoli fra le macerie ormai catturate dalla vegetazione è un continuo susseguirsi di inquietudine e malinconia. Le tracce di una vita che fu sono ancora visibili fra solai crollati e squarci nei muri pericolanti. Sedie, mobili ormai distrutti, pezzi arrugginiti e fogli sdruciti dei quotidiani dell’epoca. Insomma il paradiso per chi pratica URBEX.
Ma la vera star di questo borgo fantasma è la Chiesa della Madonna del Rosario, un (ex) gioiello barocco che promette un bottino fotografico incredibile.
Romagnano oggi si presenta come un borgo davvero spettrale e raggiungerla non è facile, non ci sono indicazioni ed è molto pericolosa quindi fate attenzione e rispettate la sacralità del luogo!

Foto di Salvatore Monetti da Pixabay
Roscigno Vecchia
Definita come la Pompei del Novecento, Roscigno Vecchia è un bellissimo borgo fantasma. I suoi abitanti nel corso dei secoli sono tutti emigrati a cercare fortuna verso il Sogno Americano.
Tutti tranne uno. Giuseppe Spagnuolo è l’unico abitante di Roscigno Vecchia, una sorta di custode che insieme ai suoi gatti accoglie curiosi e visitatori intrattenendoli con racconti e memorie di tempi andati.
Con la sua pipa, il cappello e la barba alla Garibaldi è proprio un “soggetto” particolare, tanto da aver attirato le telecamere del National Geographic. Roscigno Vecchia è davvero bella. Si è vero, è un borgo fantasma ma non ha nulla di spettrale o pauroso.
Il suo aspetto rurale (molto ben tenuto) mette quasi quasi voglia di prenderci la residenza! I vicoli con i palazzotti in pietra e la meravigliosa piazza centrale con la Chiesa, la fontana e l’antico abbeveratoio all’ombra di tigli secolari, la fanno sembrare una cartolina del ‘700.
Roscigno a differenza di Romagnano non è stata vittima di un disastro naturale ma di un disastro forse ancora più insidioso e lento: il fenomeno dell’emigrazione.
Come accennavo molti abitanti originari di Roscigno oggi vivono in America ma una parte di essi vive ancora qui fra gli oggetti e i ricordi del Museo della Civiltà Contadina gestito dalla Pro Loco.
Ah dimenticavo, questo bel borgo fantasma è Patrimonio UNESCO, così giusto per!

Foto di Vito Roberto da Pixabay
E voi avete mai visitato un paese fantasma in Italia? Io e Daniela del blog Orsa nel Carro aspettiamo altre ispirazioni nei commenti! 🙂

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