Cetara la riconosci subito. Protetta dal turismo di massa, è come una carezza leggera che riporta ad antiche tradizioni, a ritmi lenti e a sapori d’altri tempi. In Costiera Amalfitana è, per me, la più autentica.
Nonostante le dimensioni ridotte, ha una sua identità ben definita, che si distingue nettamente dagli altri limitrofi come Amalfi o il vicinissimo Vietri. Da quest’ultimo, ad esempio, partono vari tour combinati che permettono di scoprire il ben più conosciuto paese delle ceramiche senza dimenticare la caratteristica Cetara.
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In questo angolo di meraviglia sono tornata di recente e lo ammetto: avevo dimenticato quanto bella, elegante e rasserenante fosse.
Spesso ci si ricorda della spiaggia di Cetara oppure della colatura di alici, finalmente riconosciuta con certificazione DOP e famosa in tutto il mondo. Eppure, il paese ai piedi del Monte Falerno, è un concentrato di storia, antiche credenze e arte in ogni sua declinazione.
In questo articolo ho stilato per te una lista bella e pronta con i consigli su cosa vedere a Cetara in un giorno. Potendo, io ti consiglio di restare almeno 2 o 3 giorni ma se proprio non puoi con questo itinerario a piedi a Cetara avrai tutti i punti di maggiore interesse a portata di mano (o di piede!) e saprai già come muoverti facilmente e cosa non perderti.
Cosa vedere a Cetara
Qui troverai le maggiori attrazioni, tutte le spiagge di Cetara, le sue chiese e i percorsi di trekking. E anche: dove parcheggiare a Cetara, come arrivare, cosa mangiare e dove dormire; senza dimenticare cosa vedere nei dintorni e quali eventi a Cetara non perdere assolutamente.
Ancora non ne hai abbastanza? Allora ci aggiungo un po’ di storia, tradizioni, miti e leggende che non fanno mai male. 🙂 Continua a leggere e non te ne pentirai!
1. Il porto
Indissolubile, questo il vocabolo che meglio descrive il legame tra il porto di Cetara è il piccolo borgo marinaro. Un legame solido e ancorato nel tempo, a partire dalle origini del paese. Il nome del borgo, non a caso, potrebbe avere varie derivazioni, tutte comunque legate alla pesca che da sempre caratterizza fortemente l’attività economica e turistica locale. Cetara potrebbe derivare da Cetaria, che significa tonnara; da Cetarii, ossia pescatori e venditori di pesce; o ancora da Cetarium, cioè stabilimento per la salagione e conservazione del pesce.
Ad oggi possiede una delle più importanti flotte tonniere del Mediterraneo e il porto, che tra l’altro vanta un’incredibile vista su Salerno, è oggi equamente diviso in porto turistico e peschereccio. Qui è possibile ammirare le tonnare, le cianciole e le lampare. Tutte le tipiche imbarcazioni con cui Cetara assicura un abbondante pescato di pesce azzurro, che viene sapientemente lavorato e conservato. Come il tonno o la colatura di Alici di cui ti parlo più avanti.
2. Le spiagge
Conosciute, nascoste e legate alle leggende locali. Le spiagge di Cetara accontentano davvero tutti. Ecco le tre più importanti ma anche qualche piccola caletta nascosta da non perdere.
SPIAGGIA IL PORTO
Sorge esattamente alle spalle del porto. Di dimensioni estremamente ridotte, praticamente minuscola. Eppure, nonostante la vicinanza al porto – da cui appunto prende il nome – è forse la zona in cui il mare è più limpido. Il segreto sta tutto nelle forti correnti presenti in questo punto, che fanno quasi da purificatore per il mare. Anche se poco conosciuta è molto apprezzata dai locali.
MARINA DI CETARA
La spiaggia Marina di Cetara è certamente la più conosciuta. Con le caratteristiche casette che la circondano come in un abbraccio e il porto dei pescatori a fare da cornice, è tra le immagini più iconiche del paese. Una sorta di cartolina d’altri tempi, se si pensa che non molto tempo fa era proprio qui che i pescatori mettevano ad asciugare le loro reti.
Durante il periodo estivo la spiaggia è gestita da un lido. La zona libera, anche se presente, è molto ridotta rispetto alla precedente. Si tratta di una spiaggia di ciottoli non troppo grandi, adatta per chi viaggia in famiglia ed è alla ricerca di cosa fare a Cetara con i bambini.
Personalmente la preferisco fuori stagione, quando lettini e ombrelloni lasciano spazio alla sola spiaggia e sembra di respirare ancora di più l’autenticità di Cetara.
IL LANNIO
La caratteristica spiaggia di Lannio deve il suo nome a un’antica leggenda. Si racconta che durante un’invasione saracena, questa spiaggia fece da scenario al trucidamento di una serie di monaci locali per mano degli invasori Saraceni. I lamenti dei monaci riecheggiarono per il piccolo paese marinaro scuotendo la sensibilità di tutti gli abitanti. Da allora, dunque, la spiaggia fu associata a quei lamenti e le fu dato il nome di “lannio” che significa “lagnanza/lamento”.
Questa spiaggia è raggiungibile solo a piedi, partendo dalla Torre Vicerale. Tra l’altro, pare che quest’ultima fu costruita proprio in seguito a questi eventi, per poter avvistare gli invasori ed evitare altre morti.
Queste le spiagge più conosciute di Cetara. Ma se hai una barca a disposizione ti suggerisco anche alcune piccole calette sparse lungo la costa e raggiungibili solo via mare: la spiaggia della Campana, la spiaggia del Tuoro Vecchio e la piccolissima insenatura degli Innamorati.
3. Le 34 panchine d’autore
Una delle cose che più mi ha colpito a Cetara è la sua predisposizione innata all’aggregazione. Te ne accorgi passeggiando per i vicoli e le stradine. Piazze, piazzette, aree giochi per i bambini e piccoli parchi all’ombra dove sedersi, chiacchierare e godere un po’ della frescura.
Cetara un tempo era il paese degli appuntamenti non detti eppure avverati. Quando ancora i cellulari non controllavano totalmente le nostre vite, bastava raggiungere una delle sue piazze e si aveva la certezza di incontrare qualcuno con cui bere qualcosa, raccontarsi della giornata e trascorrere una serata insieme.
Oggi quelle piazze mantengono il fascino unico di un tempo ma si arricchiscono di opere d’arte, andando a creare un vero e proprio museo a cielo aperto.
Ne sono un esempio le 34 panchine d’autore, realizzate dai maestri ceramisti locali. Raffigurano scene scene di vita popolare, dalla pesca delle alici alla coltivazione dei limoni, con un tocco di moderno. Sono sparse per tutto il paese ed è impossibile non notarle!
Anche in questo caso, perfette per adulti e bambini che tra colori vivaci e raffigurazioni accattivanti, avranno come intrattenersi oltre ai giochi sparsi per il paese.
4. La Torre Vicereale
La Torre Vicereale di Cetara affaccia sulla marina e si trova al termine del lungomare. Si tratta di uno dei maggiori simboli di Cetara, un tempo una delle 400 torri d’avvistamento e di difesa erette per contrastare le invasioni dei Saraceni.
Si staglia tra il blu del mare e l’azzurro del cielo ed è visibile anche al largo. Nel corso dei secoli è stata più volte rimaneggiata e ampliata. A guardarla dalla marina, dal basso verso l’alto e quindi dalla parte più antica fino ad arrivare alla più moderna, tre epoche storiche sono ben visibili ad occhio nudo.
Ad oggi è l’unica torre saracena ancora esistente a non essere privata. Nessun ricco maniero ne ha fatto un ristorante o un hotel. Anzi. Normalmente la torre è aperta al pubblico ed è visitabile. Purtroppo al momento, però, è chiusa per restauro, ad eccezione di due sole date estive in cui diventa location di rilievo per FRANGENTI – Il Cetara Arts Festival (trovi il programma completo alla fine dell’articolo).
5. Le Chiese
CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO
Questa chiesa fu costruita in onore del Santo Patrono di Cetara, San Pietro Apostolo, in seguito alla vittoria dei Normanni sui Saraceni.
La sua cupola maiolicata è ben visibile anche dalla Statale Amalfitana, mentre il resto della struttura è frutto di un’insieme di vari stili diversi tra loro. Nel corso degli anni, infatti, la chiesa ha subito varie modifiche e molti ampliamenti. Oggi gli esterni si presentano in stile neoclassico, mentre all’interno è il barocco a predominare, tra intonaci e stucchi che decorano navata e cappelle laterali.
Il campanile, di ben 18 metri, è la parte più antica dell’edificio. Se guardi con attenzione la fascia inferiore, noterai ancora ben visibili i tratti medioevali della chiesa originaria.
Una devozione forte quella dei cetaresi verso il santo patrono. Mentre passeggi per le stradine del centro, o ti allunghi verso il rione Casale (nella parte alta del paese e più lontano dalla marina), soffermati ad osservare i balconi fioriti. Noterai che tantissime case espongono una raffigurazione del santo sia durante le festività che allietano il paese che nella vita di tutti i giorni.
CHIESA DI SAN FRANCESCO
La Chiesa di San Francesco sorgeva accanto a un monastero. Oggi il monastero è adibito ad attività commerciali ma la Chiesa conserva ancora il suo stile francescano, ispirato alla semplicità tipica di questa scuola di pensiero. Forse meno conosciuta rispetto alla precedente, la Chiesa ospita comunque opere d’arte di rilievo, come gli affreschi seicenteschi che ricoprono la volta e la cupola.
CHIESA DI MARIA DI COSTANTINOPOLI
La Chiesa di Maria di Costantinopoli di Cetara si trova nel rione Casale, nell’attuale Agorà degli Artisti e dei Poeti, nella parte alta del paese.
Nel 1910 fu quasi totalmente distrutta da una bruttissima alluvione. Restaurata negli anni a seguire, oggi sul portale d’ingresso mostra l’effigie della Madonna di Costantinopoli collocata in una nicchia in gesso, mentre l’interno ospita la statua della Madonna delle Grazie, portata in processione per le vie del paese ogni anno agli inizi di giugno.
6. Sentieri e trekking: da Monte Falerio all’Avvocata, a Capo d’Orso e a Erchie
Pur essendo un paese di mare, escursioni nella natura e sentieri di trekking a Cetara non mancano. Un modo per alternare vita da spiaggia ed escursioni nella natura.
Per una passeggiata di media difficoltà, un percorso collinare di circa un’ora conduce attraverso limoneti, uliveti e vigne, lontano dal caos turistico, fino ad arrivare Punta Fuenti. Il sentiero parte dalla piazzola attigua al cimitero e segue la stradina parallela alla strada statale, a cui si ricongiunge nell’ultimo tratto in discesa.
Se invece sei alla ricerca di qualcosa di più impegnativo, in termini di dislivello e durata, un sentiero di circa 6 ore e mezzo ti condurrà al Monte Falerio, il più alto di Cetara. Si tratta dell’antica via usata per gli scambi commerciali quando la statale amalfitana ancora non esisteva, un percorso che anticamente collegava Cetara con la Badia della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni.
Il primo tratto è in salita e porta a una graziosa cappella nella natura. Segue poi un tratto abbastanza piano attraverso i boschi fino ad arrivare alla zona di Badia. Al rientro verso Cetara, volendo, si possono seguire le indicazioni per Padovani e Iaconti, frazioni di Vietri sul Mare, e variare in parte il percorso fino alla cappella. Da quel punto si ritorna seguendo il sentiero dell’andata.
Una simpatica variante del percorso precedente, con durata simile, porta invece al Santuario dell’Avvocata. Dalla cappella ti basta proseguire verso destra seguendo le indicazioni per arrivare in uno dei punti con vista più suggestiva della Costa d’Amalfi. Lo sforzo vale la pena. Preparati però a una lunga scalinata in fase di discesa.
Un trekking di circa 5 ore invece porta nei boschi intorno a Erchie, a poca distanza da Cetara. Qui attraversi luoghi suggestivi come il Vallone di San Nicola, con i ruderi di un antico monastero, e godi di panorami mozzafiato. Anche in questo caso il percorso di montagna si alterna a scalinate cittadine, preparati!
7. Frangenti I Cetara Arts Festival
Come onde che si frangono sulla superficie rompendosi in mille bollicine d’acqua – il progetto, a cura del Direttore Artistico Vincenzo Albano a Cetara, rivela la stretta connessione con le peculiarità e le caratteristiche della Costiera Amalfitana. Anche il Festival è stato per me una piacevolissima sorpresa, di quelle che quando ti chiedi cosa vedere a Cetara non ci pensi. Ma poi lo scopri e non puoi che innamorartene.
“Frangenti nasce dalla volontà di favorire un incontro tra espressioni artistiche ed espressioni culturali, intese anche come paesaggistiche ed enogastronomiche, storiche e architettoniche, materiali e immateriali. La nostra attenzione è rivolta sì alla scena, canonicamente intesa, ma anche agli scenari, maggiormente connotativi di una relazione con il fascino, la contemporaneità e le antiche sapienze.”
Insomma, un Festival a tutto tondo che porta in scena l’arte, in tutte le sue forme, omaggiando Cetara e le sue tradizioni attraverso location iconiche e di forte impatto sia storico che paesaggistico.
COME NASCE FRANGENTI
Il progetto nasce nel 2017 con il nome Teatri in Blu: una breve programmazione estiva di spettacoli e degustazioni su una delle quattro navi-operaie che compongono la flotta cetarese, la tonnara Maria Antonietta. Il palconescico galleggiante, di una suggestività disarmante, ospita circa 60 spettatori. Così illuminati dalla luce della luna, gli spettacoli teatrali si fondono ai panorami incantati della Costiera Amalfitana, con tanto di cena degustazione con prodotti tipici del territorio a concludere.
Un’esperienza incredibile, resa possibile dalla disponibilità dell’armatore – De.Mo. Pesca – e dell’equipaggio direttamente coinvolto nella gestione degli eventi a bordo.
La pandemia, poi, porta il progetto a un’evoluzione. La programmazione si sposta sulla terraferma, usufruendo delle location più suggestive di Cetara. Oggi, il progetto si presenta come un vero e proprio festival, scrigno di tutte le iniziative attivate sul territorio.
COME FUNZIONA FRANGENTI
Frangenti è perciò declinato su due binari che mirano alla crescita e alla promozione del territorio grazie a una serie di iniziative culturali e alla promozione delle espressioni artistiche di Cetara.
Progetto diVento
È la parte di Frangenti che si spalma durante tutto l’arco dell’anno e offre iniziative rivolte soprattutto agli abitanti del posto. Ne fanno parte percorsi didattici, attività inclusive per tutte le fasce d’età e incontri e processi volti a coinvolgere la cittadinanza attiva.
Cetara Arts Festival
Con l’intento di promuovere l’arte come valore centrale nelle azioni della politica territoriale, anche in funzione turistica, ambientale ed economica, è volto specificatamente alla programmazione artistica e culturale. Gli eventi scelgono le location storiche come sfondo a concerti e rappresentazioni teatrali scelte con l’intento di coprire varie fasce d’età, proponendo biglietti a cifre modiche in modo da rendere l’arte il più accessibile possibile. accessibile.
Quest’anno nomi come Giorgio Poi e Cristina Donà, spiccano tra il ricco programma che sin dal principio ha catturato l’attenzione dei media e della popolazione tutta.
— > Clicca qui per il programma completo di Frangenti – Cetara Arts Festival.
Storia di Cetara
Assodato che il suo nome sia strettamente legata alla pesca, Cetara nasce nell’Alto Medioevo. Fu inizialmente dominata da una colonia di Saraceni, per passare poi sotto la dominazione politica di Amalfi, essere assegnata al monastero benedettino di Erchie poi, ed infine all’abbazia della S.S. Trinità di Cava.
In quegli anni Cetara fu utilizzata come importante punto di attracco per i commerci con gli altri monasteri benedettini e anche per incrementare le proprie finanze con la tassa di ancoraggio. Furono gli anni in cui le abilità marinare dei cetaresi si fecero notare fortemente. Gli anni in cui il forte legame con il mare fece breccia senza andare più via.
Nonostante gli assalti, i saccheggi e i numerosi morti persi durante tali eventi, Cetara seppe resistere, costruendo la Torre Vicereale e conservando nel tempo tradizioni marinare che ancora oggi ne sono la forza portante, sia in campo economico che turistico.
Eventi a Cetara
Non solo monumenti e attrazioni, la lista del cosa vedere a Cetara deve necessariamente includere gli eventi principali che caratterizzano il paese.
- Processione di San Pietro: si tratta della celebre festa patronale del 29 giugno, giorno molto importante in cui si omaggia il Santo Patrono per le strade del paese. Al termine delle celebrazioni segue uno spettacolo di fuochi pirotecnici sul mare.
- Festa di San Francesco: si celebra il 4 ottobre. Giorno in cui la statua del Santo viene trasportata per le vie della città, ornata di grappoli d’uva e melograni, in segno di omaggio.
- Festa dell’Immacolata Concezione: si svolge durante la notte tra il 7 e l’8 dicembre. Un evento molto particolare in cui gli abitanti locali cantano per le vie della città trasportando la statua, per poi andare a pescare alle prime luci dell’alba. Inizialmente ad omaggiare in questo modo la statua erano solo gli abitanti uomini. Oggi, seppur la tradizione resta salda, la popolazione tutta ha cominciato a seguire la vecchia tradizione, che si tratti di uomini o donne.
- Frangenti ICetara Art Festival: un festival innovativo che fonde arte e tradizione con spettacoli accessibili a tutti che coprono tutte le fasce d’età. Gli eventi sono spalmati sui mesi di Luglio, Agosto e Settembre.
Dove e cosa mangiare a Cetara
Quando vai a Cetara due sono le cose che devi assolutamente assaggiare, senza se e senza ma:
- La colatura di alici di Cetara: una salsa liquida di colore ambrato ottenuta dalla maturazione delle alici sotto il sale. Discendente del garum, il siero usato dagli antichi romani, oggi è diventata uno dei simboli della Costiera Amalfitana. Nel periodo che va da marzo a luglio, i pescatori di Cetara escono di notte per andare a pescare le alici. L’alta salinità delle acque del golfo di Salerno rende le alici di Cetara le uniche adatte alla produzione di una colatura a regola d’arte. Per questo motivo, anche se si comincia a produrre la colatura anche in altre zone d’Italia, l’etichetta reciterà “secondo metodo di Cetara”. Il metodo usato è simile a quello cetarese, non ancora uguale, anche a causa della diversa salinità delle acque. Te ne ho parlato nel dettaglio nel mio articolo: La colatura di alici di Cetara, se vuoi approfondire.
- Il Tonno di Cetara: la pesca del tonno viene praticata inizialmente con il metodo della rete fissa. Successivamente, però, le tecniche della pesca delle alici vengono applicate anche a quelle dei tonni. Ed è così che non si aspetta più che arrivino verso terra ma si usano le imbarcazioni per uscire a largo e pescare con le tonnare. Il tonno, dunque, rientra di diritto nella storia di Cetara. Se non fosse altro per l’origine del nome, ricordi ne avevo parlato all’inizio. Resta una tradizione fortissima tanto che ad oggi, la flotta tonniera cetarese (insieme a quella salernitana) è seconda solo alle potenti navi giapponesi per tonnellaggio e per quantità di pesce pescato. Fresco, freschissimo e cucinato ad opera d’arte. Il tonno, come la colatura, devi assolutamente provarlo durante il tuo viaggio a Cetara.
Ed ora arriviamo al dove mangiare a Cetara. Di certo i ristoranti a Cetara non mancano ma, come sempre, io ho il mio preferito. Se ti trovi in visita passa a salutare al ristorante trattoria Alici come prima. Non solo un simpatico gioco di parole ma accoglienza calorosa, piatti preparati con prodotti freschi e locali che seguono la tradizione ma osano su qualche abbinamento e tanta ma davvero tanta passione per il proprio lavoro. Te ne accorgi dalla stretta di mano (finalmente possibile) genuina e dal luccichio negli occhi quando descrivono i piatti. Per me decisamente una garanzia!
Dove dormire a Cetara
Altra curiosità di Cetara è che in fatto di hotel ne esiste solo uno: l’Hotel Cetus. Si trova su un promontorio con vista pazzesca su Cetara, vista di cui godono tutte le 37 camere. Non mancano un ristorante, una piccola area benessere con bagno turco e una palestra.
- Hotel Cetus: Corso Umberto I, 84010 Cetara (Sa) I Tel. 089 261388
Se invece hai voglia di provare qualcosa di più autentico, ti suggerisco di soggiornare presso l’albergo Diffuso di Cetara. Indipendentemente dal numero di persone riuscirai facilmente a trovare l’alloggio adatto a te e alla tua famiglia o alla comitiva con cui viaggi.
- Albergo Diffuso Cetara: Piazza Martiri Ungheresi 14-16, 84010 Cetara (Sa) I Tel. 089 262014
Come arrivare
Puoi raggiungere Cetara in auto, in bus o in traghetto. Scegli il mezzo di trasporto che ti più ti piace e più si adatta al tuo viaggio.
In auto
Raggiungere Cetara in auto è facilissimo.
Partendo da Napoli, ma anche da Salerno, segui l’autostrada A30 (Napoli – Pompei – Salerno). Da qui, segui la strada panoramica di Vietri sul Mare. Scorci a picco sul mare e una vista indimenticabile ti faranno compagnia fino a Cetara.
In autobus
Se preferisci spostarti con i mezzi pubblici, puoi usufruire degli autobus della linea SITA, che collegano vari centri della Campania. Da Napoli puoi prendere il bus alla fermata nei pressi della Stazione Centrale, il tragitto è abbastanza lungo e impiegherai circa 2 ore. Da Salerno invece puoi prendere il bus sita direttamente dal parcheggio della Stazione ferroviaria e in circa 40 minuti sarai a Cetara. In entrambi i casi ricorda di acquistare il biglietto in anticipo, presso un Tabacchi.
Via mare
Grazie alla compagnia Travelmar, Cetara è facilmente raggiungibile anche via mare. Attenzione però, i traghetti circolano solo durante il periodo estivo, solitamente da aprile a ottobre.
Sono panoramici e anche comodissimi. Ad esempio, il traghetto da Salerno per Cetara impiega solo 30 minuti. Pur non essendoci un traghetto diretto per Napoli, Cetara è collegata benissimo al resto della Costiera Amalfitana e le isole limitrofe. Volendo puoi raggiungere Ischia, Capri, Sorrento e Positano e Amalfi e da qui procedere con la seconda parte del viaggio verso Napoli.
O semplicemente puoi fare base a Cetara per il tuo viaggio in Costiera Amalfitana e spostarti via mare per visitare gli altri paesi limitrofi.
Dove parcheggiare a Cetara
Raccolta e caratteristica, una piccola bomboniera. Tutto fantastico, però ti starai chiedendo, a questo punto, dove parcheggiare a Cetara. Eccoti alcune opzioni che potrebbero tornarti decisamente utili, sia che tu sia in vacanza qui o che tu ti trovi a Cetara di sera:
- Parcheggio comunale: in Piazza Nicoletti nei pressi di Largo Marina. La tariffa è di 4 euro per ogni ora o frazione;
- Parcheggio privato PAstena: nella zona alta di Cetara in via Cannillo. La tariffa è di 3 euro per ogni ora o frazione.
Per le moto:
- Piazzatta Viesky: nei pressi della sede del Comune. La tariffa è di 2 euro per la prima ora o frazione e a seguire 1 euro per ora o frazione.
Se ancora non riesci a trovare posto per il tuo veicolo, ecco anche alcune idee per parcheggiare nei pressi dei Cetara.
Parcheggi a Erchie:
- Parcheggio La Cerniola: prenotazione consigliata al numero 3287054878. La tariffa è di 3 euro per ora o frazione;
- Parcheggio Montesanto: la tariffa è di 3 euro ogni ora o frazione.
NOTA: in occasione di FRANGENTI – Il Cetara Arts Festival, è disponibile un servizio navetta da Erchie per Cetara e ritorno. Prenota la numero 3802479040. La tariffa è di 3 euro a tratta a persona e le corse sono disponibili fino alle 2:30 di notte.
Sempre in occasione del festival Traghetti gestiti da Travelmar disponibili da Salerno alle 20:30 con rientro alle 23:40.
Cosa vedere nei dintorni di Cetara
Una posizione decisamente particolare quella di Cetara. A prima occhiata potrebbe sembrare decentrata, essendo “solo” il secondo paese della Costiera Amalfitana, partendo da Vietri sul Mare. In realtà la sua è una posizione alquanto strategica, perché vicinissima a Vietri e Salerno ma comunque non troppo lontana da Amalfi, cuore della famosa costiera campana Patrimonio Unesco. Facendo due conti, dunque, di cose da vedere nei dintorni di Cetara ce ne sono in abbondanza:
PS. Non lo trovi nella lista perché è una frazione di Maiori ma se vai a Cetara non perderti Erchie, a pochissima distanza merita decisamente una visita!
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